Economia

LUCI E OMBRE NEL MERCATO DEGLI OLI D’OLIVA NEL 2003

A fronte del considerevole calo degli oli di semi, consumi stabili per l’oliva ma sempre più orientati verso l’extravergine. Bene in particolare biologico e Dop/Igp. Il canale preferito per gli acquisti resta il supermercato, non si afferma il settore del dettaglio tradizionale

24 aprile 2004 | Graziano Alderighi

Nel corso del 2003, gli acquisti domestici di oli vegetali ammontano a circa 431 mila tonnellate, registrando un calo del -1,8 rispetto al 2002, a fronte di un incremento della spesa complessiva del +3,1%.
Tra le varie categorie, gli acquisti di olio d’oliva in complesso hanno evidenziato una sostanziale stabilità un (–0,3%) in quantità e un corrispondente incremento in valore del +3,4%. Mentre gli acquisti domestici di olio confezionato evidenziano un andamento simile al totale categoria, l’olio sfuso segnala una lieve flessione dei volumi (-1%).
La sostanziale tenuta dell’olio di oliva confezionato è il risultato di un andamento differenziato tra le diverse componenti. Da un lato, si segnala l’incremento dell’olio extra vergine, i cui acquisti sono aumentati del +2,4% in quantità a fronte di un aumento di spesa pari al +5,2%. Dall’altro, si registra un netto calo degli acquisti degli oli raffinati di oliva e di sansa (entrambi -7%).
Nell’ambito dell’extra vergine, gli acquisti di oli certificati evidenziano entrambi un incremento dei volumi: l’olio biologico +14,6%, l’olio Dop/Igp +7,9%.
Le famiglie italiane hanno acquistato, nel periodo considerato, minori quantità di oli di semi rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-5%). A parte l’olio di girasole, che registra un incremento degli acquisti del +11%, le altre categorie hanno segnato tutti delle variazioni negative: arachide (-20,6%), soia (-11%), di mais (-4,4%), vinacciolo (-23,2%).



È il Super+iper il canale preferito dalle famiglie italiane per l’acquisto di olio d’oliva confezionato. Al suo interno si realizza, infatti, il 63% della quantità domandata per una spesa pari al 68,8%. Seguono in termini di rilevanza, il Dettaglio tradizionale (24,1% in quantità e 21,7% in valore), che comprende il canale diretto del “Porta a porta” (9,1% in quantità e 10% in valore). Di minore importanza sono i Discounts e Liberi servizi, le cui quote di mercato relative si posizionano rispettivamente su 4,7% e 3,8%.

Potrebbero interessarti

Economia

Generale calo dei prezzi all'ingrosso per gli ortaggi di stagione

Tra la frutta fresca stagionale, le castagne si distinguono per i prezzi più bassi rispetto allo scorso anno. Per quanto riguarda le mele, la produzione è ottima e sta proseguendo senza problemi. Il prodotto di punta di questa settimana è la zucca

01 novembre 2025 | 12:00

Economia

Il prezzo dell’olio di oliva al 31 ottobre: cala di 50 centesimi l’extravergine italiano, stabile il mercato in Spagna

Nel mercato italiano di riferimento, Bari, il prezzo è in lieve calo mentre continuano i messaggi speculativi a Brindisi, Taranto e Lecce: 8 euro/kg. In Spagna il prezzo oscilla con valori assoluti molto simili alla settimana precedente

31 ottobre 2025 | 13:30

Economia

Comprare l’olio extravergine di oliva 100% italiano al supermercato costa meno che al frantoio, ecco perché

Bottiglie di olio extravergine di oliva 100% italiano si trovano a scaffale da 8,99 a 9,99 euro al litro mentre è difficile trovare olio extravergine di oliva al frantoio a meno di 12 euro al litro, per salire a 18-20 euro alla bottiglia. Dove si fa l’affare? Di chi ci si deve fidare? Scopriamo le differenze

31 ottobre 2025 | 11:00

Economia

Risparmio, benessere e sostenibilità: ecco cosa cercano gli italiani sul cibo

Sulla filiera agroalimentare italiano pesano i cambiamenti climatici, le tensioni geopolitiche, l’aumento dei costi operativi ed energetici e quelli di trasporto. Mentre i driver dei consumatori italiani indicano nuove vie

30 ottobre 2025 | 12:00

Economia

I prezzi alti non frenano i consumi di olio di oliva

Complessivamente, nei principali 11 mercati di destinazione, sono andate 708 mila tonnellate di oli di oliva, il dato più alto dopo quello del 2020/21 con 732 mila tonnellate, quando i prezzi erano la metà di quelli attuali

30 ottobre 2025 | 11:00

Economia

La Mortadella di Bologna IGP è sempre più amata

L’export della Mortadella di Bologna costituisce un vero e proprio traino, registrando un aumento della quota delle vendite che passa dal 22% del I semestre 2024 al 24,3% del I semestre 2025

29 ottobre 2025 | 14:00