Mondo Enoico
La sfida del cambiamento climativo per i vini dell'Alto Adige
Lo sviluppo della qualità e le sfide del mutamento climatico in viticoltura sono stati temi dell’incontro con enologi di Trentino e Piemonte al Centro Laimburg. Diventa decisiva la garanzia di un apporto sufficiente di acqua alla vite
25 aprile 2017 | C. S.
Gli aspetti più attuali in materia di enologia e viticoltura sono stati discussi di recente nell’incontro tra esperti al Centro di sperimentazione Laimburg, al quale hanno partecipato il piemontese Angelo Gaja, affermato produttore nelle Langhe, l’enologo Giorgio Grai, il responsabile della cantina della Fondazione Mach Enrico Paternoster, il responsabile dell’Azienda vinicola provinciale Laimburg Günther Pertoll e la direttrice del settore viticoltura del Centro, Barbara Raifer.
Si è discusso tra l’altro degli ultimi sviluppi della viticoltura altoatesina e delle sfide connesse all’aumento della temperatura: nelle Alpi, fra il 1920 d il 2010, la temperatura media è salita di 1,9 gradi. In Alto Adige il forte incremento delle giornate torride e la differente distribuzione annua delle precipitazioni, con inverni più asciutti, ha provocato la comparsa di nuovi parassiti nocivi per le coltivazioni e le malattie delle piante diventano quindi più aggressive. Una situazione, è stato detto, comune a tutto l’arco alpino. Il mutamento climatico non comporta problemi solo per la tutela delle piante, ma ha effetti anche sulla qualità del vino. Aumenta il contenuto di zucchero nel grappolo e per contro diminuisce il grado di acidità, come dimostrano i test condotti ogni anno dal Centro Laimburg. Le conseguenze sono negative per il vitigno e per la maturazione del frutto. Diventa pertanto decisiva la garanzia di un apporto sufficiente di acqua alla pianta.
Nella successiva degustazione gli esperti hanno fatto il punto sulla qualità dei vini altoatesini: negli ultimi vent’anni si è registrato un costante incremento della qualità e oggi l’Alto Adige produce eccellenti vini bianchi, ma il trend è positivo anche nei vini rossi.
Potrebbero interessarti
Mondo Enoico
Vino per le Feste natalizie: si beve meno e solo alta qualità
In crescita le bollicine italiane premium, come Franciacorta, Trento e Alta Langa, in calo gli Champagne medio-bassi. Nei fatidici 35 giorni di fine anno in Italia, non supereremo i 90-92 milioni di bottiglie di bollicine stappate. 240 milioni di tappi Made in Italy nel mondo
10 dicembre 2025 | 15:00
Mondo Enoico
Trattamenti fogliari per migliorare le risposte della vite alla siccità, alle alte temperature e alla salinità
Le applicazioni fogliari possono migliorare la tolleranza della vite alla salinità, alla siccità e allo stress termico modulando le risposte fisiologiche e il metabolismo secondario, sostenendo così la stabilità della produzione e la qualità dell'uva
08 dicembre 2025 | 13:00
Mondo Enoico
L'Italia è il più grande produttore mondiale di vino nel 2025
Il mercato mondiale del vino dovrebbe rimanere sostanzialmente equilibrato, poiché la crescita limitata della produzione contribuirà a stabilizzare le scorte in un contesto di indebolimento della domanda e di continue incertezze commerciali
14 novembre 2025 | 10:00
Mondo Enoico
Viticoltura hi-tech: il Politecnico crea vigneti virtuali per i trattori autonomi
Da uno studio pubblicato su AgriEngineering nuove metodologie per simulare e controllare in modo autonomo le operazioni nei vigneti, verso un’agricoltura più efficiente e sostenibile
13 novembre 2025 | 09:00
Mondo Enoico
Le riesportazioni globali di vino valgono circa 4,55 miliardi di euro
Per quanto riguarda Italia e Francia, che sono sia produttori, sia consumatori e soprattutto grandi esportatori di vino, l’Oiv considera e stima percentuali di riesportazione dell’8% (168 milioni di litri) e del 9,6% (133,5 milioni di litri) sui rispettivi volumi di vino esportati.
11 novembre 2025 | 13:00
Mondo Enoico
Vini a bassa gradazione e dealcolati: normative e applicazioni
L’effetto della genetica e della tecnica agronomica nella produzione di vini che nascono “light” già in vigneto, grazie all’utilizzo dei cloni di vite più adatti e con una gestione che contiene il grado zuccherino dell’uva
08 novembre 2025 | 14:00