Economia
Il Natale è il momento d'oro per lo spumante italiano
Per fine anno sono previste in crescita le vendite di tutte le principali denominazioni a, sia quelle a metodo classico che quelle a metodo italiano o provenienti da areali "minori"
12 dicembre 2019 | C. S.
Lo spumante italiano resta il protagonista indiscusso delle festività. A Natale verranno stappate oltre 78 milioni di bottiglie, il 6% in più rispetto allo scorso anno. E ogni italiano consumerà quasi 3 bottiglie di bollicine (2,7 per la precisione), considerando solo i consumatori abituali di vino che in Italia sono circa 29 milioni di individui. Queste le previsioni UIV-ISMEA sui consumi durante le festività.
Degli oltre 78 milioni di bottiglie (6% in più rispetto allo scorso anno), che saranno bevute in Italia, 74,7 milioni sono di produzione italiana (+8%) e il resto importate dall'estero (-25%). All'estero, invece, le bollicine italiane supereranno i 190 milioni di bottiglie stappate con un aumento del 6% rispetto al Natale 2018. "I nostri vini spumanti avranno un posto d'onore sulle tavole degli italiani durante le prossime festività natalizie. I dati sui consumi interni (+ 5,9% rispetto al 2018) ci dimostrano che i nostri prodotti hanno sempre più appeal. Gli italiani danno fiducia e valore al vino spumante del nostro Paese", commenta Paolo Castelletti, segretario generale di Unione Italiana Vini.
Secondo le previsioni, per fine anno sono previste in crescita le vendite di tutte le principali denominazioni a, sia quelle a metodo classico, come Trento, Oltrepò Pavese e Franciacorta (+8% cumulato), che quelle a metodo italiano, come Asti e Prosecco (+7%) o provenienti da areali "minori", che in questi ultimi anni hanno visto un aumento significativo delle produzioni di bollicine, dall'Abruzzo alla Sicilia, passando per Toscana e Centro Italia. Quanto al versante export, stando agli andamenti cumulati da inizio anno, il dato di chiusura 2019 indica ancora una crescita (+6%), con gli Stati Uniti a fare da traino per tutta la spumantistica nazionale. Qualche segnale di rallentamento in UK, limitato agli spumanti non Prosecco, mentre l'export verso il mercato tedesco dovrebbe chiudere l'anno in leggera contrazione. Buone notizie dal mercato russo e soprattutto da quello francese, divenuto quarta piazza a valore, con fortissima crescita delle bollicine targate Prosecco.
Potrebbero interessarti
Economia
Aumenta l'export di olio di oliva in volume, diminuisce a valore

Italia, Spagna, Tunisia e Turchia hanno rappresentato quasi il 95 % del volume totale importato dagli Stati Uniti. Per l'olio extravergine di oliva, il valore medio a giugno è stato di 5,69 euro/kg, pari al 72% delle esportazioni totali di olio d'oliva verso gli Stati Uniti
15 settembre 2025 | 11:00
Economia
I mercati italiani ricchi di frutta e verdura di buona qualità

Tra la frutta consigliata non mancano i fichi d’India, nel pieno della loro stagione. Abbonda nei mercati l’uva da tavola, incluse varietà come la Vittoria e l’Italia. Non mancano le lattughe, buone e convenienti grazie ad un equilibrio tra domanda e offerta
13 settembre 2025 | 14:00
Economia
Nel 2024 export di olio di oliva a 3,09 miliardi di euro

Nei primi quattro mesi dell’anno le esportazioni sono aumentate del 23%. Nel 2024 l’export ha superato le 344 mila tonnellate vendute
13 settembre 2025 | 09:00
Economia
Il prezzo dell’olio di oliva al 12 settembre: invariato in Italia, volano le quotazioni dell’extravergine in Spagna

L’olio extravergine di oliva italiano rimane ai livelli massimi mentre si porta a 4,2 euro/kg la quotazione dell’olio extravergine in Spagna. Differenziale ai minimi tra olio vergine e lampante. Si scalda il mercato delle olive
12 settembre 2025 | 13:30
Economia
Record nella produziuone mondiale di cereali nel 2025

La FAO ha leggermente aggiustato al ribasso la stima relativa alla produzione mondiale di grano, che comunque rimane superiore di circa lo 0,8 percento, rispetto all’anno scorso. Record per il mais
09 settembre 2025 | 14:00
Economia
Prezzi delle derrate alimentari invariati ad agosto

Gli incrementi dei prezzi di carne, zucchero e oli vegetali sono stati controbilanciati da una flessione delle quotazioni di cereali e prodotti lattiero-caseari. I prezzi rimangono superiori del 6,9 percento rispetto a un anno fa.
08 settembre 2025 | 15:00