Mondo Enoico 05/11/2020

Per il secondo anno consecutivo la produzione mondiale di vino sarà al di sotto della media

Per il secondo anno consecutivo la  produzione mondiale di vino sarà al di sotto della media

In Europa si osserva un volume di produzione al di sotto della media a causa degli aiuti Covid per la vendemmia verde dati in Italia, Francia e Spagna. Male anche Stati Uniti, America del Sud e Australia. Sorride solo il Sud Africa


Sulla base delle informazioni raccolte dall'OIV in 30 paesi, rappresentanti l’84% della produzione mondiale nel 2019, la produzione mondiale di vino 2020 (esclusi succhi e mosti) è stimata tra 253,9 e 262,2 milioni di ettolitri (Mio hl), ossia 258 Mio hl al centro della forchetta di stima.
La produzione 2020 parrebbe in linea con l’anno precedente: +1% rispetto al 2019. Dopo la produzione eccezionalmente alta del 2018, le prime stime per il 2020 mostrano un volume di produzione che può essere definito, per il secondo anno consecutivo, inferiore alla media. Non si tratta necessariamente di una cattiva notizia per il settore vinicolo, dato che l’attuale contesto di tensioni geopolitiche, il cambiamento climatico e la pandemia di Covid-19 stanno generando un alto livello di volatilità e incertezza nel mercato mondiale del vino.

Emisfero boreale
La vendemmia nell’emisfero nord si è svolta regolarmente tra agosto e ottobre. Diversamente da quanto avvenuto per i lavori primaverili di coltura della vigna (aprile-luglio), le vendemmie 2020 non sono state influenzate significativamente dalle misure di contenimento della pandemia di Covid-19.

Unione europea
Nell’Unione europea (UE) le buone condizioni climatiche hanno favorito un raccolto 2020 potenzialmente elevato; ciò nonostante, è stato limitato da diverse misure attuate sia a livello governativo che delle associazioni dei produttori mirate al contenimento degli impatti negativi (diretti e indiretti) della pandemia di Covid-19 sul mercato mondiale del vino. Il volume di produzione di quest’anno è stimato in 159,0 Mio hl (esclusi succhi e mosti), superiore di circa il 5% rispetto al 2019. Questo volume rappresenta una crescita di 7 Mio hl rispetto al 2019.
Le stime preliminari complessive della produzione di vino 2020 nei paesi dell’UE indicano una situazione più eterogenea rispetto agli anni precedenti.
Un esempio è dato dai tre maggiori produttori, dove rispetto al 2019 si osserva un calo dell’1% in Italia (47,2 Mio hl), una leggera crescita del 4% in Francia (43,9 Mio hl) e un notevole aumento dell’11% in Spagna (37,5 Mio hl). Va però tenuto conto che questi tre paesi, che congiuntamente rappresentano il 49% della produzione di vino mondiale e l’81% di quella dell’UE, mostrano livelli preliminari di produzione 2020 più bassi o appena inferiori alle medie dei cinque anni precedenti. Ciò è il risultato di una combinazione di condizioni climatiche complessivamente favorevoli durante la primavera e l’estate e dell’applicazione di misure di regolamentazione.
L’Organizzazione comune di mercato del vino dell’UE elargisce sussidi per la regimazione dei volumi, come gli aiuti per la vendemmia verde. Inoltre, in alcune regioni italiane, francesi e spagnole, dato il calo della domanda del mercato mondiale di vino, i produttori hanno deciso di fissare i volumi di produzione a un livello inferiore a quello del 2019.
Una crescita rispetto al 2019 è stata registrata anche in altri grandi paesi produttori di vino dell’UE, come la Germania (8,9 Mio hl, +8%/2019), l’Ungheria (2,9 Mio hl, +22%/2019) e l’Austria (2,7 Mio hl, +10%/2019). Questi paesi mostrano livelli di produzione in linea o maggiori rispetto alle loro medie quinquennali.
Il Portogallo, con 6,5 Mio hl nel 2020, è in linea con la propria produzione 2019 e con la propria media quinquennale, mentre la Romania (3,6 Mio hl) e la Grecia (2 Mio hl) registrano una variazione negativa sia rispetto al 2019 (−7% e −2% rispettivamente) che alle loro medie quinquennali (−12% e −17% rispettivamente).

