Gastronomia
Il falso marzapane natalizio fatto di semi di pesca macinati, soia o piselli
Il marzapane è una delizia che viene spesso consumata per Natale e Capodanno. E' realizzata solo con mandorle tritate e zucchero, ma sul mercato ne possono esistere versioni fake con semi di pesca macinati, soia o piselli
09 dicembre 2025 | 13:00 | T N
Le vacanze natalizie sono spesso il trionfo del marzapane e non solo in Italia. Sono molte le culture che utilizzano questo speciale alimento, fatto di manderle tritate e zucchero, nelle preparazioni dolciarie del Natale o del Capodanno.
Pochi sanno, però, che dietro pacchetti di marzapane troppo a buon mercato si può nascondere una grande fregatura: l'uso di semi di pesca macinati, soia o piselli, al posto delle costose mandorle, per abbsaare il prezzo. Generalmente questi prodotti abbondano di zucchero, proprio per mascherare l'assenza del sentore di mandorla che invece deve essere tipico del marzapane di qualità.
Esiste un'ulteriore variante che è la Pasta Reale che oltre alle mandorle tritate e allo zucchero prevede anche la presenza di albume d'uovo.
In realtà le ricette più antiche non parlano di zucchero (e neanche sciroppo di glucosio spesso utilizzato industrialmente) ma di miele. E' quanto prevedeva la ricetta originale del convento palermitano dove è nato il marzapane, come Frutta di Martorana.
Purtroppo, però, senza indicazione in etichetta, certi produttori utilizzano semi di pesca macinati, soia o piselli al posto delle mandorle.
I metodi attuali per rilevare l'inganno ha inconvenienti, consentendo al marzapane contraffatto di scivolare sul mercato a consumatori ignari. Per migliorare la rilevazione dei contaminanti nel marzapane, i ricercatori del Max Rubner-Institut, Karlsruhesono diventati detective alimentari e hanno adattato un metodo chiamato reazione a catena della polimerasi (PCR) - lo stesso test famoso per l'uso nelle indagini sulla scena del crimine.
Hanno testato vari intrugli di marzapane con diverse quantità di semi di albicocca, semi di pesca, piselli, fagioli, soia, lupino, ceci, anacardi e pistacchi. La PCR ha permesso loro di ditogare facilmente le paste adulterate. Potrebbero anche rilevare piccole quantità - fino allo 0,1% - di un sostituto delle mandorle. I ricercatori affermano che il metodo PCR potrebbe servire come strumento perfetto per lo screening di routine delle paste di marzapane per piccole quantità di contaminanti.
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