Mondo Enoico
Regolare l'acidità del vino senza l'aggiunta di acido tartarico
Scoperto un altro importante pezzo biochimico della sintesi acidica all'interno del'uva. Nel futuro sarà possibile cambiare i livelli di acido tartarico nella pianta
22 novembre 2019 | R. T.
Il team di ricercatori dell'Università di Adelaide ha scoperto un passo fondamentale nella sintesi dell'acido tartarico naturale nelle uve da vino, identificando e determinando la struttura di un enzima che aiuta a produrre acido tartarico nelle uve.
"L'acido tartarico è importante in tutti i vini - rosso, bianco e spumante - fornendo al vino finito il gusto acido vitale per equilibrare la dolcezza dell'alcool - dice il professore associato Chris Ford, direttore della scuola dell'Università di Adelaide a capo del progetto - per esempio, nei vini bianchi come il Riesling secco dell'Eden Valley, la vivacità del vino al palato e il delicato equilibrio dei sapori di frutta è dovuto ad un'attenta gestione dei livelli di acidità delle uve e durante la vinificazione. Tuttavia, spesso i livelli naturali di acidità dell'uva non sono sufficienti per le esigenze dei viticoltori, il che richiede l'aggiunta di più acido tartarico".
Le stime hanno suggerito che questo costa oltre 10 milioni di dollari per l'industria vinicola australiana ad ogni vendemmia, quindi capire cosa controlla i livelli naturali di acidi come il tartarico nell'acino d'uva permetterebbe risparmi significativi.
"Affinché questo diventi una realtà, dobbiamo prima di tutto capire i dettagli del percorso biochimico che produce acido tartarico nell'uva", dice il professore associato Ford.
Questa recente scoperta fa seguito ad una precedente collaborazione con la University of California Davis, quando nel 2006 è stato scoperto il primo enzima nel percorso in sei fasi che porta dalla vitamina C (acido ascorbico) all'acido tartarico. Ora un secondo enzima è stato identificato e la sua struttura è stata determinata e i risultati sono stati pubblicati sul Journal of Biological Chemistry.
Il professore associato Chris Ford e il dottor John Bruning, un cristallografo di proteine ed enzimista della Scuola di Scienze Biologiche e dell'Istituto di Fotonica e Sensing Avanzato, ha lavorato con ricercatori della Flinders University, del James Hutton Institute, Dundee, e con gli studenti post-laurea Crista Burbidge, Emi Schutz e Yong Jia. hanno identificato l'enzima in base alla sua somiglianza con un enzima batterico con le stesse proprietà.
L'enzima è stato confermato sulla base della sua attività biochimica e i cristalli dell'enzima sono cresciuti in modo che la sua struttura potesse essere determinata alla risoluzione atomica utilizzando raggi X ad alta potenza.
"Ora che comprendiamo la struttura 3D di questo enzima possiamo definire la sua funzione e quindi il suo meccanismo chimico e come svolge il suo lavoro nell'uva - dice il dottor Bruning - Questo significa che possiamo modificare la struttura per scopi biotecnologici a valle della linea, ad esempio alterando le proteine per cambiare i livelli di acido tartarico nella pianta, invece di aggiungere direttamente l'acido a costi enormi per i produttori di vino".
Potrebbero interessarti
Mondo Enoico
Vini a bassa gradazione e dealcolati: normative e applicazioni
L’effetto della genetica e della tecnica agronomica nella produzione di vini che nascono “light” già in vigneto, grazie all’utilizzo dei cloni di vite più adatti e con una gestione che contiene il grado zuccherino dell’uva
08 novembre 2025 | 14:00
Mondo Enoico
Dal Giappone un nuovo vitigno con un tocco selvaggio
Gli scienziati di Okayama hanno realizzato una nuova uva da vino, Muscat Shiragai, fondendo il vitigno selvatico Shiraga e il Moscato di Alessandria. Le prime degustazioni hanno rivelato un sapore dolce e morbido
05 novembre 2025 | 10:00
Mondo Enoico
Sempre più cantine investono sui wine lovers
Per il 18% delle imprese, l’attività di incoming genera oltre il 60% del profitto. Al centro delle strategie, la formazione professionale qualificata e la richiesta di una miglior gestione dei servizi pubblici
03 novembre 2025 | 13:00
Mondo Enoico
Giacenze di vino finalmente sotto i 40 milioni di ettolitri
Aumenta al 30 settembre il vino nuovo ancora in fermentazione come diretta conseguenza dell’avvio della campagna vendemmiale. Il 57,4% del vino detenuto è a denominazione d'origine, con prevalenza di vini rossi
14 ottobre 2025 | 13:00
Mondo Enoico
Il vino deve essere presentato nella bottiglia tradizionale: resta immagine vincente
n 9 casi su 10 i consumatori scelgono le bottiglie con la capsula, dato che sale al 100% nel caso degli spumanti. La presenza della capsula non solo attira l’attenzione in fase di scelta allo scaffale, ma completa il design della bottiglia e ne rafforza l’identità visiva.
30 settembre 2025 | 15:00
Mondo Enoico
Dal mal dell'esca a peronospora e oidio: le nuove prospettive di cura per la vite
Il mal dell’esca, una malattia che degrada il legno delle piante, rappresenta una crescente minaccia a livello globale. Al Centro di Sperimentazione Laimburg si studiano varie strategie per arginarne la diffusione, tra cui tecniche di potatura preventive e interventi mirati
18 settembre 2025 | 09:00