Economia
Gli italiani continuano a risparmiare sul carrello della spesa
Si rinuncia a qualche prodotto amato, ma non al supermercato di fiducia. Meno acquisti superflui, più prodotti in offerta e programmi fedeltà per ottenere sconti speciali
30 maggio 2023 | C. S.
Tra le parole chiave che popolano comunicazioni e conversazioni degli ultimi mesi il vocabolo “inflazione” è una delle più ricorrenti. Secondo i dati Istat, nell’ultimo trimestre del 2022 il potere di acquisto delle famiglie italiane è diminuito quasi del 4% rispetto ai tre mesi precedenti. Non tanto il calo dei redditi, ma l’aumento dei prezzi sembra esserne la causa principale, con l’inflazione che ha sfiorato il 12% nell’ultima parte dello scorso anno. Ma come risparmiano o cercano di far quadrare i conti gli italiani quando fanno la spesa? La risposta a questa e altre domande arriva da Everli – il marketplace della spesa online - che ha analizzato gli acquisti effettuati sul sito e via app negli scorsi dodici mesi e ha condotto un’indagine ad hoc tra un campione di consumatori per fotografare le abitudini di spesa degli italiani ai tempi del carovita.
Caro prezzi: gli italiani tagliano il superfluo e vanno a caccia di sconti e cashback
Secondo l’indagine condotta da Everli oltre la metà degli intervistati (57%) dichiara di spendere tra i 200 e i 300 euro al mese al supermercato, mentre solo 1 su 4 (25%) riesce a comprare tutto ciò che gli serve con meno di 200 euro. E l’inflazione pesa sui carrelli dello Stivale, con il 67% degli intervistati che ammette di spendere di più rispetto a prima per gli stessi prodotti. Ma quali sono i comportamenti messi in atto dagli italiani per far fronte ai rincari quando fanno la spesa? In primis, cercando di evitare gli acquisti superflui(42%) e scegliendo maggiormente i prodotti in offerta (33%), ma anche sfruttando i programmi fedeltà che garantiscono sconti speciali (27%) e aumentando la preferenza alle private label (18%). Tendenze, queste, che trovano conferma anche analizzando gli acquisti effettuati attraverso il sito o l’app di Everli: nel 2022 quasi 1 prodotto su 5 (17%) comprato tramite la piattaforma era in promozione. E l’oculatezza sembra essere cresciuta di pari passo con il carovita, con i prodotti a marchio del distributore che lo scorso dicembre hanno rappresentato il 36% degli acquisti totali effettuati su Everli (+4% rispetto al primo trimestre dello stesso anno), cui si sommano gli oltre un milione di prodotti comprati da inizio 2022 ad oggi tramite cashback istantanei, ossia grazie offerte cheâ¯assicurano uno sconto immediato sulla spesa.
A formaggi e salumi non si rinuncia, ma si scelgono le private label
Dallo studio svolto da Everli emerge anche che 7 italiani su 10 hanno ridotto i loro acquisti al supermercato negli ultimi 12 mesi a causa dei rincari. Per contenere l’impatto dell’inflazione sui portafogli si tagliano soprattutto le bevande alcoliche (43%), ma anche la frutta e la verdura secondo l’occorrenza (40%). Tuttavia, pare che gli abitanti della Penisola non riescano proprio a fare a meno di alcuni prodotti e anche quando devono risparmiare non rinunciano a formaggi e affettati (37%) né a snack dolci o salati (29%). Osservando però gli acquisti effettuati sulla piattaforma di Everli, si può delineare anche in questo caso una certa tendenza al risparmio: sono proprio gli “irrinunciabili” formaggi e salumi a guidare i consumi dei prodotti aâ¯marchio del distributore, caratterizzati in genere da un prezzo mediamente più conveniente rispetto all’offerta dei brand più noti.
