Mondo Enoico

PRESENTATO IL RAPPORTO DELL’OIV SULLO STATO DELLA VITICOLTURA NEI PAESI DELL’EMISFERO SUD

A fronte di un aumento continuo delle superifici vitate e della produzione, rimane stabile dal 1995, in questa parte del mondo, il consumo che si situa intorno al 12% del valore complessivo mondiale. In aumenti l’export, passato in vent’anni dall’1,7% al 23%

23 giugno 2007 | Ernesto Vania

Qualche giorno fa Federico Castellucci, Direttore generale dell'organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino (O.I.V.), ha presentato i primi risultati delle vendemmie dei Paesi dell'emisfero sud.

La sua relazione è stata particolarmente centrata sul peso che rappresentano questi paesi nella sfera vitivinicola mondiale.

In presenza dei consulenti commerciali ed agricoli in carica presso le rispettive Ambasciate a Parigi, sono stati presentati i dati statistici dei nove principali paesi produttori dell'emisfero sud, membri o osservatori del OIV, cioè il Sudafrica, l'Argentina, l'Australia, la Bolivia, il Brasile, il Cile, la Nuova Zelanda, il Perù e l'Uruguay.

Fra i dati relativi alle superfici in vite, alla produzione, al consumo ed ai volumi esportati di vini, si possono constatare le evoluzioni a volte sensibili rispetto alle campagne precedenti.

Le cifre presentate mostrano che la parte della superficie in vite per tutti i paesi dell'emisfero sudorientale è in crescita continua dal 1995 (in particolare in Australia ed al Cile), per arrivare nel 2006 approssimativamente al 10,9% della superficie mondiale globale.



La parte dell'emisfero sud nella produzione mondiale di vini, esclusi succhi e mosti, aumenta sensibilmente dal 1996 (14,8% della parte mondiale) per raggiungere il 18,5% nel 2006.



Il tasso delle esportazioni di vini dei paesi dell'emisfero sud che era trascurabile negli anni 80 (1,7%), ha conosciuto da allora un aumento costante per situarsi nel 2006 al 23,2% del volume delle esportazioni mondiali.
I principali mercati d'esportazione di questa parte del mondo sono in particolare il Regno Unito, gli Stati Uniti ed il Canada.

La parte del consumo di vini dei paesi dell'emisfero sud resta stabile dal 1995, situandosi intorno al 12% del consumo mondiale.


Potrebbero interessarti

Mondo Enoico

L'Italia è il più grande produttore mondiale di vino nel 2025

Il mercato mondiale del vino dovrebbe rimanere sostanzialmente equilibrato, poiché la crescita limitata della produzione contribuirà a stabilizzare le scorte in un contesto di indebolimento della domanda e di continue incertezze commerciali

14 novembre 2025 | 10:00

Mondo Enoico

Viticoltura hi-tech: il Politecnico crea vigneti virtuali per i trattori autonomi

Da uno studio pubblicato su AgriEngineering nuove metodologie per simulare e controllare in modo autonomo le operazioni nei vigneti, verso un’agricoltura più efficiente e sostenibile

13 novembre 2025 | 09:00

Mondo Enoico

Le riesportazioni globali di vino valgono circa 4,55 miliardi di euro

Per quanto riguarda Italia e Francia, che sono sia produttori, sia consumatori e soprattutto grandi esportatori di vino, l’Oiv considera e stima percentuali di riesportazione dell’8% (168 milioni di litri) e del 9,6% (133,5 milioni di litri) sui rispettivi volumi di vino esportati.

11 novembre 2025 | 13:00

Mondo Enoico

Vini a bassa gradazione e dealcolati: normative e applicazioni

L’effetto della genetica e della tecnica agronomica nella produzione di vini che nascono “light” già in vigneto, grazie all’utilizzo dei cloni di vite più adatti e con una gestione che contiene il grado zuccherino dell’uva

08 novembre 2025 | 14:00

Mondo Enoico

Dal Giappone un nuovo vitigno con un tocco selvaggio

Gli scienziati di Okayama hanno realizzato una nuova uva da vino, Muscat Shiragai, fondendo il vitigno selvatico Shiraga e il Moscato di Alessandria. Le prime degustazioni hanno rivelato un sapore dolce e morbido

05 novembre 2025 | 10:00

Mondo Enoico

Sempre più cantine investono sui wine lovers

Per il 18% delle imprese, l’attività di incoming genera oltre il 60% del profitto. Al centro delle strategie, la formazione professionale qualificata e la richiesta di una miglior gestione dei servizi pubblici

03 novembre 2025 | 13:00