Economia
Meno vigne nel mondo ma la produzione rimane stabile
L'Europa perde superfici e i nuovi paesi rallentano lo sviluppo. Globalmente, la produzione rimane stabile, ma con sviluppi interni contrastati
26 novembre 2011 | R. T.
La superficie mondiale del vigneto conosce un calo che potrebbe raggiungere i 60 mila ettari. Da un punto di vista delle zone, la più colpita da questo fenomeno risulta l’UE, in quanto la riduzione del suo vigneto potrebbe essere compresa tra 50 e i 55 mila ettari (-1,4%). Inoltre, nell'emisfero Sud e negli Stati Uniti il tasso di crescita delle superfici ha subìto un rallentamento, rispetto a quanto è stato osservato dall'anno 2000.
Dal punto di vista della produzione, nel 2011 il dato complessivo per i vini (esclusi succhi e mosti) è compreso tra 264,3 e 275,2 milioni di hl (midrange delle stime pari a 269,8 Mhl). I cali più significativi si registrano in Grecia, Italia e Portogallo.

Globalmente, la produzione rimane stabile, ma con sviluppi interni contrastati. Ad esempio, gli Stati Uniti hanno visto la loro produzione calare nettamente di 18,74 milioni di ettolitri (-10,3%/2010). Il Cile raggiungerebbe, invece, un livello record con 10,6 milioni di ettolitri (+15,5%/2010) e la Nuova Zelanda una nuova produzione record con 2,3 milioni di ettolitri (+23,2%/2010).
Per quanto riguarda il consumo mondiale di vino, è possibile immaginare due scenari:
- un'ipotesi di rialzo (si nota un'evoluzione tendenziale lineare al rialzo - moderato - del consumo mondiale in volume)
- un'ipotesi di ribasso (segnata da una recrudescenza della crisi economica, il livello del consumo nel 2011 avrà una tendenza al ribasso rispetto al livello provvisorio del 2010).
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