Economia

LE PAURE DELL’AGRICOLTURA PER LA FINANZIARIA 2007. E’ D’OBBLIGO NON TORNARE INDIETRO

Il Dpef presentato a luglio era pieno di promesse che si spera verranno mantenute. Molti gli interventi ipotizzati, tra i quali la risoluzione del pregresso contributivo agricolo. Ecco le prime indiscrezioni

23 settembre 2006 | Graziano Alderighi

E’ prevista per il 29 settembre la presentazione della legge finanziaria 2007.
In attesa delle decisioni e comunicazioni al prossimo Tavolo agroalimentare, circolano le prime indiscrezioni riguardanti gli interventi sul settore agricolo.
A quanto pare il comparto primario sarà chiamato a contribuire al risanamento dei conti pubblici con circa 400 milioni euro, sotto forma di aggiornamento del catasto per tassare i terreni, attraverso l'uso del dati fotografici in possesso dell'Agea, ed una stretta sui redditi dominicali delle società che non sono titolari di coltivazioni agricole.
Sono invece per ora confermate le indicazioni contenute nel Dpef circa la stabilizzazione dell'Irap agricola (1,9 per cento) e delle altre agevolazioni fiscali applicate al settore agricolo (proprietà contadina, gasolio per le serre, manutenzione boschiva etc.) ed a quello della pesca.
Il Ministero delle Politiche agricole, agroalimentari e forestali sta inoltre lavorando ad una soluzione del pregresso contributivo agricolo,che prevede il riacquisto, da parte di alcuni istituti bancari dei crediti Inps già cartolarizzati, operazione che dovrebbe avvenire entro il 15 ottobre, data in cui scade la proroga per il pagamento.
Oltre che delle misure già citate, si parla di una rinuncia alla riproposizione del condono previdenziale; dell'attivazione delle norme antielusione vigenti; della riduzione del cuneo fiscale per i datori di lavoro che incrementano le giornate lavorative; della conferma dello stanziamento di 200 milioni per il fondo di solidarietà nazionale nel 2007; dell'utilizzo del fondo per le aree sottoutilizzate con priorità per filiere gestite o controllate da imprenditori agricoli e dello stanziamento di 65 milioni per il settore bieticolo saccarifero per il biennio 2007/2008.

“Una marcia indietro sul taglio del cuneo fiscale- ha detto Vecchioni, Presidente di Confagricoltura - significherebbe smentire un'altra delle affermazioni del Dpef, e cioè quel ruolo da protagonisti per le imprese, vero motore dell’economia. E’ inoltre necessario confermare l’aliquota Irap all’attuale 1,9%, senza ulteriori inasprimenti su altri versanti, anche in considerazione dell’aggravio subito sul fronte delle imposte sui trasferimenti dei terreni agricoli, che hanno visto un consistente incremento con la manovra dello scorso luglio, in assenza di ogni forma di concertazione. Le criticità, per il settore agricolo, non si esauriscono qui. In assenza di una verificata coerenza nelle imminenti scelte del Governo – ha concluso Vecchioni - non vorremmo dover intraprendere la strada, a noi non congeniale, della protesta visibile.”

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