Economia

Battuta d'arresto per il vino italiano negli Stati Uniti

Battuta d'arresto per il vino italiano negli Stati Uniti

Mentre il nettare di Bacco nostrano segna il passo nel primo bimestre 2012 oltreoceano, si saluta con entusiasmo l'exploit della Cina che ormai è a un passo dal podio per importazioni vitivinicole. Ma a beneficiarne è soprattutto la Francia

28 aprile 2012 | R. T.

Dopo il successo con cui si era chiuso il 2011, che aveva visto incrementi del 13% in quantità e del 16% in valore, nei primi due mesi dell'anno in corso si è avuta infatti una consistente diminuzione del 6% in quantità e del 10% in valore del vino italiano negli Usa.

Di conseguenza l'Italia è stata superata, per quantità di vino esportato, dall'Australia e dal Cile pur avendo mantenuto il primo posto, fra i paesi esportatori, in valore.

La contrazione delle esportazioni italiane è in contrasto con l'incremento del 31,4% in quantità e del 9,4% in valore delle importazioni vinicole statunitensi.

Nel mentre fa riflettere il buco nell'acqua del primo bimestre 2012 per i nostri vini oltreoceano si segnala l'ascesa prorompente della Cina.

Solo cinque anni fa era al 20mo posto tra i paesi importatori di vino. Oggi è nella lista dei primi cinque "big spender". La Cina, emerge da un'analisi Ismea basata sui dati Gti, ha speso per le importazioni di vino, nel 2011, oltre un miliardo di euro, piazzandosi dietro Usa, Regno Unito, Germania e Canada. Una domanda, quella di Pechino, che cresce a ritmi esponenziali, come si evince dall'incremento del 72% in valore nel 2011, e che in solo anno ha fatto guadagnare alla Cina ben quattro posizioni nella classifica mondiale dei paesi importatori, portandola davanti a Giappone, Belgio, Svizzera e Paesi Bassi.

A beneficiare delle pressioni all'acquisto cinesi è stata soprattutto la Francia, che ha raggiunto lo scorso anno una quota di mercato in valore superiore al 50% dell'import vinicolo del Dragone, grazie a un export quasi raddoppiato, in termini monetari, rispetto al 2010. Dietro al paese d'Oltralpe si posizionano Australia e Cile, con quote del 15% e del 7,2%. Seguono Spagna e Italia rispettivamente al 6,9% e al 6,5%, i cui fatturati sono quasi raddoppiati, l'anno scorso.

A questi ritmi di crescita la Cina, che ha espresso finora solo parte del suo potenziale interno, potrebbe in breve avvicinarsi ai due principali importatori di vino, rappresentati da Usa e Regno Unito. Paesi che nel 2011 hanno acquistato dall'estero prodotti vinicoli per quasi 3 miliardi e mezzo di euro ciascuno, su un valore globale delle importazioni di vini di 22,7 miliardi di euro (+10,9% rispetto al 2010).

Potrebbero interessarti

Economia

Olio extravergine di oliva spagnolo a 4 euro/kg al 25 agosto

Trend ancora più positivo per l’olio lampante a 3,3 euro/kg. Volumi scambiati molto elevati per il periodo, con l’industria olearia spagnola che tenta l’accaparramento in vista della prossima campagna olearia. Olio extravergine di oliva di buona qualità anche oltre i 4,5 euro/kg

25 agosto 2025 | 16:00

Economia

Prezzi dei prodotti alimentari in lieve aumento a luglio

L’incremento degli indici dei prezzi di carni e oli vegetali supera la flessione dei prezzi di cereali, prodotti lattiero-caseari e zucchero

18 agosto 2025 | 15:00

Economia

Le denominazioni di origine agroalimentare in cerca di mercati

Il sistema agroalimentare italiano, che ha toccato la cifra record di 70 miliardi di euro di export, non è in crisi, ma va protetto e rafforzato. 300 milioni di euro sul Fondo di sovranità alimentare e altri strumenti finanziari per valorizzare l'agroalimentare e sostenere le filiere in difficoltà

09 agosto 2025 | 12:00

Economia

Il prezzo dell’olio di oliva all’8 agosto: fuochi d’artificio di Ferragosto

Mentre il mercato italiano, come da tradizione, rimane invariato ad agosto, in Spagna si sta assistendo a fuochi d’artificio al rialzo per tutte le categorie commerciali, dal lampante all’extravergine d’oliva

09 agosto 2025 | 09:00

Economia

Il fatturato del settore dell'olio di oliva italiano a 5,8 miliardi di euro

Il settore resiste grazie alla struttura diffusa e capillare: 620 mila aziende e oltre 4.240 frantoi attivi. L'Italia si conferma secondo esportatore mondiale, con una quota del 20%, e vanta 42 DOP e 8 IGP in costante espansione

06 agosto 2025 | 16:00

Economia

Olio di oliva: solo la Spagna avrà giacenze a settembre

L'Unione europea stima stock finali di 271 mila tonnellate per la Spagna e 80 mila tonnellate di olio di oliva per l'Italia, tra extravergine nazionale e comunitario. Praticamente a zero le scorte negli altri Paesi e con l'incertezza per la prossima campagna olearia

04 agosto 2025 | 11:00