Economia
La rivolta dei frantoi per il prezzo delle olive: stop agli acquisti fino al 13 novembre
Il mercato è in forte fibrillazione e il prezzo dell’olio d’oliva, anche italiano, è in divenire. In queste condizioni i frantoi restano in attesa, bloccando gli acquisti di olive da olivicoltori e commercianti
11 novembre 2024 | 12:00 | C. S.
I prezzi delle olive in Puglia erano saliti a 130-140 euro/quintale che, con rese del 13-14%, significava un costo di produzione di 10 euro/kg. Un costo che non è possibile mantenere nel momento in cui il prezzo dell’olio di oliva si abbassasse sotto i 9 euro/kg e più probabilmente verso gli 8 euro/kg.
I prezzi delle olive debbono adeguarsi a quelli dell’olio e quindi un gruppo nutrito di frantoiani, tra cui D’Addario, Sannicola, Remma, Dellorusso, hanno deciso lo stop all’acquisto di olive, da olivicoltori e commercianti, dal 10 al 13 novembre.
Un periodo di sospensione che, al pari delle piogge, dovrebbe servire per assestare il mercato a capirne le dinamiche.
Lo scivolamento del prezzo dell’olio italiano è uno scenario probabile, visto che il differenziale di quotazione tra olio nazionale e comunitario è stato tradizionalmente tra 2 e 2,5 euro/kg.
Al momento, considerando le quotazioni ufficiali della CCIAA di Bari è di 4 euro/kg ma anche se consideriamo il prezzo del Borsino dell’Olio di Teatro Naturale, aggiornato al 9 novembre, resta di 3 euro/kg.
E’ evidente che se il prezzo si assestasse a 8 euro/kg circa, il costo delle olive potrebbe superare di poco i 100 euro/quintale, con un abbassamento delle quotazioni delle olive del 30-40% rispetto ai prezzi degli ultimi giorni.
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