Economia
L'Ue insiste: no all'ammasso privato per l'olio d'oliva
Le proteste continuano ma l'atteggiamento della commisione sembra irremovibile. Pressing di Spagna, Portogallo, Italia, Grecia e Polonia
16 aprile 2011 | R. T.
Nonostante i nuovi dati presentati dalla Spagna, col sostegno dei principali Paesi produttori tra cui l'Italia, la Commissione europea ritiene che non vi siano le condizioni per attivare l'ammasso privato dell'olio d'oliva.
Questo l'esito della riunione del Comitato di gestione dell'Ocm unica, che si era impegnato a prendere in esame la richiesta di attivazione della misura di sostegno straordinaria presentata da Madrid, con il supporto di Portogallo, Italia, Grecia e Polonia.
Secondo i dati della Dg Agri il livello dei prezzi è abbastanza basso da giustificare l'intervento solo in Grecia, mentre la situazione in Italia è in miglioramento e in Spagna, dove sono state frequenti nelle settimane scorse le manifestazioni dei produttori, si va verso una stabilizzazione del mercato.
Dati che non convincono il Copa-Cogeca. Secondo il segretario generale dell'organizzazione europea degli agricoltori Pekka Pesonen, nel settore "I prezzi sono estremamente bassi, mentre i costi dei fattori di produzione stanno aumentando drasticamente. Il mercato sta attraversando una grave crisi e l'attivazione dell'aiuto all'ammasso privato è pienamente giustificata".
Se, come sostiene l'Esecutivo, il livello dei prezzi non è sufficientemente basso per adottare tale misura, forse è perché tali livelli, scrive il Copa-Cogeca in una nota, sono stati "fissati un decennio fa e non sono più rappresentativi della realtà del mercato". Un'ipotesi, quella della revisione dei parametri di "innesco" del Psa (Private storage aid, aiuto all'ammasso privato), riecheggiata anche nell'aula della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo, che due settimane fa ha convocato la Dg Agri proprio per esaminare la situazione del mercato dell'olio d'oliva. Incalzati dai deputati, soprattutto spagnoli e italiani, i tecnici di Palazzo Berlaymont hanno ripetuto il mantra: "Allo stato attuale è impossibile attivare l'intervento".
"Se la situazione è così grave da spingere i produttori in piazza – ha detto nell'occasione il presidente della Commissione Pe, Paolo De Castro – ma l'Esecutivo dice che non ci sono le condizioni per intervenire, allora lo stesso Esecutivo dovrebbe prendere in considerazione l'opportunità di modificare i parametri che innescano la misura".
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