Economia

UN VERO BOOM PER VINO E OLIO DI OLIVA ITALIANI NEGLI STATI UNITI, MA IL FALSO DILAGA

Cresce a ritmi sostenuti l’export di molti nostri prodotti agricoli, con buone prospettive anche per i prossimi anni. Il vero problema resta la contraffazione, solo l’8,6% di quanto venduto come italiano negli Usa viene realmente dal nostro Paese

09 dicembre 2006 | Graziano Alderighi

I vini rossi e rosati Vqprd si confermano il prodotto di esportazione più importante: nel 2005 hanno totalizzato 291,8 milioni di euro, il 32% del totale delle vendite del prodotto destinate all'estero. Seguono le vendite di olio di oliva vergine ed extravergine, per un valore di 259,1 milioni di euro, con una crescita del 29,6% e i vini bianchi Vqprd con una quota paese del 35,5%, in crescita, nel 2005, dell'8,4%.

Il “made in Italy” agroalimentare negli Usa, quindi, cresce e lo dimostra anche l'aumento totale delle esportazioni che nel 2005 hanno fatto registrare un aumento dell'8,5%. Rilevante anche il valore dell'export agroalimentare italiano: lo scorso anno ammontava a 2.113 milioni di euro, il 10,3% del totale nazionale. I rapporti commerciali tra Italia e Usa, ma anche il dialogo tra i due Paesi in sede Wto, saranno i motivi guida del viaggio che il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Paolo De Castro, si appresta a fare, dall'11 al 13 dicembre, alla volta di Washington e New York
Il ministro De Castro affronterà principalmente due argomenti cruciali per l'export italiano: la contraffazione dei prodotti made in Italy.

Il giro d'affari complessivo dei prodotti “italiani” è stimabile in 17,7 miliardi di dollari, di cui solo 1,5 miliardi di dollari (pari all' 8,6% del totale) sono attribuibili a categorie alimentari autenticamente italiane e i restanti 16,2 miliardi di dollari (vale a dire il 91,4% del totale) è da ricondurre a prodotti di imitazione locale o di Paesi terzi.

Il vino non è tuttavia il solo prodotto a mantenere alto onore e prestigio della nostra nazione. E’ una vera corsa della crescita di valore per l’olio (+ 70%), pasta (+ 21%) e della frutta preparata o conservata (+ 38,8%).

Margini di crescita per l' export delle produzioni italiane sono ancora possibili considerata anche la crescita dei consumi alimentari negli States. Secondo i dati del Consumer Expenditure Survey, un'indagine campionaria condotta annualmente da U.S. Census Bureau per il Bureau of Labor Statistics, nel 2005 c'é stata una spesa annua media pro-capite per alimenti di 5.931 dollari, valore superiore di oltre due punti percentuali rispetto al dato dell'anno precedente. In particolare continua la crescita, registrata già a partire dal 2002, della spesa per l'aggregato prodotti lattiero caseari (378 dollari).

Potrebbero interessarti

Economia

Generale calo dei prezzi all'ingrosso per gli ortaggi di stagione

Tra la frutta fresca stagionale, le castagne si distinguono per i prezzi più bassi rispetto allo scorso anno. Per quanto riguarda le mele, la produzione è ottima e sta proseguendo senza problemi. Il prodotto di punta di questa settimana è la zucca

01 novembre 2025 | 12:00

Economia

Il prezzo dell’olio di oliva al 31 ottobre: cala di 50 centesimi l’extravergine italiano, stabile il mercato in Spagna

Nel mercato italiano di riferimento, Bari, il prezzo è in lieve calo mentre continuano i messaggi speculativi a Brindisi, Taranto e Lecce: 8 euro/kg. In Spagna il prezzo oscilla con valori assoluti molto simili alla settimana precedente

31 ottobre 2025 | 13:30

Economia

Comprare l’olio extravergine di oliva 100% italiano al supermercato costa meno che al frantoio, ecco perché

Bottiglie di olio extravergine di oliva 100% italiano si trovano a scaffale da 8,99 a 9,99 euro al litro mentre è difficile trovare olio extravergine di oliva al frantoio a meno di 12 euro al litro, per salire a 18-20 euro alla bottiglia. Dove si fa l’affare? Di chi ci si deve fidare? Scopriamo le differenze

31 ottobre 2025 | 11:00

Economia

Risparmio, benessere e sostenibilità: ecco cosa cercano gli italiani sul cibo

Sulla filiera agroalimentare italiano pesano i cambiamenti climatici, le tensioni geopolitiche, l’aumento dei costi operativi ed energetici e quelli di trasporto. Mentre i driver dei consumatori italiani indicano nuove vie

30 ottobre 2025 | 12:00

Economia

I prezzi alti non frenano i consumi di olio di oliva

Complessivamente, nei principali 11 mercati di destinazione, sono andate 708 mila tonnellate di oli di oliva, il dato più alto dopo quello del 2020/21 con 732 mila tonnellate, quando i prezzi erano la metà di quelli attuali

30 ottobre 2025 | 11:00

Economia

La Mortadella di Bologna IGP è sempre più amata

L’export della Mortadella di Bologna costituisce un vero e proprio traino, registrando un aumento della quota delle vendite che passa dal 22% del I semestre 2024 al 24,3% del I semestre 2025

29 ottobre 2025 | 14:00