Mondo Enoico

UNA VENDEMMIA CARICA DI SPERANZE MA FLAGELLATA DAL MALTEMPO. MARTELLI, DIRETTORE ASSOENOLOGI: "RESTO OTTIMISTA"

Si auspicava un settembre clemente, invece su molte zone si sono abbattute grandinate e interi vigneti sono stati allagati. A circa venti giorni dalla fine della raccolta il quadro generale non è così fosco. Sarà probabilmente un'annata da ricordare, al pari del 1997

25 settembre 2004 | Ernesto Vania

La primavera e l’estate 2004 hanno fatto registrare un ciclo vegetativo regolare sia nei tempi sia nelle fasi fenologiche, tanto che la maturazione è risultata posticipata mediamente di oltre 15 giorni rispetto allo scorso anno.
I primi grappoli sono stati infatti raccolti dopo ferragosto e le operazioni vendemmiali termineranno a metà ottobre.
Dopo due anni difficili si preannuncia, nonostante il maltempo di metà settembre, una grande annata, forse una delle più interessanti degli ultimi dieci anni, molto vicina se non superiore al mitico ed indimenticato 1997.
Settembre, eccettuato qualche fenomeno meteorologico eccezionale, ha continuato a regalare giorni di sole, qualche pioggia, alcune eccessivamente abbondanti, e una buona escursione termica notturna che hanno creato le premesse per firmare un'eccellente produzione. L’accumulo lento e costante degli zuccheri e degli altri componenti del grappolo, la giusta resa uva/vino, un buon equilibrio acidico e adeguati valori di pH necessitano infatti di condizioni meteorologiche favorevoli, che, perlomeno, non promuovano attacchi botritici o di marciumi acidi.

Purtroppo intorno alla metà di settembre, quindi durante una fase alquanto delicata, da Nord a Sud il maltempo ha attraversato l'Italia e non ha risparmiato le campagne con grandine, allagamenti e smottamenti di terreni che hanno colpito molti vigneti.
In provincia di Vicenza è caduta la grandine sui Colli Berici dove l'uva era già in fase di raccolta ed è stata distrutta, nei vigneti interessati, al cento per cento. Colpiti i comuni a cavallo dei Berici tra Lonigo e Barbarano, che sono i terminali di un territorio vinicolo per eccellenza, dove ha sede la cantina sociale più capiente d'Europa, che non potrà essere adeguatamente rifornita.
Una pioggia torrenziale per tre quarti d'ora ha rovesciato una tempesta di acqua che ha invaso i vigneti lucani.
In provincia di Brescia le grandinate cadute nella zona del Franciacorta hanno danneggiato i vigneti: particolarmente colpiti i comuni di Cologne, Ponticelli Brusati, Provaglio Iseo, Cortefranca dove si è perso fino al 30 per cento delle uve.
Grandinate hanno anche investito il territorio intorno a Firenze, fino alla Versilia con danni rilevanti che limiteranno la produzione anche del 25%.

“Ho avviato contatti urgenti in sede comunitaria per richiedere l’autorizzazione per la distillazione delle uve da vino eccedenti o danneggiate dal maltempo e per richiedere l’acquisizione da parte dell’Agea della produzione eccedente per la trasformazione in succhi d’uva.” È quanto ha affermato il Ministro delle Politiche agricole e forestali Gianni Alemanno.

Una situazione preoccupante che non ha mancato di interessare i mass media che hanno utilizzato toni spesso esageratamente allarmistici.

"Sicuramente le aziende colpite dalla grandine - ci ha detto Giuseppe Martelli, direttore di Assoenologi - hanno patito gravi danni e per loro l'annata risulta compromessa ma sono zone circoscritte. Si tratta di perdite quantitative che però non mutano il quadro generale. La previsione iniziale (ndr 5 settembre) anzi, allo stato attuale, andrebbe probabilmente ritoccata al rialzo.
La qualità delle uve, ovviamente eccettuate quelle colpite dalla grandine, risulta molto buona. I pochi giorni di pioggia alla metà di settembre non hanno provocato problemi, non sono sussistite condizioni per seri attacchi di muffa grigia o altre ampelopatie, inoltre i nostri viticoltori sono usualmente molto attenti allo stato sanitario del loro prodotto.
La forza acidica non è stata intaccata dal rigonfiamento degli acini a seguito delle piogge, e così pH e grado zuccherino.
Questa va considerata un'annata normale che consentirà di ottenere vini eccellenti.
Salvo complicazioni ed eventi meteorici imprevedibili ed improvvisi nei prossimi giorni anche la vendemmia dei vitigni tardivi procederà come programmato, dando luogo, probabilmente ad un'annata da ricordare dal punto di vista enologico. Resto quindi ottimista."