Mondo Enoico
L’effetto della defogliazione della vite o trattamenti antitraspiranti nel ritardo della maturazione dell’uva
Le alte temperature estive causano una minore qualità dell’uva. La defogliazione riduce la produttività e l'acidità rispetto all'applicazione di caolino. L’uso di pinolene riduce l'accumulo di zucchero
29 febbraio 2024 | R. T.
Le temperature più elevate causate dai cambiamenti climatici sono responsabili di un processo di maturazione precoce, spesso legato a una bassa qualità delle uve e dei vini.
L’Università di Bolzano ha testato e confrontato diverse tecniche di gestione della chioma per tre anni consecutivi (2017-19) con l'obiettivo di valutare la loro capacità di ritardare la maturazione delle uve Sauvignon blanc/SO4.
Si trattava di una defogliazione eseguita all'invaiatura e di applicazioni di antitraspiranti (contenenti pinolene), caolino e chitosano alla chiusura dei grappoli e all'invaiatura. Gli effetti dei trattamenti sugli scambi gassosi fogliari della vite, sul contenuto di clorofilla e sullo stato idrico generale sono stati misurati durante le tre stagioni vegetative. Inoltre, il contenuto di solidi solubili e l'acidità titolabile degli acini sono stati monitorati dall'invaiatura fino alla raccolta, quando sono state valutate la resa finale e la composizione degli acini.
Il pinolene ha ridotto transitoriamente il tasso di assimilazione del carbonio e, indipendentemente dal periodo vegetativo, ha ridotto significativamente la concentrazione di zucchero negli acini alla raccolta di -1,5°Brix rispetto al controllo.
La defogliazione ha ridotto la resa della vite del 10-15%, senza influenzare significativamente le concentrazioni di zuccheri e acidi totali alla raccolta rispetto al controllo.
Il caolino e il chitosano hanno aumentato significativamente l'acidità delle bacche alla raccolta rispetto agli altri trattamenti (defogliazione e pinolene), ma non rispetto al controllo.
Nelle condizioni di coltivazione temperate e piovose dell'Italia nord-orientale, il prodotto antitraspirante ha dimostrato il suo potenziale come ritardante di maturazione su una cultivar di vite bianca. L'elevata frequenza degli eventi piovosi durante le stagioni considerate ha parzialmente ostacolato la piena efficacia potenziale dei prodotti considerati irrorati sulla chioma, mettendo in dubbio la loro efficacia complessiva in tali condizioni e modalità di applicazione.
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