Italia
Boom di domande per l'abilitazione alla professione di agrotecnico
20 agosto 2012 | C. S.
Nonostante la crisi economica, nonostante il carico di burocratiche incombenze introdotte dal Governo con il recente DPR 137 del 7.8.2012 di riforma degli Albi professionali, nonostante tutti questi ed altri elementi avversi, si chiudono con “il botto” le domande di partecipazione agli esami abilitanti alla professione di Agrotecnico e di Agrotecnico laureato. Mai così tante in un solo anno, da quando l’Albo esiste.
Un successo che premia il lavoro di tutta la categoria nella conquista e nella difesa delle competenze professionali, nel coinvolgimento dei laureati di primo livello, nell’avere reso possibile lo svolgimento del tirocinio professionale durante il corso di studi (attraverso convenzioni con Istituti ed Università), nell’avere promosso -con anni di anticipo rispetto a chiunque altro- cooperative di professionisti per l’esercizio associato dell’attività, per avere una Cassa di previdenza con bilanci talmente in ordine da essersi permessa quest’anno il lusso di chiedere (per la prima volta in assoluto in Italia) al Ministro Elsa Fornero di poter rivalutare le pensioni di +50% rispetto agli indici ISTAT previsti per legge.
La chiave del successo dell’Albo degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati è anche nella costante dedizione verso gli iscritti, che anima tutta la struttura professionale, anche nel più piccolo Collegio provinciale.
Veniamo ai numeri: le domande di partecipazione agli esami 2012 abilitanti alla professione sono state 943 (le prove si terranno il prossimo mese di novembre), + 18% rispetto allo scorso anno, così divise:
NORD 335 domande (+3, 72% sul 2011)
CENTRO 216 domande (+18, 68% sul 2011)
SUD 392 domande (+33,78% sul 2011)
L’alto numero delle domande e l’elevata percentuale, fra queste, di laureati di primo livello hanno fatto sì che nel 2012 l’Albo professionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati sia diventato il primo del settore agrario come numero di candidati (sui quattro Albi esistenti) ed il primo anche come numero di laureati triennali iscritti (con una percentuale altissima, il 40,09%, che non trova riscontro in nessun’altra categoria).
Il Presidente del Collegio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati, Roberto Orlandi, ha così commentato i risultati del 2012: “Abbiamo conquistato la leadership nel settore, che era il nostro obiettivo. La fiducia e le speranze che tanti giovani hanno risposto in noi ci inorgogliscono e, al tempo stesso, aumentano il carico delle nostre responsabilità; siamo divenuti l’Albo professionale del settore con il più alto numero di candidati e, fra questi, con la più alta percentuale di laureati triennali. Lavoreremo perché il maggior numero possibile di nuovi iscritti nell’Albo si avvii al lavoro libero-professionale. Sarà il nostro contributo nei confronti del Paese, per creare lavoro e ricchezza”.
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