Mondo Enoico
L'industria vitivinicola segue quella olearia: nuovi business dai sottoprodotti

Raspi e vinacce possono essere fonti di antiossidanti a buon mercato da utilizzare in campo alimentare e in quello cosmetico. Quattordici milioni di tonnellate di sottoprodotti del settore possono quindi avere una nuova vita secondo la Società Americana di Chimica
08 giugno 2018 | R. T.
Raspi e vinacce possono essere utilizzati nell'industria alimentare ma anche in quella cosmetica, secondo la ricerca dell'Università del Nebraska-Lincoln.
"Questi sottoprodotti possono essere dannosi per l'ambiente", afferma Changmou Xu, dottorato di ricerca nell'Università americana. Possono causare inquinamento delle acque superficiali e sotterranee perché i pesticidi e i fertilizzanti usati sull'uva possono disperdersi nell'ambiente. Inoltre, il suolo può diventare più acido a causa del basso pH della vinaccia. I rifiuti di uva lasciati nelle discariche possono anche contribuire alla diffusione di malattie, perché possono attrarre mosche e parassiti.
L'industria vinicola mondiale produce circa 14 milioni di tonnellate di vinaccia ogni anno, secondo l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura.
Il gruppo coordinato da Xu ha pensato di renderli una risorsa rinnovabile, utilizzandoli per produrre antiossidanti, oli d'uva e fibre alimentari per i prodotti cosmetici.
L'uso delle vinacce potrebbe quindi aumentare il fatturato dell'industria viticola e potrebbe contestualmente ridurre al minimo la contaminazione ambientale.
Già oggi la vinaccia può essere utilizzata come compost o fertilizzante, e alcuni viticoltori hanno persino prodotto un "secondo vino" meno alcolico e strutturato, immergendo in acqua le vinacce e fermentando l'impasto.
Ma la vinaccia è anche una ricca fonte di antiossidanti naturali come le proantocianidine, gli antociani e l'acido ellagico. Questi componenti, così come l'olio di vinacciolo, sono stati utilizzati in integratori alimentari, prodotti farmaceutici e cosmetici.
Utilizzando un approccio olistico, il team di Xu sta individuando le tecnologie ottimali per estrarre, separare e identificare i nutrienti dalla vinaccia. Le tecnologie devono inoltre rimuovere tutte le tracce di fitofarmaci eventualmente ancora presenti.
Il gruppo ha collaborato con i biologi per verificare se i polifenoli presenti nella sansa sono efficaci contro gli agenti patogeni di origine alimentare come E. coli e Salmonella.
Hanno anche lavorato con i fisiologi per studiarne l'utilizzo come integrartore per l'alimentazione delle scrofe dalla fine della gestazione all'allattamento scoprendo che una simile dieta influenzerebbe la salute dell'intestino, la sopravvivenza prevezzamento e la crescita dei suinetti giovani.
"Stiamo anche sviluppando alcune applicazioni nel settore alimentare, con l'obiettivo di sostituire gli antiossidanti artificiali con antiossidanti naturali dell'uva per un alimento "pulito" con ingredienti esclusivamente naturali", afferma Xu.
I ricercatori hanno separato i composti fenolici dagli altri componenti della vinaccia, compresi eventuali pesticidi che sono stati utilizzati sulle uve, e li hanno aggiunti ai cibi più popolari ad alto contenuto di grassi, come la maionese. Prima di aggiungere i composti fenolici, il team li ha testati per verificare la loro conformità ai requisiti di sicurezza. Hanno scoperto che questi composti inibiscono significativamente l'ossidazione dei lipidi, prolungando la durata di conservazione degli alimenti grassi, soprattutto quando i campioni sono esposti a una temperatura elevata.
Xu ha riferito di aver usato i polifenoli per ridurre la formazione di acrilammide nelle patatine fritte del 60%.
"Stiamo continuando ad aumentare l'efficienza di questa inibizione e miriamo a rendere le prestazioni dei composti fenolici paragonabili a quelle dell'acido etilendiamminotetraacetico (EDTA), che è un antiossidante artificiale" ha concluso Xu.
Potrebbero interessarti
Mondo Enoico
Giacenze di vino finalmente sotto i 40 milioni di ettolitri

Aumenta al 30 settembre il vino nuovo ancora in fermentazione come diretta conseguenza dell’avvio della campagna vendemmiale. Il 57,4% del vino detenuto è a denominazione d'origine, con prevalenza di vini rossi
14 ottobre 2025 | 13:00
Mondo Enoico
Il vino deve essere presentato nella bottiglia tradizionale: resta immagine vincente

n 9 casi su 10 i consumatori scelgono le bottiglie con la capsula, dato che sale al 100% nel caso degli spumanti. La presenza della capsula non solo attira l’attenzione in fase di scelta allo scaffale, ma completa il design della bottiglia e ne rafforza l’identità visiva.
30 settembre 2025 | 15:00
Mondo Enoico
Dal mal dell'esca a peronospora e oidio: le nuove prospettive di cura per la vite

Il mal dell’esca, una malattia che degrada il legno delle piante, rappresenta una crescente minaccia a livello globale. Al Centro di Sperimentazione Laimburg si studiano varie strategie per arginarne la diffusione, tra cui tecniche di potatura preventive e interventi mirati
18 settembre 2025 | 09:00
Mondo Enoico
Una vendemmia in crescita ma in linea con gli ultimi anni

Stando alle stime elaborate, la produzione dovrebbe registrare un incremento dell’8% rispetto alla scorsa campagna, riportando i volumi in linea con la media degli ultimi anni dopo due annate particolarmente scarse
10 settembre 2025 | 17:30
Mondo Enoico
L'influenza della applicazione di biochar fogliare sulla fisiologia della vite

L’applicazione fogliare del biochar può essere una strategia efficace e sostenibile per migliorare la produttività del vigneto ma solo ad alte dosi. Attenzione all'antagonismo del potassio-magnesio per la vite
10 settembre 2025 | 14:00
Mondo Enoico
Al 31 luglio presenti poco meno di 40 milioni di ettolitri di vino nelle cantine

Rispetto al 31 luglio 2024, si osserva un valore delle giacenze superiore per i vini. Il 56,3% del vino detenuto è a DOP, con prevalenza di vini rossi. Il 57,9% del vino in Italia è detenuto nelle regioni del Nord
27 agosto 2025 | 09:00