Ambiente

In Trentino il legno colpito dal bostrico diventa design ecosostenibile

In Trentino il legno colpito dal bostrico diventa design ecosostenibile

Gli elementi di arredo ecosostenibili sono stati realizzati utilizzando il legname recuperato dalle piante attaccate dal bostrico in seguito alla disastrosa tempesta Vaia del 2018

01 giugno 2024 | C. S.

Un laboratorio scolastico che trasforma il legname recuperato dalle piante attaccate dal coleottero bostrico in prodotti di design e arredamento ecosostenibile: è “IncasTree. Il design per il legno: dalla scuola alle aziende”, ideato dall’Architetto e designer Giorgio Caporaso - art director PEFC Italia - per l’Istituto Scolastico ENAIP di Tesero (TN), prima scuola certificata PEFC in Italia e nel mondo. Il progetto, presentato in occasione della conferenza stampa svoltasi il 30 maggio presso il MUSE - Museo delle Scienze di Trento, è stato realizzato con la collaborazione di PEFC Italia, ente promotore della certificazione della buona gestione del patrimonio forestale, dell’Associazione Artigiani Confartigianato Trentino e di alcune aziende locali del settore legno-arredo: Fiemme Tremila-Defrancesco Arredamenti, Corazzolla, Matika Wood, Zadra Interni, Giemme Arredamenti.

Gli studenti di Tesero, guidati dall’Arch. Caporaso e insieme alle aziende partner hanno realizzato 5 prototipi di design circolare e arredamento ecosostenibile - le librerie “Putrella” e  “Mattoni New” (versione rivisitata del sistema Mattoni di Caporaso), “Bosco” una rivisitazione della sedia Forest Chair, la panchina modulare “Foglie” e il paravento Small Bricks -, progettati da Caporaso nati con l’intento di veicolare un forte messaggio di valorizzazione del territorio e delle sue foreste certificate PEFC per la loro gestione sostenibile, prevedendo anche il riutilizzo del legname recuperato dall’attacco del coleottero bostrico, che ha arrecato alle foreste dolomitiche ulteriori danni dopo quelli già registrati per via della tempesta Vaia del 2018. Una rete sinergica tra scuola e mondo del lavoro che ha saputo sintonizzarsi sia con le esigenze del mercato che con quelle del territorio, valorizzando anche la Filiera Solidale PEFC che promuove l’acquisto a prezzo “equo” del legname recuperato dagli schianti, disincentivando l’utilizzo di legname d’importazione e sostenendo la rinascita delle foreste danneggiate.

L’iniziativa si inserisce nell’ambito della campagna di sensibilizzazione Forests Are Home che, ideata da PEFC International, promuove un approvvigionamento sostenibile nel settore arredo coinvolgendo tutti gli attori della filiera - creazione, progettazione e costruzione di mobili - alla ricerca di un nuovo modo di produrre in maniera sostenibile.

Dalla libreria al paravento: gli oggetti di “circular design” creati dagli studenti dell’ENAIP di Tesero

Per “IncasTree” Giorgio Caporaso, tra i precursori del circular design, ha posto la sostenibilità alla base del processo creativo e produttivo, valorizzando nel design dei prodotti aspetti come la modularità, la componibilità, la multifunzionalità, la riparabilità, la trasformabilità, la durevolezza, la disassemblabilità e la riciclabilità a fine vita.

I 5 oggetti d’arredo, la cui materia prima è appunto il legno - incluso quello bostricato - proveniente da foreste certificate PEFC, sono così stati ideati a partire dal “Manifesto del design circolare” di Caporaso: su base modulare e componibile per consentirne trasportabilità e riparabilità in caso di usura ma anche per essere riadattati per allungarne il loro ciclo di vita, nel pieno rispetto del paradigma della circolarità, e poter infine essere facilmente disassemblati per un corretto smaltimento differenziato a fine ciclo.

Sono così stati creati i 5 prototipi dei complementi di arredo dei progetti dell’arch. Caporaso: ogni elemento di ecodesign è accompagnato da un’etichetta con lo storytelling del prodotto e della foresta da cui proviene il materiale con cui è stato realizzato.

• La libreria Putrella, il cui legno proviene dalle foreste di abete rosso della catena del Lagorai, ha permesso agli studenti, supportati dalle aziende Fiemme Tremila-Defrancesco Arredamenti, di mescolare innovazione e tradizione: le mensole sono realizzate con le tavole triplostrato® di Fiemme Tremila e il trattamento applicato al prodotto è fatto con il sistema Fiemme Tremila Bioplus, una miscela di oltre 50 sostanze naturali e vegetali che ridonano alla materia prima la linfa vitale, proteggendola e permettendole di emanare sostanze benefiche nell’aria.

• La libreria New Mattoni, realizzata con il legno proveniente dal legno di abete rosso azzurrato dei boschi di proprietà della Magnifica Comunità di Fiemme, è una versione rivisitata e riprogettata dall’architetto Caporaso del suo sistema di moduli sovrapponibili Mattoni, che gli studenti hanno riprodotto con il supporto dei falegnami di Giemme Arredamenti.

