Italia

Innovazione e pacificazione per il futuro dell'agroalimentare

All'inaugurazione dell'Accademia dei Georgofili presentato il progetto “Filiera Italia”, prima organizzazione di filiera costituita al 50% dal mondo agricolo più rappresentativo del Paese e al 50% dalle più importanti industrie alimentari italiane. L’obiettivo principale di questa organizzazione è quello di superare la contrapposizione tra industria e agricoltura

20 aprile 2018 | C. S.

Si è svolta questa mattina in Palazzo Vecchio a Firenze la cerimonia di inaugurazione del 265° Anno Accademico dell’Accademia dei Georgofili.

Dopo il saluto del Sindaco Dario Nardella, il Professor Pietro Piccarolo, Presidente facente funzione dei Georgofili, ha svolto la propria relazione intitolata “I Georgofili e l’innovazione in agricoltura”, volta ad illustrare l’attività del Prof. Giampiero Maracchi, scomparso lo scorso 11 marzo, nei suoi quattro anni di Presidenza dell’Accademia dei Georgofili.

E’ stata soprattutto evidenziata la grande apertura dell’Accademia verso il mondo operativo, espressa in particolare dai 54 protocolli d’intesa con Istituzioni pubbliche e private, firmati dal 2015 al 2017, e dalla messa in essere del portale di informazione tecnica “L’Accademia risponde”, con il quale le competenze di Accademici e di esperti in specifici settori vengono messe a disposizione per fornire risposte alle domande degli operatori del mondo agricolo, forestale ed agroalimentare, dagli studenti e dai consumatori. Infine il Prof. Piccarolo ha sottolineato l’importanza per l’agricoltura e l’agroalimentare dell’innovazione data dalle biotecnologie, dalla meccatronica e dal digitale, settori nei quali l’Italia è in forte ritardo e necessita pertanto di un piano nazionale mirato a promuovere l’adozione delle nuove tecnologie nel settore primario. L’Accademia dei Georgofili può dare un importante contributo, attraverso il proprio patrimonio di conoscenza scientifica, allo sviluppo di un’agricoltura che sia sempre più sostenibile e produttiva.

La Prolusione “Prospettive dei rapporti tra agricoltura e agroindustria” è stata svolta dal Cavaliere del Lavoro Luigi Cremonini, il quale ha ripercorso la nascita e lo sviluppo del Gruppo Inalca, da lui presieduto, oggi secondo gruppo alimentare in Italia. Dopodiché ha presentato il progetto “Filiera Italia”, prima organizzazione di filiera costituita al 50% dal mondo agricolo più rappresentativo del Paese e al 50% dalle più importanti industrie alimentari italiane. L’obiettivo principale di questa organizzazione è quello di superare la contrapposizione tra industria e agricoltura e creare le condizioni per difendere e far crescere tutto il settore agroalimentare italiano, grazie anche a meccanismi contrattuali (“contratti di filiera”) trasparenti e di lungo termine, che consentano di garantire la giusta distribuzione del reddito ad ogni fase della filiera. Cremonini ha infine sottolineato la necessità che la Politica Agraria Comune dia un maggiore impulso al sistema degli allevamenti, evidenziando che a livello mondiale c’è “fame” di proteine, soprattutto di carne bovina, considerata da sempre status di accresciuto benessere.

Al termine della cerimonia sono stati premiati i giovani vincitori dei premi “Antico Fattore”, “Donato Matassino”, “Prosperitati Publicae Augendae” ed "Agro Innovation Award”.

Il Prof. Piccarolo ha infine annunciato che il CREA, di cui era presente in platea il Presidente Salvatore Parlato, ha dedicato un premio per giovani ricercatori e un assegno di ricerca alla memoria di Giampiero Maracchi con i titoli: “Impatto dei cambiamenti climatici sul sistema agricolo nazionale” e “Remote e Proximal Sensing per modelli agrometeorologici”.

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