Economia

L'export agricolo tira, l'import ancor di più

La nostra bilancia commerciale agroalimentare è in sofferenza. Colpa di E. coli per le derrate fresche ma stentano anche i trasformati

16 luglio 2011 | R. T.

“Per i prodotti agricoli anche a maggio c’è stato un allarmante minor dinamismo delle esportazioni rispetto alle importazioni. Una situazione che potrebbe aggravarsi, in particolare per l’ortofrutta in conseguenza dell’allarme E.Coli”. Lo sottolinea Confagricoltura in relazione ai dati Istat che evidenziano a maggio, su base annua, un aumento dell’export dei prodotti agricoli del 6,5% a cui fa però riscontro un import cresciuto con un tasso di oltre quattro volte superiore (+27,1%). Un divario, tra esportazioni ed importazioni che si è acuito negli ultimi due mesi. A maggio rispetto ad aprile le esportazioni agricole sono addirittura calate del 26% circa.

Va meglio per gli alimentari trasformati le cui esportazioni, a maggio 2011 su maggio 2010, sono cresciute del 17,8%, comunque con l’import che “marcia” di più (+20,1%). Nei cinque mesi – osserva sempre Confagricoltura - è sempre evidente lo squilibrio import/export di tutte le componenti della bilancia agroalimentare.

“Questa situazione – commenta il Presidente di Confagricoltura Mario Guidi – mette in rilievo quanto sia necessario e strategico premere l’acceleratore sulle attività di promozione del nostro prodotto agricolo sui mercati esteri. Nella manovra per la stabilizzazione finanziaria la “cabina di regia” che indicherà le linee guida e di indirizzo di tale attività a seguito della soppressione dell’Ice, non prevede la presenza del mondo agricolo. Un errore cui crediamo vada posto subito rimedio; come indicano anche i dati diffusi oggi”.

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