Italia

SOMMELIER IN FESTA. L’AIS BRINDA AI SUOI QUARANT’ANNI. AD UN FUTURO ALTRETTANTO LUMINOSO

Nel nome del vino, come sempre. Senza di loro il comparto vitivinicolo non sarebbe decollato con grande efficacia tra la gente comune. Intanto a Ivano Corocher è stato assegnato il titolo di miglior sommelier di Lombardia. Prende il via, inoltre, il primo concorso europeo per “ambasciatore dello Champagne”

09 luglio 2005 | C. S.

I sommeliers dell’Ais possono essere orgogliosi. Il traguardo raggiunto, del quarantennale, è molto importante, e noi auguriamo loro sempre nuovi successi, senza mai risultare desueti, ma sempre e costantemente animati da spirito propositivo. Raccogliamo qui un compendio che li riguarda, ma che riguarda anche il mondo del vino tutto: senza di loro il vino non avrebbe avuto la spinta giusta per sfondare ancor prima che nei mercati, nell’immaginario collettivo e nelle attese della gente. (TN)



Un quarantennale diventa l’occasione per interrogarsi sul ruolo del sommelier
L’Associazione italiana sommeliers compie quarant’anni. E’ una tappa importante, un anniversario che merita grande attenzione perché ad aver dato manforte al rilancio del vino l’Ais ha avuto sicuramente un grande ruolo. A festeggiare l’evento è stata scelta la città di Varese. Il 7 luglio, a Villa Ponti, si è svolta una tavola rotonda dal titolo “Passato, presente e futuro del vino italiano di qualità nel mondo come fatto economico e il ruolo del Sommelier”.

Tra i relatori il presidente Ais Lombardia Luca Bandirali, Nicola Dante Basile del “Sole 24 Ore”, la vicepresidente della Regione Lombardia, nonché assessore regionale all’Agricoltura Viviana Beccalossi, quindi gli enologi Franco Bernabei e Stefano Chioccioli, lo scrittore Willy Pasini e, tra gli altri, Angelo Valentini e Maurizio Zanella e Alberto Schieppati, direttore di “Fuoricasa”.

Tra coloro che hanno fatto la storia dell’Ais, Jean Valenti, tra i fondatori dell’Ais, quando nel 1965 l’associazione contava appena venti soci. Oggi, quarant’anni dopo la “famiglia” si è allargata. Pensate un po’: l’Ais conta ben 31.500 iscritti.
Sono stati quarant’anni densi di avvenimenti, che hanno portato l’Ais a rivestire un ruolo di primissima importanza nel mondo del vino che racchiude in se stesso economia, cultura e tradizione.

A Ivan Corocher il titolo di “Miglior Sommelier della Lombardia 2005”
Si è svolto martedì 28 giugno, a Montescano, il tradizionale Concorso organizzato da Ais Lombardia. Anche quest’anno si è tenuto in Oltrepò Pavese.
Teatro della kermesse, è stata la storica cantina La Versa, che peraltro proprio quest’anno festeggia il suo primo centenario: correva, infatti, l’anno 1905 quando ventidue "pionieri" (fra proprietari, fittavoli e coloni) fecero nascere il sodalizio che determinò la forma iniziale dell’azienda. Oggi La Versa è una grande realtà (comprende 750 viticoltori e 480 aziende agricole) e il territorio su cui opera è esteso quasi quanto la valle Versa (1.300 ettari).

I finalisti: da sin.  Salvatore Ferrara, terzo classificato;  Ivan Corocher, primo classificato; e Michele Garbuio, secondo classificato

