Economia
Il prezzo dell'olio di oliva al 21 gennaio: lievi assestamenti per l'extravergine italiano, prove di risalita per lo spagnolo
Il prezzo dell'olio extravergine di oliva a Bari e a Foggia cala di qualche centesimo in un mercato tranquillo, senza nessuna preoccupazione. In Spagna continua il braccio di ferro tra il mondo della produzione e l'industria, con una quotazione dell'olio extravergine di oliva a 4,55-4,6 euro/kg
21 gennaio 2025 | 15:00 | Graziano Alderighi
Tradizionalmente in Italia gennaio è un momento di quiete per il mercato dell'olio di oliva, con le principali operazioni che si sono concluse appena prima o appena dopo le festività natalizie.
Piccole fluttuazioni del prezzo dell'olio in questo periodo non sono nè un segnale nè un trend ma semplici aggiustamenti momentanei, magari frutto di qualche operazione spot.
E' così che, dopo settimane di risalita, assistiamo al primo piccolo calo dell'olio extravergine di oliva a Bari a 9,5 al 13 gennaio secondo Ismea Mercati (era 9,55 euro/kg la settimana precedente). Prezzo un pochino più basso secondo il Borsino dell'Olio di Teator Naturale a 9,15 euro/kg, ma in crescita dello 0,5% sulla settimana precedente.

Calo simile anche a Foggia con la quotazione dell'extravergine a 9,25 euro/kg al 16-1-2025 (in calo dai 9,4 euro/kg della settimana precedente).
Significativo che tutte le altre piazze siano stabili, compreso quelle siciliane, con prezzi dell'olio vicini o superiori ai 10 euro/kg.
Nessun timore di scossoni sui prezzi nel breve-medio periodo, neanche se le previsioni di produzione spagnole dovessero essere più buone del previsto.
In tema di vendite viene già messo in conto un arretramento dei volumi nella Grande Distribuzione a gennaio e febbraio per l'olio extravergine di oliva italiano in virtù della comparsa di olio extravergine di oliva comunitario a prezzi molto allettanti. La pressione promozionale giocherà un ruolo importante sulle vendite in questi due mesi, in cui tradizionalmente si vedono le offerte speciali più competitive dell'anno.
Sarà il trend delle quotazioni all'ingrosso in Spagna a chiarire la dinamica nelle prossime settimane, poichè il differenziale di prezzo tra olio italiano e comunitario comunque giocherà un ruolo nelle preferenze degli italiani, specie se in assenza di campagne informative adeguate.
In Spagna, viceversa, si registra il solito braccio di ferro tra industria e mondo della produzione, con questi ultimi che stanno cercando di portare il prezzo sopra i 5 euro/kg ma con industriali e commercianti che, dopo aver fatto scorte abbondanti a dicembre, hanno rallentato gli scambi per evitare un'impennata delle quotazioni.
E' così che l'olio extravergine di oliva spagnolo, secondo Poolred, viene quotato 4,55 euro/kg al 21 gennaio dopo aver oltrepassato i 4,6 euro/kg al 15 gennaio. E' proprio sull'extravergine di oliva che si sta concentrando la maggiore attenzione degli operatori poichè i problemi sulla qualità degli oli prodotti nella prima metà di gennaio non permettono la classificazione come extravergine in molti casi, riducendo le aspettative su questa categoria commerciale. Gli ultimi freddi in Andalusia hanno solo peggiorato le attese.

Invece ci sarà olio lampante in abbondanza da cui quotazioni in discesa a 3,75 euro/kg al 21 gennaio, solo pochi centesimi in più dei prezzi dell'inizio di gennaio. Per fare un confronto l'extravergine nello stesso periodo ha guadagnato quasi 30 centesimi.
Sostanzialmente stabile da diverse settimane il vergine di oliva a 4 euro/kg secondo Poolred al 21 gennaio. La domanda che molti operatori stanno ponendosi oggi è quanto di questo olio vergine potrà essere deodorato per diventare extravergine, considerando che alcuni oli hanno problemi piuttosto marcati di etil esteri.
Nel complesso il mercato dell'olio di oliva in Spagna non è ancora in fase di stabilizzazione e saranno probabilmente solo i dati di produzione a gennaio, oltre a quelli dei volumi commercializzati, a dare un chiaro trend sui prezzi.
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