Mondo Enoico

La contaminazione dei vini con pesticidi è questione di rilevanza mondiale

Non tutti sanno che i residui di alcuni fungicidi sulle uve, oltre a creare potenziali problemi in cantina, come ritardi o blocchi fermentativi, possono anche trasferirsi al vino. Secondo l'Università di Valencia sono contaminati l'8,4% dei vini commerciali a livello internazionale

13 maggio 2016 | R. T.

I cambiamenti climatici in corso rendono indispensabile un ricorso, sempre più frequente, a fungicidi sistemici. Si moltiplicano le annate anomale, connotate da elevati livelli di umidità, con attacchi di peronospora, oidio e muffa grigia che possono persino compromettere le vendemmie.

Mai come in questi ultimi anni l'industria chimica è stata attiva nel fornire nuove molecole e nuovi principi attivi, pur essendo ancora molti quelli utilizzabili secondo i disciplinari di produzione integrata.

Occorre sempre rispettare i tempi di carenza ma i trattamenti sempre più frequenti, magari con l'utilizzo di diversi principi attivi durante la stagione può complicare il deterioramento delle molecole, che vengono portate in cantina con l'uva.

E' così che diclofluanide, benomil, iprodione, procimidone e vinclozolin si possono ritrovare prima nel mosto e in alcuni casi anche nel vino.

Sono diversi gli studi che valutano la percentuale di trasferimento di un composto attivo dall'uva al vino, lungo tutto il processo di fermentazione.

Spesso i fungicidi possono avere anche ripercussioni sulle caratteristiche organolettiche del vino, poiché possono influenzare la vitalità dei lieviti e la popolazione degli stessi, tra Saccharomyces e non-Saccharomyces.

Già le prove in vitro dimostrano che i fungicidi sono tossici anche per i lieviti, in particolare diclofluanid e benomil. E' stato dimostrato che quest'ultimo può anche ritardare la fermentazione alcolica.

Non solo, i fungicidi di nuova generazione, come azoxystrobine, boscalid, ciprodinil, fenhexamid, e pirimetanil, possono essere ancor più invasive, come dimostrato da uno studio dell'Università di Valencia.

Grazie alle loro caratteristiche fisico-chimiche, residui di questi composti su uve vengono trasferiti mosto e vino.

I ricercatori tali fungicidi in vini internazionali, utilizzando un test rapido a base di anticorpi.

Il 44,4% dei campioni conteneva almeno uno dei suddetti principi attivi (> 10 mg/l).

I principi attivi più riscontrati sono stati pirimetanil, boscalid, fenhexamid, ciprodinil, e azoxystrobine, con riscontri rispettivamente nel 22,4%, 19,2%, 18,8%, 6,8% e 1,2% dei campioni esaminati.

Importante dire che contenuto superiori a 100 mg/l sono stati ritrovati nell'8,4% dei campioni.

Secondo l'Università di Valencia questo studio dimostra che la contaminazione dei vini commerciali con pesticidi è una questione di rilevanza mondiale con potenziali implicazioni per la salute dei consumatori.

Bibliografia

Francesc A. Esteve-Turrillas, Consuelo Agulló, Antonio Abad-Somovilla, Josep V. Mercader, Antonio Abad-Fuentes, Fungicide multiresidue monitoring in international wines by immunoassays, Food Chemistry, Volume 196, 1 April 2016, Pages 1279-1286, ISSN 0308-8146

Potrebbero interessarti

Mondo Enoico

Viticoltura e cambiamento climatico: lo stato della ricerca

La profonda trasformazione dovuta ai cambiamenti climatici: siccità sempre più frequenti, ondate di calore estremo e scarsità idrica minacciano la resilienza dei territori, la produttività delle vigne e l’intera filiera del vino

05 luglio 2025 | 11:00

Mondo Enoico

La macerazione carbonica è storia, oggi il vino novello si fa con l'azoto

Rispetto alla tecnica tradizionale, la macerazione con azoto ha infatti favorito un’estrazione più efficiente dei composti fenolici, senza compromettere l’aroma del vino, con anche più sicurezza in cantina

02 luglio 2025 | 15:00

Mondo Enoico

Percorsi produttivi innovativi e sostenibili per il Nero d’Avola

La ricerca, condotta dall’Università degli Studi di Milano, con il supporto di ISVEA e quattro aziende siciliane, mette in luce nuove strategie per la produzione di vino Nero d’Avola con specifici focus su biodiversità e sulla riduzione del grado alcolico

01 luglio 2025 | 13:00

Mondo Enoico

Il Portogallo vitivinicolo visto dagli enologi italiani: esperienze tecniche a confronto.

Caratteristica del vino Porto, sta nella tecnica e che si produce attraverso un processo unico che include la fermentazione incompleta del mosto, interrotta dall'aggiunta di acquavite, e un successivo periodo d’invecchiamento in botti di legno o serbatoi

25 giugno 2025 | 11:00 | Giacomo Alberto Manzo

Mondo Enoico

Modelli previsionali a servizio dei viticoltori toscani

Disponibili modelli che vanno dalla stima della fenologia della vite al calcolo di indici di maturazione, dalla stima del rischio di infezioni oidiche o di muffa grigia, a quella della fenologia della tignoletta della vite

19 giugno 2025 | 16:00 | Angelo Bo, Diego Guidotti, Iride Volpi, Massimo Gragnani

Mondo Enoico

46,6 milioni di ettolitri di vino nelle cantine italiane

Nel solo Veneto è presente il 26,1% del vino nazionale. Le prime 20 denominazioni contribuiscono al 57,4% del totale delle giacenze di vini, prevalmentemente rossi, a indicazione geografica

17 giugno 2025 | 16:00