Economia
PRODUZIONI DI MAIS IN CRESCITA, DI SEMI OLEOSI IN DIMINUZIONE. COSA CI ATTENDE ORA? UN AUMENTO DEI PREZZI DELLE SEMENTI
Preoccupa il continuo calo della superficie agricola investita a colture erbacee che potrebbe aggravarsi se i prezzi delle sementi arriveranno a raddoppiare, come sta accadendo oggi sul mercato
03 novembre 2007 | Ernesto Vania
La produzione di semi oleosi in Italia dovrebbe registrare, nel 2007, una riduzione piuttosto marcata riconducibile essenzialmente a un calo delle superfici investite.
Per la soia il raccolto si sarebbe ridotto del 20% rispetto al 2006, passando da 553.200 tonnellate a 442.800. Una tendenza determinata da una forte contrazione delle superfici (-25% secondo i dati preliminari dell'Istat), compensata in parte da una resa che le stime Ismea danno invece in aumento del 7% su base annua, grazie ai buoni risultati soprattutto nel Nord-Est.
Meno evidente il calo dei raccolti di girasole, in previsione di 273.000 tonnellate circa, una produzione che rispetto alla scorsa campagna subirebbe una riduzione del 12,8%.
Anche in questo caso l'Istat rileva una flessione delle superfici investite (-13%), mentre la resa media unitaria, secondo l'Ismea, avrebbe registrato, a causa delle scarse precipitazioni, una riduzione dell'1%.
La produzione di granoturco, invece, in Italia dovrebbe attestarsi a 9,9 milioni di tonnellate, registrando su base annua un incremento dell'1,9%.
La resa unitaria ha raggiunto quest'anno un valore medio nazionale di 9,1 tonnellate per ettaro, da 8,8 tonnellate del 2006. Si sono invece ridotte le superfici investite (1,1 milioni di ettari, secondo l'Istat), in calo del 2,4% rispetto al 2006.
Nel dettaglio regionale, il risultato produttivo è apparso soddisfacente soprattutto nel Nord-Est. In particolare sia il Veneto che il Friuli Venezia Giulia dovrebbero aumentare i raccolti di oltre il 10%, in ragione di un decisivo miglioramento riscontrato sul piano delle rese unitarie, grazie all'assenza di attacchi parassitari e a un andamento climatico complessivamente favorevole.
Nel Nord-Ovest, al contrario, la produzione, a causa di una minore intensità delle precipitazioni rispetto all'anno scorso, dovrebbe risultare inferiore al 2006, in previsione di un calo dell'1,7% in Piemonte e del 4,6% in Lombardia.
Riguardo infine al mercato, per la campagna di commercializzazione 2007-08 Ismea prevede un andamento ancora sostenuto per le quotazioni all'origine. Nel 2006-07 il prezzo medio si era attestato a 158,07 euro/tonnellata, registrando un aumento del 24% su base annua.
Intanto per lâapprovvigionamento dei semi certificati per grano duro e grano tenero si registrano pesanti difficoltà che rischiano di mettere in crisi i produttori, con inevitabili conseguenze sul consumo, visto che i prezzi sono praticamente lievitati del doppio rispetto a quelli registrati nel 2006.
La denuncia è della Cia-Confederazione italiana agricoltori la quale mette in evidenza una situazione estremamente grave, soprattutto, in un momento in cui gli agricoltori stanno predisponendo le semine autunnali.
Sul mercato, avverte la Cia, i produttori cerealicoli non riescono a reperire le varie varietà e tipologie di semi certificati e quelli che si trovano aumentano giorno dopo giorno. Si è così innescata una corsa al rialzo, con palesi manovre speculative che possono provocare ripercussioni in tutto il settore, che già vive una situazione pesante.
Per questo motivo in molti sollecitano lâEnse (Ente nazionale delle sementi elette) ad ufficializzare i dati sulle quantità di sementi certificate disponibili sul mercato, al fine di avere un quadro preciso nel quale operare per dare risposte immediate ed esaurienti ai nostri produttori.
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