Economia
In calo le importazioni di cereali, semi oleosi e farine proteiche

Le esportazioni in calo in volume e in valore. Brutto colpo per la pasta mentre in controtendenza cereali in granella, farina di grano tenero e mangimi a base di cereali
18 novembre 2021 | C. S.
Le importazioni in Italia nel settore dei cereali, semi oleosi e farine proteiche nei primi otto mesi del 2021, sulla base dei dati provvisori Istat, sono risultate in calo nelle quantità di 1,2 milioni di tonnellate (-8,3%) ed in aumento nei valori di 414,9 milioni di euro (+10,6%), rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Lo evidenzia, in una nota, l'associazione nazionale dei cerealisti, Anacer, precisando che la riduzione è dovuta ai minori acquisti dall'estero di cereali in granella per un totale di 1,4 milioni di tonnellate, pari a -39,2 milioni di euro: tra questi si registra la riduzione del grano duro (-584.500 t, di cui -410.000 t dai Paesi terzi), di mais (-529.000 t, di cui -215.000 t dai Paesi terzi) e di grano tenero (-272.000 t, di cui -74.000 t dai Paesi terzi).
Nel settore dei semi oleosi e proteici si registra l'incremento delle quantità importate rispetto al 2020 dei semi e frutti oleosi (+234.000 t, pari a +294,4 milioni di euro, di cui +267.000 t di semi di soia) e la riduzione di 89.000 t delle farine proteiche, pari a -87,1 milioni di euro. Mentre l'import complessivo di riso registra una sostanziale stabilità (-0,6%).
Le esportazioni dall'Italia nel settore dei cereali nei primi otto mesi del 2021 sono risultate, nell'analisi Anacer su dati Istat, in diminuzione nelle quantità di 329.000 tonnellate (-10%) e nei valori di 132,9 milioni di euro (-4,8%), rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Diminuiscono di 239.000 tonnellate le esportazioni di pasta (-15,5%), per un minor introito di 187,6 milioni di Euro (-11,9%). Le vendite all'estero di riso (considerato nel complesso tra risone, riso lavorato, semilavorato e rotture di riso) risultano in calo di 52.600 t (-10%), quelle dei prodotti trasformati si riducono di 132.000 t (-19%). Tra gli altri prodotti in esame aumentano le esportazioni dei cereali in granella (+72%), della farina di grano tenero (+13%) e dei mangimi a base di cereali (+6%).
I movimenti valutari relativi all'import/export del settore cerealicolo hanno comportato nei primi otto mesi del 2021 un esborso di valuta pari a 4.331,0 milioni di Euro (3.916,1 nel 2020) ed introiti per 2.624,8 milioni di Euro (2.757,7 nel 2020). Pertanto, conclude l'elaborazione Anacer, il saldo valutario netto è pari a -1.706,2 milioni di Euro, contro -1.158,4 milioni di euro nel 2020.
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