Economia
Migliorano i conti del biologico, ma non per gli agricoltori
La spesa domestica per prodotti biologici è cresciuta del 10% ma si segnala un peggioramento della redditività aziendale. Colpa dell’import selvaggio?
09 febbraio 2008 | Graziano Alderighi
A fronte di una stagnazione dei consumi alimentari in generale, nel 2007 in Italia la spesa domestica per prodotti biologici è cresciuta del 10% rispetto allâanno precedente.
Lo ha reso noto lâOsservatorio Ismea-AcNielsen che ha diffuso il terzo rapporto annuale sul mercato dei prodotti biologici.
Sono in particolare due i comparti che hanno fatto registrare risultati positivi: il lattiero-caseario (cresciuto del 9,9%), e lâortofrutticolo (+25%), che insieme rappresentano il 38% della spesa bio. Ã stato evidenziato invece un calo del 2,5% per biscotti, dolciumi e snack, mentre crescono dellâ1,2% gli acquisti di uova biologiche. I dati 2007, inoltre, confermano un decisivo miglioramento delle vendite anche per i prodotti dellâinfanzia (+32%), bevande analcoliche (+18%), oli (+6%) e il gruppo riso e pasta (+15%).
In linea con la tendenza rilevata nel 2007 per il prodotto convenzionale, segnano una riduzione anche gli acquisti di pane biologico, calato su base annua del 3% circa.
Particolarmente positivo lâandamento del mercato del miele biologico, che ha messo a segno un incremento di oltre il 4%, e quello dei salumi e delle carni elaborate, cresciuto addirittura del 20%. Considerati soddisfacenti, invece, i risultati di gelati, surgelati, bevande alcoliche e condimenti vari.
LâIsmea, infine, rende noto che, a livello internazionale, il settore biologico ha raggiunto un giro dâaffari al consumo di 31 miliardi di euro.
Tuttavia, nonostante queste cifre e le favorevoli prospettive di mercato che, per i prossimi due-tre anni, indicano un andamento positivo delle vendite, anche lâagricoltura biologica fa segnare un peggioramento della redditività aziendale.
Una situazione che, secondo gli osservatori, come nel caso dellâagricoltura tradizionale, è dovuta a un aumento dei costi di produzione non compensato da maggiori introiti. Inoltre, a rendere più magri i guadagni degli agricoltori bio, starebbe contribuendo anche un aumento dei prodotti dâimportazione. Nel 2006, infatti, il numero degli importatori è cresciuto di circa il 5%, così come sono aumentati il numero delle autorizzazioni concesse e i quantitativi autorizzati.
Fonte: Ismea
Potrebbero interessarti
Economia
Il mercato dell’olio di oliva in Italia e Spagna a gonfie vele: record di volumi venduti

A maggio l’Italia ha venduto 10 mila tonnellate di olio extravergine di oliva mentre la Spagna ne ha commercializzate 120 mila di oli di oliva. Scorte quasi a zero a fine campagna olearia per l’Italia a 300 mila tonnellate per la Spagna
13 giugno 2025 | 17:00
Economia
Il prezzo dell’olio di oliva al 13 giugno: rimbalzano le quotazioni degli oli spagnoli, stabile l’extravergine italiano

Il mercato dell’olio extravergine di oliva italiano rimane stabile, con pochi scambi ma costantemente sopra i 9,5 euro/kg. Le nuove previsioni di produzione spagnole fanno rimbalzare le quotazioni degli oli iberici, con il boom del lampante
13 giugno 2025 | 14:30
Economia
L'agroalimentare vale il 20% del Prodotto Interno Lordo italiano

Il food genera un valore aggiunto che vale 2,5 volte la moda Made in Italy e oltre 5 volte l’industria chimica. Oltre 8 aziende su 10 sono micro-imprese, responsabili del 9,9% del valore aggiunto complessivo
10 giugno 2025 | 16:00
Economia
Prezzi più bassi per cereali, zucchero e oli vegetali a maggio

Il netto calo delle quotazioni internazionali per il mais e l’olio di palma ha superato i prezzi storicamente elevati per il burro e la carne bovina. La forte domanda dell’Asia mantiene i prezzi internazionali del burro a livelli storici
10 giugno 2025 | 10:00
Economia
L'Italian sounding crescerà negli Stati Uniti

All’interno dell’Ue, l'Italia è la più esposta all’effetto dei dazi voluti dal presidente americano, anche perché gli Stati Uniti sono per noi il secondo Paese per esportazioni di cibi e bevande dopo la Germania
09 giugno 2025 | 15:00
Economia
Deoleo mette in ordine i conti: la cessione dell’azienda è imminente?

Mentre si fanno sempre più rumorose le voci di una vendita di una nota azienda olearia lucchese, con i relativi marchi, CVC Partners ha chiesto un riassetto finanziario di Deoleo per agevolare la vendita dell’azienda
09 giugno 2025 | 09:00