Economia

Brutte notizie per il vino italiano. Gli Usa si fermano

Nel 2008 aumenta in valore ma diminuisce in quantità l’export vitivinicolo italiano negli Stati Uniti. L'Italia continua comunque a mantenere la sua posizione leader

07 febbraio 2009 | R. T.

L’export di vino italiano negli Stati Uniti, secondo i dati dell’ Italian Wine & Food Institute, è complessivamente ammontato nel 2008 a oltre 2.145 migliaia di ettolitri per un valore di 1,131 miliardi di dollari, contro le 2.293 migliaia di ettolitri e i 1.120 miliardi di dollari del 2007.
Forte la contrazione sul piano quantitativo (-6,5%) mentre in valore la situazione appare stabile (+1%).
L'Italia continua comunque a mantenere la sua posizione di leader sul mercato americano, controllando il 29,1% dell'export destinato agli Usa, contro il 24,3% dell'Australia e il 12,4% della Francia.

L'incremento in valore, segnala l'Italian Wine & Food Institute, è stato determinato dalla crescita del prezzo medio all'origine dei vini esportati negli Usa: per i prodotti importati dall'Italia, il prezzo medio all'origine per litro è stato di 5,27 dollari (contro i 4,88 del 2007).

Oltre alla crisi che ha investito i mercati mondiali nell'ultima parte del 2008, ci sono stati altri fattori che hanno prodotto questi numeri poco brillanti. Lucio Caputo, presidente dell'Italian Wine & Food Institute ha ricordato “Il notevole apprezzamento dell'euro, che ha danneggiato e reso meno competitive le esportazioni specie nella prima parte dell'anno, e la modestissima attività promozionale che viene fatta a supporto delle esportazioni vinicole italiane. Attività che spesso si disperde in serie di iniziative inutili quando non controproducenti”.

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