Ambiente

CON L'ARRIVO DEL FREDDO, LA QUALITA' DELL'ARIA SEMPRE IN PEGGIORAMENTO NELLE CITTA'

Alla luce di una recente indagine dell'Organizzazione mondiale della Sanità, si delinea un quadro molto preoccupante. I fattori di rischio per la salute incombono. Le polveri sottili sono una minaccia seria. Ogni anno muoiono quasi nove mila persone, per cancro ai polmoni, infarto e ictus

04 novembre 2006 | Ada Fichera

Con l’arrivo dell’autunno e in seguito con l’inizio dell’inverno, si presentano numerosi ed anche “usuali” fattori di rischio per la nostra salute.
Tuttavia, il maggiore fattore d’allarme non è costituito dalle influenze e dai cosiddetti “malanni di stagione”, ma dall’inquinamento.

“Soffocati dalle micro-polveri” recita un articolo pubblicato, lo scorso 24 ottobre, su “Panorama”. In previsione, infatti, non sarà tanto la morsa del freddo a stringere l’Italia nei prossimi mesi, ma quella dell’inquinamento.

“Impatto sanitario del Pm10 e dell’ozono in 13 città italiane” è una ricerca prodotta dall’Organizzazione mondiale per la sanità (Oms) ed è proprio attraverso questa che si sono presi in esame a riguardo 13 comuni con più di 200 mila abitanti: Torino, Genova, Milano, Trieste, Padova, Venezia-Mestre, Verona, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Catania e Palermo.

Risultato: i danni alla salute sono ingenti e, in Italia, ogni anno muoiono quasi 9 mila persone a causa dell’inquinamento; nello specifico “per colpa” di ozono e polveri sottili.
Le patologie conseguenti all’inquinamento più diffuse sono: infarto, cancro ai polmoni e ictus le cause maggiori, alle quali si aggiungono bronchiti croniche, asma e altre patologie respiratorie.

Fra le città più inquinate troviamo Verona e Torino, seguite da Milano, Napoli, Palermo, Genova, Bologna e infine Trieste.
La meno inquinata sembra invece Bolzano insieme a Catania, che, comunque, non ha una situazione realmente rosea come si possa pensare, visto che spesso, durante l’anno, ha superato i limiti di ozono di 1,1 microgrammi per metro cubo.

Con il sopraggiungere delle temperature più basse, la situazione sarà infatti peggiorata dai riscaldamenti. In questo contesto, a pagarne le peggiori conseguenze sembrano essere Firenze e Milano.

Legambiente afferma: "l’inquinamento atmosferico da un anno all’altro non è praticamente cambiato, rimanendo perciò a livelli d’allarme; la congestione è sempre la stessa mentre il trasporto pubblico locale perde passeggeri, la produzione di rifiuti è aumentata e non è affatto compensata da quel timido segno “+” davanti al trend della raccolta differenziata (+1,7% tra 2006 e 2005)".

I dati di “Ecosistema Urbano 2007” relativi alla qualità dell’aria indicano che i valori di biossido di azoto sono oggi superiori ai limiti di legge in 43 comuni rispetto ai 38 dello scorso anno, mentre le polveri sottili il livello d’allarme sanitario è stato superato solo in 24 città (solo due in meno rispetto all’esame del precedente Ecosistema Urbano).
Un problema,insomma, sempre in preoccupante peggioramento…

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