Economia

L’AGRICOLTURA ITALIANA SI RISCOPRE IMPROVISAMENTE SOTT’ACQUA. SEGNO NEGATIVO PER IL PIL DEL SETTORE PRIMARIO

Ritorna in auge la zootecnia, perdono terreno le coltivazioni vegetali. La produzione lorda vendibile dovrebbe ridursi ancora, con un terzo trimestre in negativo. Maggiormente in rosso i settori vitivinicolo e oleicolo

17 novembre 2007 | R. T.

La produzione agricola italiana dovrebbe registrare nel 2007 una riduzione su base annua dell'1,9%. Lo prevede l'Ismea nelle stime autunnali, come conseguenza di una contrazione del 4,4% delle coltivazioni vegetali e di un aumento del 2,9% della produzione zootecnica.
Un forte contributo negativo alla determinazione del risultato finale è da ricondurre al settore vitivinicolo, che rispetto all'anno scorso ha fatto registrare una flessione produttiva del 12%. Significativo anche il calo degli oli di oliva, con una produzione prevista su un livello inferiore del 17% a quello del 2006.
Nell'intero anno Ismea stima, oltre a una contrazione della produzione agricola, una flessione del valore aggiunto del 3,5%.

I calcoli relativi invece solo al terzo trimestre hanno fatto emergere, nei dati destagionalizzati, una forte battuta d'arresto, rispetto ai tre mesi precedenti, sia della produzione (-6,1%) che del valore aggiunto (-6,5%), a seguito di una contrazione del 9,7% delle coltivazioni vegetali.

Il valore aggiunto del settore primario, sottolinea la Cia, ha registrato un segno negativo che evidenzia le difficoltà e i problemi che oggi sono costretti ad affrontare i produttori agricoli del nostro Paese. Il trend positivo dei primi sei mesi dell’anno, spiega l’organizzazione, con aumenti tendenziali trimestrali del 2,9 e dell’1,8%, rischia di bloccarsi e frenare una crescita che fin dall’inizio del 2007 aveva lasciato ben sperare.
Anche Confagri, come la Cia, evidenzia le pesanti ripercussioni che questi risultati avranno sulla redditività delle imprese e ribadisce l’urgenza di una strategia che dia priorità alla produzione agricola, salvaguardando, soprattutto nell’interesse dei consumatori, l’approvvigionamento di materie prime e di prodotti agricolo-alimentari.

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