Fuori dall’UE
Nell’emisfero boreale, al di fuori dell’UE, la produzione di vino 2020 è stata alta in Russia (4,7 Mio hl, +2%/2019) e Ucraina (1,0 Mio hl, +1%/2019), mentre in Georgia e Moldova (colpite dalla siccità) la produzione si è contratta, con rispettivamente 1,7 Mio hl (-3%/2019) e 1,2 Mio hl (-18%/2019).
Si prevede che il volume di produzione 2020 di vino in Svizzera (0,9 Mio hl) sia non solo inferiore a quello dell’anno precedente (−10%/2019), ma anche inferiore dell’8% alla media dei cinque anni precedenti.

Negli USA, le prime stime della produzione di vino si collocano a 24,7 Mio hl (+1%/2019). Questo dato è basato sulle previsioni dell’USDA relative al raccolto di uva da vino, ma il dato potrebbe venire rivisto anche significativamente nei prossimi mesi, quando saranno disponibili maggiori informazioni sugli incendi nelle regioni di Napa e Sonoma, dato che le complicazioni dovute al fuoco e ai contaminanti del fumo potrebbero impedire la vinificazione di parte del raccolto. Inoltre, l’eccesso di offerta che ha caratterizzato gli ultimi anni potrebbe a sua volta influenzare decisioni relative alla vinificazione.
In questo momento dell’anno i dati sul raccolto in Cina non sono disponibili. Ciò nonostante, ci si attende un proseguimento della contrazione della produzione di vino iniziata nel 2016.

Emisfero australe
Nell’emisfero sud, dove la vendemmia si è conclusa nel primo trimestre del 2020, i dati preliminari sulla produzione di vino tendono a essere maggiormente accurati e affidabili in questo momento dell’anno. Per quanto riguarda i volumi, si registra un netto calo della produzione di vino in tutti i principali paesi produttori, con poche eccezioni. Da notare che nonostante la pandemia di Covid-19 si sia diffusa durante l’epoca della raccolta, questa non parrebbe aver influito particolarmente sui volumi di produzione. Tuttavia, a causa delle condizioni climatiche avverse, la stima della produzione per il 2020 è di 49 Mio hl, ossia −8% rispetto al 2019.

Il Sud America è la regione dell’emisfero australe che registra la caduta più netta rispetto al livello di produzione 2019. In Argentina, la produzione di vino 2020 cala significativamente a 10,8 Mio hl (-17% rispetto al 2019) a causa delle condizioni climatiche sfavorevoli dovute a El Niño. Il Cile, con 10,3 Mio hl, registra una flessione del
13% rispetto al 2019, principalmente dovuta alla siccità. Entrambi i paesi mostrano livelli di produzione che sono ben al di sotto della loro media quinquennale, rispettivamente -13% e -10%. La produzione di vino stimata per il Brasile è di 2,2 Mio hl, in linea con l’anno precedente e in calo del 15% rispetto alla sua media quinquennale.
In Sud Africa, dove i raccolti 2018 e 2019 hanno fortemente risentito della siccità, la produzione di vino 2020 viene stimata in 10,4 Mio hl, riportandosi a un livello normale.
In Oceania, l’Australia registra una marcata flessione del volume della produzione di vino 2020, con 10,6 Mio hl (−11% rispetto al 2019 e −16% rispetto alla media quinquennale). Ciò potrebbe essere in parte spiegato da una combinazione di fattori che hanno ridotto il volume di produzione: la siccità ha diminuito le rese e gli incendi avvenuti durante l’epoca della raccolta hanno compromesso una parte delle uve a causa dei contaminanti derivati dal fumo. In Nuova Zelanda, la produzione di vino mostra una tendenza opposta rispetto all’Australia e, per la quarta volta nella sua storia, nel 2020 supera la soglia dei 3 Mio hl, precisamente 3,3 Mio hl (+11% rispetto al 2019 e
+15% rispetto alla media quinquennale).

di C. S.