Italiani poco fedeli? Il supermercato abituale non si cambia, i marchi acquistati sì
Che, nonostante tutto, il carovita abbia insegnato qualcosa agli italiani? Così si direbbe. I consumatori intervistati da Everli confermano, infatti, di aver acquisito nuove e virtuose abitudini per far fronte ai rincari come, ad esempio, a fare acquisti al supermercato in maniera più mirata e consapevole (41%), a valutare con più attenzione il rapporto qualità-prezzo dei prodotti (37%) e a monitorare sconti e offerte più di frequente (31%). Inoltre, questa propensione al risparmio sembra essere entrata anche nelle cucine degli italiani, con il 43% degli intervistati che dichiara di aver imparato a preparare nuove ricette per utilizzare gli avanzi e contenere gli sprechi alimentari. Non solo, forse per via di una nuova accelerazione del tasso di inflazione (+8,3% ad aprile 2023), oltre 9 italiani su 10 (94%) affermano di voler introdurre ulteriori soluzioni per risparmiare nei prossimi tre mesi. Se si è ancora restii ad abbandonare il proprio supermercato abituale e dirigersi verso uno più conveniente (8%), il caro prezzi dirada la fiducia nei confronti dei brand e i consumatori sono ora pronti a scegliere prodotti più economici a prescindere dal loro marchio (64%) o iniziare a rivolgersi a mercati rionali o fattorie con rivendita diretta per alcune tipologie di acquisti (34%).
Potrebbero interessarti
Economia
Prezzi dell’olio di oliva al 5 dicembre: produzione in ritardo e prezzi instabili
In quasi tutto il bacino del Mediterraneo la raccolta delle olive procede con rallentamenti e ritardi. L’olio extravergine di oliva spagnolo scende di nuovo a 4,5 euro/kg mentre salgono le quotazioni di vergine e lampante. Tensione in Portogallo
05 dicembre 2025 | 14:00
Economia
L'agroalimentare italiano alla prova dei dazi USA: ecco cosa accadrà
Sulla base dell'accordo Usa/UE del luglio 2025 il settore agroalimentare, gravato da un dazio addizionale medio ponderato del 12,9%, risulta meno colpito rispetto a quello di altri Paesi, ma relativamente più penalizzato rispetto a comparti industriali sensibili
05 dicembre 2025 | 13:30
Economia
La Tunisia scavalca l'Italia come fornitore d'olio di oliva del mondo
Nel periodo da ottobre 2024 a agosto 2025 l'export complessivo di olio di oliva dalla Tunisia è stato di 226 mila tonnellate, a un'incollatura dalle 238 mila tonnellate della Spagna. Ben distante l'Italia che si è fermata a poco più di 170 mila tonnellate
03 dicembre 2025 | 14:00
Economia
Nel 2025 l’export agroalimentare italiano continua a correre
Negli USA gli acquisti di prodotti italiani sono aumentati del 66% tra il 2019 e il 2024 e oggi l’Italia è il terzo fornitore di prodotti food&agroalimentari, ma sullo sviluppo futuro pesano i dazi. Lo sviluppo di Messico, Polonia Romania e Corea del Sud
02 dicembre 2025 | 15:00
Economia
Il prezzo dell'olio di oliva italiano al 2 dicembre: l'extravergine di qualità oltre gli 8 euro/kg
Nonostante qualche pressione a Bari, con il minimo sceso di 20 centesimi, si evidenzia l'assoluta stabilità di tutte le altre piazze olivicole nazionali. Benissimo in particolare la Sicilia che mantiene quotazioni oltre i 9 euro/kg
02 dicembre 2025 | 14:20
Economia
Ancora giù i prezzi delle clementine: il freddo migliora la qualità degli agrumi
Nel settore ortofrutticolo, l’arrivo del freddo sta portando a un naturale aumento della domanda di prodotti stagionali, i quali, beneficiando delle basse temperature, esprimono al meglio le loro caratteristiche qualitative
29 novembre 2025 | 16:00