Italia
Non c’è pace nel comparto dell’olio
Nel tormentato insistere di ricorsi su ricorsi, il Tar del Lazio si pronuncia su un’istanza presentata dai frantoiani dell’Aifo, dando ragione ad Assofrantoi, Assitol e Federolio. In gioco i finanziamenti comunitari
15 settembre 2012 | L. C.
La battaglia legale finisce con un’ordinanza del Tar su ricorso presentato dall’Aifo, l’associazione italiana frantoiani oleari. In palio l’assegnazione dei finanziamenti comunitari. Come al solito, c’è sempre mobilitazione e non si accetta mai nulla di buon grado, segno che la pace all’interno del comparto oleario è ancora ben lontana dal conseguirsi. Figurarsi la possibilità di un dialogo costruttivo.
L’Aifo si è mossa contro il Ministero delle Politiche agricole e l’Agea, l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura, e nei confronti di Assofrantoi, l’Associazione Frantoi oleari Italiani, Assitol, l’Associazione italiana dell’Industria olearia, e Federolio, la Federazione nazionale del commercio oleario. Lo scorso 30 agosto, verificati gli atti, i decreti e i verbali, è stato rigettato il ricorso intrapreso da Aifo.
 Il ricorso non è apparso assistito da sufficiente fumus boni iuris, tanto più che l’associazione ricorrente ha ricevuto l’intero importo a suo tempo richiesto, corrispondente a 95.373 euro. 
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