Il Concorso Ais Lombardia si è inserito nelle numerose iniziative programmate dalla Cantina proprio per celebrare un secolo di vita. Calici in alto (è proprio il caso di dirlo) per Ivan Corocher, primo classificato. Trent’anni, restaurant manager del Ristorante Galleria dell’Hotel Principe di Savoia di Milano.
Per Corocher la soddisfazione del titolo regionale e l'ammissione di diritto al concorso nazionale che si terrà il prossimo ottobre a Cagliari, in occasione dell'annuale congresso Ais. Sul secondo gradino del podio Michele Garbuio, classe 1977, "collega" del vincitore: infatti ricopre il ruolo di chef sommelier presso il restaurant del Principe di Savoia. Al terzo posto Salvatore Ferrara, anch’egli ventottenne, ricopre il ruolo di sommelier professionista presso il Westin Palace Hotel di Milano.
Sette gli aspiranti al titolo: ma l’impegnativa prova scritta (un questionario con una quarantina di domande di enologia ed enografia nazionale ed internazionale, e la degustazione cieca di due vini, un bianco della Romania ed un rosso Oltrepò dell’Azienda) ha selezionato i tre finalisti che hanno, quindi, dovuto affrontare le prove pratiche: la degustazione cieca di un vino bianco, uno rosso, un vino da dessert e un distillato, prova tecnica di sevizio e decantazione di un vino d’annata, correzione di una carta dei vini ed infine prova di abbinamento cibo/vino sulla base di un menu.
Le prove – aperte al pubblico – si sono svolte al Wine Point della Cantina, a Montescano. In serata, gli ospiti, guidati dall’enologo e direttore de La Versa Francesco Cervetti, hanno potuto degustare in verticale tre annate della Barbera "Roccolo del Casale" (2003, 2001, 2000). Quindi la cena di gala presso il ristorante Sasseo, preceduta dalla cerimonia di proclamazione e premiazione del vincitore e degli altri due finalisti che hanno ricevuto dalle mani del presidente regionale Ais Luca Bandirali, del responsabile commissione nazionale concorsi Roberto Gardini un prezioso trofeo in vetro sonoro superiore dell’azienda veneziana "Zafferano": un maxi calice della prestigiosa collezione Esperienze della capacità di oltre due litri realizzato a mano appositamente per loro.


Al via il primo concorso europeo "Amabsciatori dello Champagne
E’ rivolto ai formatori di otto Paesi europei e avrà tre vincitori per nazione e un Ambasciatore europeo, che sarà nominato nel corso di una serata di gala a Epernay, capitale dello Champagne.
Con un concorso unico e originale, il Civc, il Comité Interprofessionnel du Vin de Champagne, intende consolidare il proprio rapporto con i professionisti dello Champagne e riconoscere l’alto valore pedagogico del loro lavoro.
Dalla capitale dello Champagne arriva intanto in Italia, e in altri sette Paesi europei, il “Primo Concorso europeo Ambasciatori dello Champagne”. Obiettivo principale è quello di far emergere e premiare i formatori, i professori, e ancora tutti i professionisti che contribuiscono, nel corso dell’anno, a diffondere la conoscenza dello Champagne e a valorizzarne l’immagine.



A cadenza annuale, il concorso è riservato ai professori degli istituti alberghieri pubblici o privati, agli enologi e ai sommelier, e a tutti quei professionisti che operano nell’ambito della formazione. Di respiro europeo, il concorso si svolge in Francia e contemporaneamente in Italia, Germania, Spagna, Gran Bretagna, Olanda, Belgio e Svizzera, Paesi nei quali il Civc è rappresentato.
In l’Italia, sarà il Centro Informazioni Champagne il punto di riferimento per tutti quelli che decideranno di aderire al Concorso e nella sede di Milano saranno raccolte le candidature, che dovranno arrivare entro il 12 settembre.

Per partecipare al Concorso ogni candidato dovrà compilare il dossier d’iscrizione, accessibile in Internet sul sito
link esterno, nella rubrica “Concours 2005”, o sul sito dedicato link esterno
Ogni Paese effettuerà una propria selezione e gli otto finalisti – uno per Nazione – saranno invitati a partecipare alla finale europea in Champagne, che vedrà affiancate a una serie di prove da superare, le visite alle Maison e ai vigneti della regione. La settimana a Epernay, che si svolgerà dal 21 al 26 novembre, sarà il primo vero evento mediatico, e nel contempo edonistico, per i professionisti dello Champagne. Una giuria internazionale, rappresentanti della stampa specializzata, sommelier ed enologi saranno invitati alla manifestazione e sosterranno con il loro “tifo” gli otto finalisti, che vedranno ricompensati i loro sforzi nel corso di una serata di gala, durante la quale saranno assegnati i premi.



Fonte: Ais Milano per il quarantennale, Gloria Ceresa per il “miglior sommelier”, Domenico Avolio per il concorso ambasciatori dello Champagne

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