Gastronomia
Il Riso Nano Vialone Veronese IGP: ricette per l'autunno
Ogni granello di Riso Nano Vialone Veronese racconta una storia di qualità e cura: è il riso preferito per la preparazione di risotti, capace di assorbire condimenti e di mantenersi perfettamente al dente
28 novembre 2024 | 13:00 | C. S.
Nel cuore della pianura veronese, dove scorrono acque di risorgiva pure e abbondanti, si coltiva con passione e dedizione il Riso Nano Vialone Veronese I.G.P., un gioiello dell'agricoltura italiana conosciuto per le sue qualità straordinarie. Questo riso, ottenuto esclusivamente da semi selezionati della varietà Vialone Nano della specie japonica, è il risultato di un rigoroso disciplinare di produzione che il Consorzio di Tutela segue scrupolosamente per garantire un prodotto che primeggia sia in cucina sia come espressione del territorio.
La campagna risicola del 2024 appena conclusa si è svolta sotto il segno di sfide significative, con una riduzione produttiva del 10% dovuta a condizioni climatiche avverse, con piogge molto abbondanti che hanno influenzato le fasi di semina e raccolta. Nonostante ciò, la qualità del raccolto rimane invariata, testimoniando la resilienza di un riso che non solo si distingue per la sua unicità, ma che rappresenta un vero e proprio patrimonio dell'agroalimentare italiano. I risicoltori, con la loro sapiente gestione delle acque e delle tecniche agronomiche, hanno risposto alle esigenze del riso in ogni fase del suo ciclo, dalla semina alla mietitura, assicurando che ogni chicco raggiungesse la maturazione ideale.
Ogni granello di Riso Nano Vialone Veronese racconta una storia di qualità e cura: è il riso preferito per la preparazione di risotti, capace di assorbire condimenti e di mantenersi perfettamente al dente. La sostenibilità e l'attenzione alla qualità si riflettono non solo nelle pratiche agricole ma anche nel desiderio del Consorzio di promuovere un approccio consapevole al consumo. Mangiare Riso Nano Vialone Veronese significa scoprire un universo di sapori autentici e sostenere una filiera agricola attenta all'ambiente e alla biodiversità.
Per esaltare la stagione autunnale, si propongono qui di seguito due ricette che incarnano la ricchezza e la versatilità di questo riso. Il primo piatto, un risotto al radicchio e vino Recioto, svela l'armonia dei sapori veneti, con il radicchio rosso di Verona che si sposa con la dolcezza del vino Recioto della Valpolicella. La seconda proposta è un arrosto di maiale farcito con riso, pinoli e pistacchi, un connubio di gusti e texture che celebra il meglio della produzione agricola italiana.
RISOTTO AL RADICCHIO E VINO RECIOTO
Ingredienti (4 persone)
- 400 g di Riso Nano Vialone Veronese IGP
- 2 cucchiai di mascarpone
- 2 cespi di radicchio rosso di Verona
- mezzo bicchiere di vino Recioto della Valpolicella
- 1 cipolla
- brodo vegetale
- 2 cucchai di olio extra vergine d’oliva
- 4 cucchiai di formaggio Grana grattugiato
- 40 g di burro
Preparazione
Mondate e lavate il radicchio; sgocciolatelo bene e tagliatelo a listarelle sottili. Fate appassire la cipolla tritata in un tegame con il burro e l’olio; unite il radicchio e lasciatelo insaporire per un paio di minuti, mescolando. Aggiungete il riso e rigiratelo nel condimento per un minuto; spruzzate con il Recioto e, quando sarà evaporato, portate a cottura, incorporando poco allavolta il brodo necessario. Dopo 15 minuti, amalgamte il mascarpone e lasciate sulla fiamma per altri tre minuti. Regolate di sale, pepate e condite il risotto con il Grana grattugiato.
Abbinamento vino consigliato: Valpolicella Ripasso
ARROSTO CON RISO PINOLI E PISTACCHI
Ingredienti (4 persone)
- 100 g di Riso Nano Vialone Veronese IGP
- 700 g di lonza di maiale aperta a tasca 100 g di uvetta
- 2 cucchiai di pinoli
- 50 g di pistacchi pelati
- ½ cipolla
- ½ bicchiere di vino bianco secco
- 4 cucchiai d’olio extra vergine di oliva
- 2 cucchiai di burro
- brodo
- 1 mazzetto di prezzemolo
- sale, pepe
Preparazione
Fare rinvenire l’uvetta in una ciotola, con acqua tiepida. Tostare il riso in un tegame con metà del burro e un soffritto di cipolla; spruzzare con poco vino e, quando sarà evaporato, portare a cottura, mescolando e bagnando con il brodo caldo. Dopo 15 minuti, incorporare l’uvetta, il prezzemolo, i pistacchi e i pinoli tritati. Farcire la tasca con il risotto preparato e cucire l’apertura con filo da cucina. Scaldare l’olio con il burro e rosolare l’arrosto. Appena sarà dorato uniformemente, bagnarlo con il vino, e cuocere in forno a 180° per un paio d’ore, rivoltandolo spesso e bagnandolo con il suo fondo di cottura. Trascorso il tempo indicato, lasciare riposare la carne per qualche minuto; quindi affettarla e servirla con il suo sugo.
Abbinamento vino consigliato: Ripasso 2004