Economia
I numeri dell'olio di oliva italiano dimostrano la crisi del settore
La campagna olearia appena iniziata si prospetta tutt'altro che abbondante, nonostante quasi tutti i principali competitor mostrino segni positivi
23 settembre 2024 | C. S.
Il settore dell'olio di oliva coinvolge 619 mila imprese olivicole e 4.327 frantoi attivi sul territorio italiano, per una produzione che nella scorsa campagna è stata di 328 mila tonnellate, il 36% in più rispetto alla scarsa raccolta del 2022.
La produzione nazionale si è dimostrata negli ultimi anni tendenzialmente in calo e soggetta a un'eccessiva variabilità che va oltre la normale alternanza produttiva, risentendo molto dell'impatto dei cambiamenti climatici.
La campagna appena iniziata si prospetta tutt'altro che abbondante, nonostante quasi tutti i principali competitor mostrino segni positivi. Anche quest'anno a pesare, oltre alla naturale alternanza, sono state le molte avversità climatiche che si sono susseguite durante l'anno.
Il quadro sul settore dell'olio e sulla campagna olivicola in corso è stato presentato l'11 settembre a Roma, a Palazzo della Valle, in apertura dell'evento organizzato da Confagricoltura e Costa d'Oro per la presentazione del Manifesto della Produzione Olivicola Sostenibile.
L'Italia è il secondo produttore, con una quota che raggiunge il 15% della produzione su base mondiale, secondo esportatore di olio di oliva al mondo e il primo consumatore, con 8,2 litri a testa all'anno. Il nostro Paese detiene anche il primato mondiale per varietà, con oltre 500 genotipi di olive da olio, dai quali proviene il maggior numero di oli extravergine a denominazione in Europa (42 Dop e 8 Igp).
Nonostante l'elevato numero di denominazioni di origine protetta e indicazioni geografiche, il peso della produzione certificata è molto limitato, coprendo tra il 2-4% della produzione nazionale di olio di oliva complessiva.
La situazione produttiva eccezionale di questi ultimi due anni ha determinato incrementi di prezzo eccezionali. Per mesi, gli oli di oliva italiani hanno superato la soglia dei 9 euro al chilo, in uno scenario contrassegnato da forti tensioni anche dei prezzi degli oli di Spagna, Grecia e Tunisia.