Mondo Enoico
La produzione vitivinicola mondiale rimbalza: 282 milioni di ettolitri nel 2018
Aumento a due cifre per la produzione mondiale di vino che, secondo le prime stime dell'Organizzazione mondiale della vite e del vino, dovrebbe crescere di 31 milioni di ettolitri rispetto alla vendemmia precedente. Cali in Grecia, Portogallo ma anche Brasile, Sud Africa e Australia
02 novembre 2018 | C. S.
La produzione mondiale di vino nel 2018, esclusi succhi e mosti, dovrebbe attestarsi sui 282 milioni di ettolitri (Mio hl), facendo registrare una crescita di 31 Mio hl rispetto alla produzione molto scarsa dell'anno precedente, secondo le prime stime dell'OIV.
Evoluzione della produzione mondiale di vino
Nell'Unione europea (UE) la vendemmia sarà superiore del 19% rispetto ai livelli dello scorso anno. La produzione di vino, esclusi succhi e mosti, è stimata in 168,4 Mio hl, ossia in significativa crescita (+27,2 Mio hl) rispetto alla scarsa produzione 2017 (141,1 Mio hl).
Nei principali paesi produttori europei le stime del raccolto 2018 sono maggiori rispetto a quelle dell'anno passato. In Italia la produzione cresce del 14% rispetto al 2017 e si stabilisce a 48,5 Mio hl, in linea con la media quinquennale. In Francia (46,4 Mio hl) e in Spagna (40,9 Mio hl), con crescite rispetto al 2017 del 27 e del 26%, i livelli stimati sono superiori alla media degli ultimi cinque anni.
In Germania (9,8 Mio hl), la produzione aumenta di 2,3 Mio hl rispetto allo scorso anno. Questo livello di produzione sarebbe il più alto degli ultimi dieci anni. In Romania (5,2 Mio hl), dopo quattro anni di produzioni di livello medio, il livello di produzione 2018 potrebbe superare quello molto elevato del 2013. In Ungheria (3,4 Mio hl) e in Austria (3,0 Mio hl) le produzioni saranno anch'esse molto alte rispetto agli anni passati.
Il Portogallo e la Grecia sono i soli paesi a far registrare un calo del raccolto in confronto ai rispettivi volumi del 2017. In Portogallo (5,3 Mio hl) le condizioni metereologiche favorevoli agli attacchi di peronospora e oidio hanno avuto un forte impatto sulla produzione 2018, con un calo del 22% rispetto al 2017. La produzione 2018 potrebbe far segnare il minimo degli ultimi sei anni. In Grecia, con una produzione vinificata di 2,2 Mio hl, si dovrebbe registrare un calo del 15% rispetto al 2017. Questa produzione, se confermata, si iscriverebbe nella tendenza negativa osservata dal 2003.
Nei principali paesi produttori al di fuori dell'UE il livello di produzione vinificata 2018 è superiore alla media degli ultimi cinque anni.
Gli Stati Uniti d'America, con 23,9 Mio hl vinificati (-2% rispetto al 2017), registrano per il terzo anno consecutivo un livello di produzione elevato, confermandosi nella loro posizione di quarto produttore mondiale.
Nell'emisfero australe, la produzione 2018 del Cile si attesta a 12,9 Mio hl, ossia in crescita del 36% rispetto al 2017. L'Argentina, dopo due anni di produzione molto scarsa, ritrova nel 2018 un livello elevato a 14,5 Mio hl (+23% rispetto al 2017). In Brasile, sebbene il livello di produzione sia in calo rispetto al 2017 (-17%), la produzione 2018 pare mantenersi elevata (3,0 Mio hl).
In Sud Africa la siccità ha influenzato significativamente la produzione 2018 (9,5 Mio hl), in calo dell'12% rispetto al 2017. Il Sud Africa registra quindi il suo livello di produzione più basso dal 2012.
In Australia, dopo due raccolti molto consistenti nel 2016 (13,1 Mio hl) e nel 2017 (13,7 Mio hl), la produzione 2018 (12,5 Mio hl) fa segnare un calo del 9%. Malgrado questo calo, il livello vinificato si mantiene alto rispetto alla media quinquennale. In Nuova Zelanda la produzione aumenta rispetto all'anno precedente e si attesta a un livello elevato di 3,0 Mio hl, ossia la terza produzione più alta mai registrata nel paese.
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