Economia

Il fenomeno del consumo di frutta “fuori casa”

Sono ben 34 milioni gli italiani che nel 2008 hanno mangiato almeno una volta frutta fuori casa, pari al 57% della popolazione, per un totale di 320.000 tonnellate di prodotto

11 aprile 2009 | R. T.

Sono questi i primi dati emersi a conclusione del primo anno dello studio commissionato dal Centro Servizi Ortofrutticoli di Ferrara a GFK-Eurisko. L’indagine ha esaminato un campione di 1000 individui consumanti frutta fuori casa, rappresentativi della popolazione italiana. Il mutamento delle abitudini di vita degli italiani è la motivazione principe che ha portato a studiare il fenomeno del consumo di frutta “fuori casa”. Cambiano comportamenti e stili di vita dei consumatori, cambiano le loro preferenze e tutto ciò avviene con forti differenziazioni non solo territoriali ma anche in relazione al sesso e all’età dei consumatori. Il mutamento delle abitudini alimentari degli italiani è un fenomeno che investe tutta la penisola, dal nord al sud determinando un incremento dei consumi alimentari fuori casa di quasi 10 punti percentuali negli ultimi 15 anni. Se nei primi anni ’90 i consumi extradomestici si attestavano sul 24 % circa (dato riferito ai consumi alimentari totali) ai giorni nostri il dato raggiunge quota 33%. Per quanto riguarda la frutta dallo studio risultano essere il nord-est e il centro le aree maggiormente predisposte al consumo di frutta fuori casa con fasce d’età che comprendono i piccolissimi e gli adulti dai 21 ai 55 anni. Il momento della giornata più importante per il consumo di frutta è ancora il pranzo, in particolare nella stagione autunno invernale, mentre in primavera / estate si mangia frutta a merenda, a cena o dopo cena. Il 37% delle occasioni di consumo fuori casa avviene al lavoro e il 15% a scuola. I consumatori oggetto dell’indagine hanno messo in evidenza la forte attenzione verso gli aspetti qualitativi e salutistici della frutta dimostrando una particolare propensione per questi elementi. In totale in Italia, secondo i dati GFK si consumano fuori casa 320.000 tonnellate di frutta pari al 7% del totale. Tra i frutti più apprezzati dagli italiani in questo ambito e che pertanto presentano le percentuali più elevate di consumo fuori casa sul totale consumato si collocano le ciliegie con il 21% , seguite dalle banane 19%, ananas 15 %, albicocche 9 %, pesche 8 % e nettarine con il 7%. E’ evidente dalla propensione espressa dai consumatori che il consumo fuori casa di frutta è fortemente legato alla facilità d’uso dei prodotti ed anche ad una scelta stagionale. In questo contesto è chiara la propensione verso prodotti di facile utilizzo e ad alto contenuto di servizio che avvallano il crescente interesse delle imprese di produzione di ortofrutta nei confronti di prodotti di IV e V gamma.

Fonte: CSO

Potrebbero interessarti

Economia

Alta disponibilità e prezzi bassi per gli ortaggi della tradizione di Natale

Nel comparto della frutta, le clementine sono le vere protagoniste non solo della tradizione natalizia ma anche dei mercati, grazie a una disponibilità altissima che spinge i prezzi verso il basso. Le lenticchie secche e le patate mantengono quotazioni regolari

22 dicembre 2025 | 12:00

Economia

Gli spumanti italiani servono per i brindisi delle Feste all'estero

In un 2025 complesso, le bollicine nazionali tornano a superare la soglia simbolica del miliardo di bottiglie prodotte e commercializzate, di cui oltre 360 milioni destinate alle Feste tra Natale e, soprattutto, Capodanno

20 dicembre 2025 | 13:00

Economia

Il futuro dell’olio di oliva in Europa: le prospettive produttive al 2035

Addio agli oliveti tradizionali non irrigui per far spazio ai superintensivi. Produzione in aumento in Spagna e Portogallo ma in diminuzione in Grecia e Italia. Il settore reggerà solo grazie alle esportazioni. I consumi interni di olio di oliva previsti in calo

20 dicembre 2025 | 10:00

Economia

Il prezzo internazionale dell’olio di oliva al 19 dicembre: la pioggia frena la discesa delle quotazioni

L’olio extravergine di oliva spagnolo a 4,25 euro/kg, il tunisino a 3,25 euro/kg, il greco a 5 euro/kg e il portoghese a 4,5 euro/kg. Il trend al ribasso si ferma per il rallentamento della raccolta a causa delle piogge. Attesa per i dati produttivi spagnoli di dicembre

19 dicembre 2025 | 11:00

Economia

Giacenze di olio di oliva ai minimi anche nel 2026

La Commissione europea certifica che, con una produzione mondiale in lieve diminuzione, lo stock a settembre 2026 sarà di sole 400 mila tonnellate e un consumo mondiale che supererà le 3 milioni di tonnellate

18 dicembre 2025 | 15:00

Economia

L'agroalimentare pesa per il 15% sull’economia nazionale

Sul fronte degli scambi con l’estero, il 2024 segna un nuovo primato con le esportazioni, che, per la prima volta, superano la soglia dei 68,5 miliardi di euro. In crescita sia la produzione agricola sia il valore aggiunto, grazie al netto calo dei costi dei fattori della produzione

18 dicembre 2025 | 12:00