Mondo Enoico

Ma è davvero crisi per il mondo del vino?

Il presidente della Cantine Due Palme di Cellino San Marco, nel Salento, Angelo Maci, rappresenta un chiaro esempio positivo, a dimostrazione di come anche nel Sud chi ha saputo lavorare bene sia di fatto riuscito a far fronte all'emergenza economica dell'ultimo periodo. La ricetta? Occorre stare con i piedi per terra

09 gennaio 2010 | Enrico Rana

Il presidente di Cantine Due Palme Angelo Maci

Ma è davvero crisi nel mondo del vino?
Dopo le mie considerazioni sulle difficoltà, soprattutto per i giovani enologi, a trovare una adeguata collocazione nelle aziende vitivinicole link esterno, eccoci a guardare più nel dettaglio, per cercare di capire le reazioni da parte di chi il mondo del vino lo vive in prima persona.

Abbiamo ascoltato il presidente della Cantine Due Palme, Angelo Maci, che, senza alcuna reticenza sostiene che “grazie a Dio, non siamo stati toccati dalla crisi".
C'è, insomma, chi nello scenario generale che si presenta davanti ai nostri occhi, si dichiara ottimista.

"Nel bilancio chiuso al 31 agosto 2009 - ha precisato Maci - che abbiamo approvato con l'assemblea del 19 dicembre scorso, alla nostra cantina sono stati conferiti e trasformati 198 mila quintali di uve, con un incremento nei conferimenti del 79% rispetto al bilancio chiuso al 31 agosto 2008; di questi, 80 mila quintali sono stati classificati Dop".

"Il fatturato - ha ulteriormente precisato Angelo Maci - ha avuto un incremento del 18% rispetto all’anno precedente, superando i 14 milioni di euro. Sono state commercializzate ben 5.100.000 bottiglie di vino, e, di queste, il 90% è stato esportato all’estero con un incremento dell’imbottigliato del 13% rispetto all’anno precedente".

Il risultato? "E' presto detto: ripartiremo ai nostri soci circa 7 milioni di euro, attribuendo un valore medio cantina alle uve poco al di sotto i 2 euro grado/Babo".

Tutto ciò ha comportato un notevole impegno in tutti questi anni? "Sì", ha ammesso il presidente Maci. "Sono stati investiti negli ultimi dieci anni, 11 milioni di euro e oggi abbiamo un patrimonio consolidato di circa 10 milioni di euro con due cantine cooperative incorporate negli ultimi cinque anni: la cooperativa riforma fondiaria Cellino San Marco e la cooperativa Angelini di San Pietro Vernotico".

Soddisfatti, dunque. C'è un imprenditore del Sud che sorride: "Non sono dei brutti dati, considerando che questa chiusura è stata ottenuta nell’anno in cui la crisi economica ha colpito il mondo in tutti i settori, e in particolare in quello del vino e dove ci sono aziende che hanno ridotto il fatturato del 50%!"

Maci prosegue, e aggiunge:"credo che il risultato sia eccellente.
 Sicuramente se un'azienda è in crisi anche la figura dell'enologo ne risente e così i compensi e quant'altro".

Cosa occorre fare, dunque? Che lezione trarre da questa condizione di crisi generale comunque oggettiva e reale? "Occorre certamente mettere i piedi per terra", risponde Angelo Maci. "Mettere i piedi per terra e seguire il mercato senza chiudersi a riccio pensando che il mondo non sia cambiato. Ecco - conclude il presidente della Cooperativa Cantine Due Palme, nonché del Consorzio di tutela del Salice Salentino - mi sembra il minimo che ognuno di noi debba accettare per superare tale stato di emergenza”.



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