• La seduta Bosco, rivisitazione da parte dell’arch. Caporaso della sua poltrona Foresta facente parte del salotto forestale ideato per la campagna del PEFC “Forests are home”, è stata realizzata dagli studenti e da Matika Wood con legno proveniente dalla Foresta di Paneveggio, i cui abeti rossi vengono utilizzati per la costruzione di strumenti musicali: non a caso, la sedia ricorda proprio gli spartiti musicali. Inoltre, è pensata per farsi avvolgere dalla sostenibilità a tutto tondo: Lensing AG ha fornito il tessuto TENCEL™ lyocell che contiene la fibra cellulosica a base legno proveniente da foreste certificate. Il tessuto è stato prodotto da “Cotoni di Sondrio” con la mista 52% TENCEL™ Lyocell e 48% lino – entrambe fibre biodegradabili.

• La panchina modulare Foglie è stata realizzata con legno proveniente dal Passo Lavazè: cresciuto per anni e abbattuto dalla tempesta Vaia, l’albero rivive in questo oggetto portando un pezzo di bosco nelle case. L’azienda Zadra ha riprodotto il pensiero e il progetto dell’Architetto Caporaso insegnando agli studenti come far rivivere un albero sotto nuova forma.

• Realizzato dagli studenti insieme all’azienda Corazzolla con legno di un albero della Val di Cembra, il paravento Small Bricks è un oggetto pensato  e progettato dall’arch. Caporaso per essere molteplice e versatile: da quinta cieca a paravento vedo non vedo, a parete espositiva grazie a pannelli mobili personalizzabili. Con le sue componenti, il paravento può muoversi sinuosamente proprio come le fronde di un albero al vento.
 

L’obiettivo del progetto IncasTree è sperimentare le tecnologie digitali coniugandole con i saperi artigianali autoctoni, in una logica produttiva che avvicina le aziende locali al consumatore finale grazie a creazioni customizzate e dettagli che rappresentano un vero e proprio storytelling del territorio e delle sue foreste.

Oltre a incentivare l’aspetto circolare, il progetto intende infatti stimolare un turismo consapevole e rigenerativo: visitando le foreste di provenienza si può prendere confidenza con le buone pratiche legate alla certificazione, che ne garantisce la gestione sostenibile e legale contrastando attività illecite e dando valore all’economia locale. IncasTree adotta un vero e proprio modello di circular economy network tra i diversi attori della filiera, con la mission di abituare i consumatori a cercare l’etichetta di legno proveniente da foreste certificate, come ad esempio PEFC.

“Con IncasTree abbiamo dato il via ad un progetto pilota in cui la scuola diventa il veicolo che consente di coinvolgere la filiera, creando una sperimentazione per una rete del design che combina l’idea, il suo sviluppo, la prototipazione, la scelta e studio della materia prima e la realizzazione in rete”, spiega l’Architetto Giorgio Caporaso, ideatore di IncasTree e art director di PEFC Italia. “L’intento è proporre sempre più delle linee di arredo e di complementi contemporanei nel rispetto dei criteri di sostenibilità ambientale che arrivino a coinvolgere anche l’utilizzatore finale. I prodotti ecologici andrebbero del resto sempre raccontati per incoraggiare pratiche di economia circolare e promuovere l’utilizzo di materiali sostenibili come il legno certificato PEFC. Il legno è un materiale sostenibile e riciclabile, che consente lavorazioni rispettose dell’ambiente e, una volta dismesso, ritorna integralmente nel ciclo della natura”.

“La scuola deve essere il luogo dove crescere giovani menti pronte ad affrontare le sfide di domani. Per creare artigiani capaci di reagire e trovare soluzioni sempre nuove non c’è miglior palestra della realtà e la trasmissione di saperi e maestranze da parte di aziende di eccellenza. Legno e territorio sono un binomio indissolubile: la scuola deve essere un luogo dove l’esperienza viene trasmessa ai giovani, dove i prodotti riflettono il territorio portando in sé il valore della filiera e dei luoghi”, spiega Dino Moser, Direttore del Centro di Formazione Professionale Enaip di Tesero. “In questo progetto gli studenti hanno cercato materiali capaci di parlare, legni che sapessero raccontare la storia del bosco dal quale sono arrivati e delle sapienti mani che possono valorizzarli. Sono la conoscenza e la collaborazione strumenti utili per educare al cambiamento”.

“L'impegno costante nel favorire l'implementazione di un sistema sempre più integrato tra mondo della scuola e mondo dell'impresa - ha dichiarato Andrea De Zordo, presidente dell'Associazione Artigiani Confartigianato Trentino - rappresenta una delle priorità del mio mandato. E questo progetto mi rende particolarmente orgoglioso non solo perché ha dimostrato che una collaborazione davvero efficace, efficiente e dinamica tra scuola e impresa è possibile, raggiungendo anche, come in questo caso, livelli di vera eccellenza,  ma anche perché ci ricorda ancora una volta quanto questo asset rappresenti la formula vincente per dominare le sfide, come la carenza di forza lavoro qualificata o l'opportunità di valorizzare la figura dell'artigiano, che siamo chiamati ad affrontare".

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