Economia
L'olio d'oliva conquista il Brasile ma l'Italia non c'è, o quasi
In meno di dieci anni è l'extra vergine a conquistare i consumatori brasiliani. In quattro anni le importazioni sono quasi raddoppiate. Olio di oliva e di sansa di oliva, invece, sono stabili
19 dicembre 2013 | R. T.
Raggiunta la cifra record di 74.873 tonnellate di oli d'oliva importati dal Brasile nel 2012/13 secondo i dati Coi. E' una crescita del 5% rispetto alla campagna olearia precedente. 
E' l'Europa a farla da padrone nel mercato brasiliano, rappresentando l'88% delle importazioni. 
A guidare la classifica il Portogallo (57%), seguito da Spagna (25%), Italia (6%) e Grecia (1%).
Tra i paesi extra Ue al Brasile piacciono gli oli argentini (9%), Cile (2%) e altri paesi (1%).

Il Portogallo non solo domina in maniera incontrastata il mercato ma ha aumentato anche la sua quota di mercato nell'ultimo quinquennio, passando dal 52 al 57%. Il Brasile, insomma, non può fare a meno dell'olio portoghese ma anche il settore olivicolo-oleario portoghese non può fare a meno del Brasile. Il 75% dell'export portoghese ha proprio come destinazione il Brasile.

Ma è la crescita nel consumo di oli d'oliva in Brasile a impressionare, considerando che, nel 2008/09 era di poco più di 30.000 tonnellate. Una crescita del 70% in pochi anni, anzi più precisamente dal 2006/07, quando la crescita è stata più pronunciata.

Ma quali oli di oliva piacciono di più ai brasiliani? Il mercato è stato aperto dagli oli di oliva e dagli oli di sansa di oliva ma è sorprendente come, in pochissimi anni, l'extra vergine ha acquisito la supremazia assoluta. 
Nel 2002/03 l'extra vergine rappresentava il 39% degli oli d'oliva nel paese. Oggi è il 73%, contro il 25% di olio d'oliva e il 2% di sansa d'oliva. Di questo passo in pochi anni il Brasile avrà le stesse percentuale di consumo dell'Italia tra gli oli di oliva. Allora si potrà anche cominciare a differenxziare con successo all'interno del mercato dell'extra vergine. 
Se l'Italia vuole giocare la partita della qualità occorre quindi cominciare a preparare ora il terreno di gioco, facendo una corretta cultura olearia. La sensibilità c'è, le disponibilità economiche stanno crescendo. E' terreno vergine. L'occasione può perderla solo il nostro Paese.
Potrebbero interessarti
Economia
La progressione dell’export di olio di oliva: quasi 80 mila tonnellate di extravergine dall’Italia negli USA
              Ad agosto si è bloccata la crescita delle esportazioni europee di olio di oliva che hanno però raggiunto le 680 mila tonnellate complessive. Dopo i bassi volumi a ottobre, novembre e dicembre 2024, i record a marzo, maggio e luglio 2025
03 novembre 2025 | 16:00
Economia
Generale calo dei prezzi all'ingrosso per gli ortaggi di stagione
              Tra la frutta fresca stagionale, le castagne si distinguono per i prezzi più bassi rispetto allo scorso anno. Per quanto riguarda le mele, la produzione è ottima e sta proseguendo senza problemi. Il prodotto di punta di questa settimana è la zucca
01 novembre 2025 | 12:00
Economia
Il prezzo dell’olio di oliva al 31 ottobre: cala di 50 centesimi l’extravergine italiano, stabile il mercato in Spagna
              Nel mercato italiano di riferimento, Bari, il prezzo è in lieve calo mentre continuano i messaggi speculativi a Brindisi, Taranto e Lecce: 8 euro/kg. In Spagna il prezzo oscilla con valori assoluti molto simili alla settimana precedente
31 ottobre 2025 | 13:30
Economia
Comprare l’olio extravergine di oliva 100% italiano al supermercato costa meno che al frantoio, ecco perché
              Bottiglie di olio extravergine di oliva 100% italiano si trovano a scaffale da 8,99 a 9,99 euro al litro mentre è difficile trovare olio extravergine di oliva al frantoio a meno di 12 euro al litro, per salire a 18-20 euro alla bottiglia. Dove si fa l’affare? Di chi ci si deve fidare? Scopriamo le differenze
31 ottobre 2025 | 11:00
Economia
Risparmio, benessere e sostenibilità: ecco cosa cercano gli italiani sul cibo
              Sulla filiera agroalimentare italiano pesano i cambiamenti climatici, le tensioni geopolitiche, l’aumento dei costi operativi ed energetici e quelli di trasporto. Mentre i driver dei consumatori italiani indicano nuove vie
30 ottobre 2025 | 12:00
Economia
I prezzi alti non frenano i consumi di olio di oliva
              Complessivamente, nei principali 11 mercati di destinazione, sono andate 708 mila tonnellate di oli di oliva, il dato più alto dopo quello del 2020/21 con 732 mila tonnellate, quando i prezzi erano la metà di quelli attuali
30 ottobre 2025 | 11:00