Mondo Enoico

Produrre biochar da scarti della vite

Produrre biochar da scarti della vite

Dalla degradazione termica delle biomasse, insieme ai gas di sintesi utilizzati per scopi energetici, ottenuto il biochar che migliora la fertilità del terreno, alla base di una pratica agronomica sostenibile per la salute del suolo

09 marzo 2025 | 12:00 | R. T.

ENEA ha messo a punto un processo per produrre biochar da scarti di potatura della vite nell’ambito del progetto internazionale “REVINE”, finanziato con circa 1,5 milioni di euro, che coinvolge quindici partner dell’area mediterranea, tra cui ENEA e CREA in Italia.

Dalla degradazione termica delle biomasse, insieme ai gas di sintesi utilizzati per scopi energetici, i ricercatori ENEA hanno ottenuto il biochar, un prodotto carbonioso che migliora la fertilità del terreno, alla base di una pratica agronomica ambientalmente sostenibile per la salute del suolo e la produttività delle piante. Il biochar è prodotto negli impianti del Centro Ricerche ENEA di Trisaia (Matera), sia in scala di laboratorio che in scala pilota, per essere poi impiegato in viticoltura in condizioni controllate e in pieno campo. I ricercatori hanno anche studiato l’effetto del biochar sui microrganismi del suolo.

L’obiettivo principale del progetto, che si concluderà quest’anno, è quello di aumentare la resilienza dei vigneti mediante sistemi agricoli rigenerativi che preservano la biodiversità e la fertilità del suolo, riducendo il consumo di acqua e l’impiego di fertilizzanti chimici e pesticidi. I risultati scientifici del progetto potranno essere trasferiti nelle pratiche di coltivazione e gestione delle aziende produttrici di uve da tavola e vitivinicole che partecipano al progetto.  

“I risultati del progetto fin qui ottenuti hanno dimostrato che il biochar agisce sul benessere delle piante e sulla resistenza agli stress, dunque sulla produttività. Le analisi sul microbioma del suolo e sulle piante coltivate hanno fornito informazioni importanti per una migliore comprensione dei meccanismi che determinano l’azione del biochar e la sua efficacia. Inoltre, l’analisi del ciclo di vita ha messo in evidenza come la produzione e lo stoccaggio del biochar nel terreno siano pratiche efficaci per migliorare il bilancio carbonico”, spiega la responsabile del progetto REVINE per ENEA, Fiammetta Alagna, ricercatrice del Dipartimento Tecnologie energetiche e fonti rinnovabili.

La viticoltura è un’attività agricola estremamente sensibile alle malattie e alle avversità climatiche, a causa delle quali viene generalmente effettuato un elevato numero di trattamenti con pesticidi e fertilizzanti per mantenere elevati standard di qualità e produttività. Queste pratiche hanno un notevole impatto sull’ambiente e sulla salute. Il cambiamento climatico contribuisce, purtroppo, ad esacerbare queste problematiche. Migliorare la sostenibilità in agricoltura è quindi una necessità. Il biochar può essere uno strumento appropriato per migliorare la resilienza dei vigneti e contribuire a mitigare il riscaldamento globale attraverso il sequestro di carbonio nel suolo.

“ENEA ha una solida esperienza nel trattamento termico delle biomasse per la produzione di energia a basso impatto ambientale e negli studi genomici. Grazie a REVINE, abbiamo consolidato la collaborazione con partner di livello internazionale, attivando scambi di ricercatori e studenti. Le conoscenze acquisite nel corso del progetto potranno essere utilizzate per lo sviluppo di biochar di nuova generazione per rispondere in maniera calibrata alla diversa natura dei suoli e delle piante coltivate”, conclude Alagna.

Potrebbero interessarti

Mondo Enoico

Giacenze di vino finalmente sotto i 40 milioni di ettolitri

Aumenta al 30 settembre il vino nuovo ancora in fermentazione come diretta conseguenza dell’avvio della campagna vendemmiale. Il 57,4% del vino detenuto è a denominazione d'origine, con prevalenza di vini rossi

14 ottobre 2025 | 13:00

Mondo Enoico

Il vino deve essere presentato nella bottiglia tradizionale: resta immagine vincente

n 9 casi su 10 i consumatori scelgono le bottiglie con la capsula, dato che sale al 100% nel caso degli spumanti. La presenza della capsula non solo attira l’attenzione in fase di scelta allo scaffale, ma completa il design della bottiglia e ne rafforza l’identità visiva.

30 settembre 2025 | 15:00

Mondo Enoico

Dal mal dell'esca a peronospora e oidio: le nuove prospettive di cura per la vite

Il mal dell’esca, una malattia che degrada il legno delle piante, rappresenta una crescente minaccia a livello globale. Al Centro di Sperimentazione Laimburg si studiano varie strategie per arginarne la diffusione, tra cui tecniche di potatura preventive e interventi mirati

18 settembre 2025 | 09:00

Mondo Enoico

Una vendemmia in crescita ma in linea con gli ultimi anni

Stando alle stime elaborate, la produzione dovrebbe registrare un incremento dell’8% rispetto alla scorsa campagna, riportando i volumi in linea con la media degli ultimi anni dopo due annate particolarmente scarse

10 settembre 2025 | 17:30

Mondo Enoico

L'influenza della applicazione di biochar fogliare sulla fisiologia della vite

L’applicazione fogliare del biochar può essere una strategia efficace e sostenibile per migliorare la produttività del vigneto ma solo ad alte dosi. Attenzione all'antagonismo del potassio-magnesio per la vite

10 settembre 2025 | 14:00

Mondo Enoico

Al 31 luglio presenti poco meno di 40 milioni di ettolitri di vino nelle cantine

Rispetto al 31 luglio 2024, si osserva un valore delle giacenze superiore per i vini. Il 56,3% del vino detenuto è a DOP, con prevalenza di vini rossi. Il 57,9% del vino in Italia è detenuto nelle regioni del Nord

27 agosto 2025 | 09:00