Gastronomia
Gli extra vergine di Ercole Olivario protagonisti a Bererosa 2017
19 giugno 2017 | C. S.
Il fascino di Palazzo Brancaccio con il suo bellissimo giardino, la magia dell’estate romana, oltre duecento etichette di rosati provenienti da tutta Italia, abbinate alla sfiziosa proposta street food che spazia dalle originali reinterpretazioni del tipico maritozzo romano ai fritti ascolani. Tutto questo è Bererosa 2017, sesta edizione della manifestazione organizzata da Cucina & Vini per celebrare i migliori vini rosati italiani, fermi e spumanti, che anche quest’anno torna nella storica dimora per una serata glamour a tinte ‘pink’ che nell’edizione 2016 ha registrato il boom di 3500 presenze. L’appuntamento, aperto a tutti (costo biglietto 15 euro), è per giovedì 6 luglio dalle ore 17.00 alle 23.00 (dalle 15.30 per la stampa) con degustazioni in compagnia dei produttori per scoprire il meglio delle loro etichette en rose.
Bottiglie made in Italy che negli ultimi anni hanno evidenziato un vero e proprio miglioramento sul fronte qualitativo e della valorizzazione, a cui fa eco un aumento dei consumi mondiali stimati sui 25 milioni di ettolitri nel 2018 (previsioni Euromonitor International). A fare la parte del leone, principalmente l’Europa (23,6 mln hl prodotti nel 2015, +3% sul 2014) con Francia, Germania, Regno Unito, Italia e Spagna che ne consumano oltre il 70% assieme agli Stati Uniti. Il nostro Paese, in particolare, copre il 4% dei consumi globali, soprattutto attraverso le vendite nella Gdo, dove i rosati registrano un +1,3% in volume e un +3% in valore con 51,2 mln di euro ad aprile 2017 (dati Iri). Numeri che per la sola tipologia spumante salgono addirittura a +10,3% in volume e a +7,4% in valore (11,5 milioni di euro) e che comunque testimoniano la crescente attenzione da parte dei consumatori verso questi vini. Prodotti non più relegati solo al gusto femminile e all’estate, ma adatti a qualsiasi stagione e molto flessibili nell’abbinamento, sempre più apprezzati dalle fasce adulte così come dai giovani, che lo preferiscono però al calice durante l’aperitivo.
“Rafforzare l’immagine e la conoscenza dei rosati italiani - spiega Francesco D’Agostino, direttore di Cucina & Vini - è l’obiettivo di Bererosa, che in ogni edizione pone al centro il forte appeal di questa tipologia e la conseguente necessità di lavorare sulla loro promozione per coglierne in pieno le potenzialità che dentro i nostri confini sono ancora poco sfruttate e che invece all’estero trovano maggiori sbocchi. Malgrado sia un vino spesso definito intrigante e dalla grande semplicità, che lo rende ‘comprensibile’ pure ai non intenditori, ancora oggi il rosato fatica per esempio ad essere presente in maniera capillare nelle enoteche e nelle carte dei ristoranti nazionali. Eppure, avanza il livello di gradimento tra i Millennials e tra i social addicted che si informano su Internet, condividono, twittano e esprimono opinioni a colpi di like e hashtag all’insegna del rosa”.
Secondo una ricognizione interna, se l’immaginario collettivo metterebbe anche su Internet e sui social la grandeur francese al primo posto, con la parola iconica ‘rosè’, a sorpresa è invece la locuzione ‘pink wine’ quella più popolare e più utilizzata per indicare i vini rosati: sono 177 milioni i risultati prodotti su Google - con Stati Uniti, Australia, Regno Unito sul podio dei Paesi dove si registra negli ultimi sette giorni il più alto numero di ricerche al mondo, digitando appunto ‘pink wine’ (fonte Google Trends) - mentre l’omonimo hashtag risponde a oltre 29mila post pubblici su Instagram e a circa 25mila su Twitter. A grande distanza, con più di 5,1 milioni di risultati sul motore di ricerca, segue vin rosé che solo sulla piattaforma di condivisione d’immagini segna oltre 7.500 post pubblici con il rispettivo hashtag #vinrose. Fanalino di coda nel linguaggio virtuale, il nostro tricolore con ‘vino rosato’ che, seppur presente su Instagram e Twitter, si ferma a 460.000 risultati prodotti su Google.
Ma se il mondo del vino si scopre comunque sempre più social e web 2.0, non è da meno il suo legame con il cibo, che a Bererosa trova ampio spazio nell’area street food: quattro postazioni dove poter scegliere ed acquistare il cibo da abbinare alle oltre 200 etichette in degustazione, con proposte declinate sul pesce (crudo e cotto), sul maritozzo romano ‘rivisitato’, sui fritti ascolani, su salumi e formaggi. In degustazione inoltre gli oli extravergine protagonisti della XXV edizione dell’Ercole Olivario, il prestigioso concorso dedicato alle eccellenze olivicole del Bel Paese.
Potrebbero interessarti
Gastronomia
I vini dei Colli Piacentini protagonisti dei cocktail

Il 24 maggio a Castel San Giovanni (PC) la prima edizione dell’evento dedicato all’Aperitivo Piacentino per una vera Emilia Wine Experience
22 maggio 2025 | 18:00
Gastronomia
Pic nic in montagna: due pratiche e sfiziose ricette

Lo Speck Alto Adige IGP e il Formaggio Stelvio DOP sono degli ottimi alleati per pasti nutrienti, veloci e gustosi, per godersi uno snack all’aperto e un momento di relax
22 maggio 2025 | 17:00
Gastronomia
La Rassegna Nazionale Oli monovarietali tutta dedicata al consumatore

L'appuntamento è a Smerillo (FM), suggestivo borgo con spettacolare veduta sui Monti Sibillini, il 7-8 giugno. Sabato si terranno gli appuntamenti tecnici dedicati agli assaggiatori
22 maggio 2025 | 09:00
Gastronomia
Arena di Verona e Vinitaly danno vita alle degustazioni prima dell'opera

L’eccellenza vitivinicola, gastronomica e musicale si fonde in una nuova esperienza. Cresce il progetto Arena Opera Festival Experience gestito da Infront Italy
21 maggio 2025 | 18:00
Gastronomia
Espresso Italiano Champion, i migliori baristi d’Italia alla ribalta

Carla Fozzi, Matteo Colzani e Giulia Ruscelli sono i primi tre finalisti dell’Espresso Italiano Champion, il campionato nazionale che vede sfidarsi i migliori baristi in prove di qualità e abilità
21 maggio 2025 | 15:00
Gastronomia
Pasta di Gragnano IGP è Ambasciatore della Qualità Italiana nel Mondo a bordo dell’Amerigo Vespucci

La Pasta di Gragnano IGP, con la sua storia secolare, la sua tradizione produttiva e il legame indissolubile con il territorio campano, si è affermata nel mondo come simbolo di qualità certificata e tradizione viva
20 maggio 2025 | 17:00