Economia

Non si fermano gli investimenti in agricoltura

Non si fermano gli investimenti in agricoltura

Ancora in calo il clima di fiducia delle aziende agroalimentari. La crisi energetica sta spingendo gli operatori a indirizzare gli investimenti in energie rinnovabili

16 novembre 2022 | C. S.

La crisi economica e l'aumento dei costi continuano a pesare sulla fiducia degli imprenditori agricoli anche nel terzo trimestre del 2022. L'indice che misura il sentiment delle imprese del settore elaborato dall'ISMEA scende a -14,7 punti (in una scala che va da -100 a +100), in peggioramento rispetto al trimestre precedente (-2,6 punti), e sotto di 17,8 punti rispetto allo stesso periodo del 2021. L'eccezionalità dell'attuale situazione economica, sottolinea l'ISMEA nel report Agrimercati appena pubblicato, è testimoniata da questo dato che risulta il peggiore dall'inizio della serie storica nel 2011.

Il calo della fiducia, tuttavia, non scoraggia la propensione ad investire delle imprese. La crisi energetica sta infatti spingendo gli operatori a indirizzare gli investimenti in energie rinnovabili. Il 28,7% degli intervistati ha dichiarato di avere in programma un investimento nell'ultimo scorcio del 2022 e nel corso del 2023 (la quota era del 24,9% nel 2021) e tra questi il 42% prevede l'introduzione di impianti di energia rinnovabile, che figurano in cima alla lista tra le destinazioni degli investimenti.

Il clima di fiducia, elaborato per l'industria alimentare, ha assunto nel periodo in esame un valore pari a 1, in linea con quello del trimestre precedente, mentre resta ancora evidente il crollo dell'indicatore rispetto a un anno fa (-17,6 punti).

L'analisi sui fornitori di materie prime e semilavorati di origine agricola ha evidenziato che mediamente la spesa per la materia prima acquistata sul mercato pesa il 67% del valore del prodotto finito di ciascuna impresa. Le imprese intervistate si riforniscono principalmente nei mercati di prossimità, solo il 6% di queste ha dichiarato di attivare catene di fornitura estere, prevalentemente europee, con punte più elevate tra gli operatori dell'industria del pesce, molitoria, mangimistica, della macellazione di carni rosse e della cioccolateria. Interpellati sugli eventuali effetti del conflitto in corso sugli approvvigionamenti di materie prime e di semilavorati, la maggior parte degli operatori ha dichiarato di non aver avuto problemi rilevanti su questo fronte; tuttavia, il 15% di essi è stato costretto a ridurre i volumi degli acquisti, mentre l'8% ha subito delle interruzioni temporanee di fornitura, con punte più elevate nei settori di lavorazione dei cereali.

Potrebbero interessarti

Economia

Il prezzo dell’olio di oliva al 31 ottobre: cala di 50 centesimi l’extravergine italiano, stabile il mercato in Spagna

Nel mercato italiano di riferimento, Bari, il prezzo è in lieve calo mentre continuano i messaggi speculativi a Brindisi, Taranto e Lecce: 8 euro/kg. In Spagna il prezzo oscilla con valori assoluti molto simili alla settimana precedente

31 ottobre 2025 | 13:30

Economia

Comprare l’olio extravergine di oliva 100% italiano al supermercato costa meno che al frantoio, ecco perché

Bottiglie di olio extravergine di oliva 100% italiano si trovano a scaffale da 8,99 a 9,99 euro al litro mentre è difficile trovare olio extravergine di oliva al frantoio a meno di 12 euro al litro, per salire a 18-20 euro alla bottiglia. Dove si fa l’affare? Di chi ci si deve fidare? Scopriamo le differenze

31 ottobre 2025 | 11:00

Economia

Risparmio, benessere e sostenibilità: ecco cosa cercano gli italiani sul cibo

Sulla filiera agroalimentare italiano pesano i cambiamenti climatici, le tensioni geopolitiche, l’aumento dei costi operativi ed energetici e quelli di trasporto. Mentre i driver dei consumatori italiani indicano nuove vie

30 ottobre 2025 | 12:00

Economia

I prezzi alti non frenano i consumi di olio di oliva

Complessivamente, nei principali 11 mercati di destinazione, sono andate 708 mila tonnellate di oli di oliva, il dato più alto dopo quello del 2020/21 con 732 mila tonnellate, quando i prezzi erano la metà di quelli attuali

30 ottobre 2025 | 11:00

Economia

La Mortadella di Bologna IGP è sempre più amata

L’export della Mortadella di Bologna costituisce un vero e proprio traino, registrando un aumento della quota delle vendite che passa dal 22% del I semestre 2024 al 24,3% del I semestre 2025

29 ottobre 2025 | 14:00

Economia

Cachi, fichi d'India e zucca: prezzi stabili

Dalle castagne che costano il 3,8% in meno rispetto alla scorsa settimana, al cavolo cappuccio più convenienti rispetto allo scorso anno del 28,6%. Tra gli ortaggi, la zucca registra ancora prezzi stabili rispetto alla scorsa settimana

28 ottobre 2025 | 09:00