Mondo Enoico

Gli induttori di resistenza contro la peronospora funzionano, ma non tutti

Composti chimici ed estratti naturali possono favorire la lotta contro Plasmopara viticola in una stagione molto piovosa e complessa dal punto di vista fitopatologico

25 maggio 2013 | R. T.

Da qualche settimana la peronospora ha cominciato ad affacciarsi sui vigneti italiani, favorita da condizioni di umidità e temperatura quasi ideali per la sua proliferazione.

Occorre prevedere una strategia di controllo che, oltre a ridurre al minimo i datti per la vite e per i grappoli, sia anche sostenibile dal punto di vista economico e ambientale.

Le continue piogge, infatti, non sempre permettono di entrare nei campi con sollecitudine e quando dilavanti possono persino vanificare il trattamento eseguito poche ore prima.

Con le attuali limitazioni normative non è possibile intervenire solo con prodotti sistemici e quindi si richiede un nuovo approccio.

Alcune sostanza chimiche e naturali possono esser utilizzate, secondo uno studio austro-tedesco, per diminuire la suscettibilità delle piante.

Questo studio ha valutato il potenziale di alcuni prodotti di biocontrollo e di estratti vegetali.

La valutazione dell'efficacia è stata misurata sulla base della resistenza indotta attraverso dischi fogliari e viti in vaso. Il tasso di resistenza indotta è stato determinato in base all'aumento del contenuto delle proteine patogenesi-correlate (PR) tra cui perossidasi, polifenolossidasi, β-1 ,3-glucanasi, fenilalanina ammoniaca-liasi, stilbene sintasi, β-1 ,3-glucanasi, PR-1 proteina , e caffeoyl-coenzima A 3-O-metiltransferasi.

I prodotti sperimentati come induttori di resistenza sono stati: Solidago canadensis (Cang), estratto di micelio di Penicillium crysogenum (PEN), acido linoleico (LIN), e Aureobasidium pullulans (Aureo), nonché gli elicitori chimici dell'acido 3-dl-β-aminobutirrico (BABA) e benzotiadiazolo (BTH).

BABA, BTH, e Cang hanno fornito una protezione di oltre il 80%, mentre il PEN, LIN, e Aureo hanno fornito una protezione minima.

BABA e Aureo non sono stati in grado di inibire le zoospore, mentre una inibizione della mobilità delle zoospore, in ragione della loro concentrazione, è stata osservata per tutte le altre sostanze esaminate.

BTH, Cang, PEN, e LIN hanno indotto la produzione di una vasta gamma di metaboliti legati a fenomeni di resistenza, mentre Aureo non ha causato alcuna risposta. BABA ha provocato la formazione di macchie necrotiche e proteine ​​PR immediatamente dopo l'inoculazione.

Questi risultati indicano il potenziale di induzione di resistenza dei metaboliti naturali per migliorare la tolleranza di piante di vite a Plasmopara viticola, offrendo così un effetto sinergico quando utilizzato in abbinamento con fungicidi. Tuttavia gli induttori di resistenza non sono mai stati in grado di sostituire i normali presidi fitosanitari.

Potrebbero interessarti

Mondo Enoico

Viticoltura e cambiamento climatico: lo stato della ricerca

La profonda trasformazione dovuta ai cambiamenti climatici: siccità sempre più frequenti, ondate di calore estremo e scarsità idrica minacciano la resilienza dei territori, la produttività delle vigne e l’intera filiera del vino

05 luglio 2025 | 11:00

Mondo Enoico

La macerazione carbonica è storia, oggi il vino novello si fa con l'azoto

Rispetto alla tecnica tradizionale, la macerazione con azoto ha infatti favorito un’estrazione più efficiente dei composti fenolici, senza compromettere l’aroma del vino, con anche più sicurezza in cantina

02 luglio 2025 | 15:00

Mondo Enoico

Percorsi produttivi innovativi e sostenibili per il Nero d’Avola

La ricerca, condotta dall’Università degli Studi di Milano, con il supporto di ISVEA e quattro aziende siciliane, mette in luce nuove strategie per la produzione di vino Nero d’Avola con specifici focus su biodiversità e sulla riduzione del grado alcolico

01 luglio 2025 | 13:00

Mondo Enoico

Il Portogallo vitivinicolo visto dagli enologi italiani: esperienze tecniche a confronto.

Caratteristica del vino Porto, sta nella tecnica e che si produce attraverso un processo unico che include la fermentazione incompleta del mosto, interrotta dall'aggiunta di acquavite, e un successivo periodo d’invecchiamento in botti di legno o serbatoi

25 giugno 2025 | 11:00 | Giacomo Alberto Manzo

Mondo Enoico

Modelli previsionali a servizio dei viticoltori toscani

Disponibili modelli che vanno dalla stima della fenologia della vite al calcolo di indici di maturazione, dalla stima del rischio di infezioni oidiche o di muffa grigia, a quella della fenologia della tignoletta della vite

19 giugno 2025 | 16:00 | Angelo Bo, Diego Guidotti, Iride Volpi, Massimo Gragnani

Mondo Enoico

46,6 milioni di ettolitri di vino nelle cantine italiane

Nel solo Veneto è presente il 26,1% del vino nazionale. Le prime 20 denominazioni contribuiscono al 57,4% del totale delle giacenze di vini, prevalmentemente rossi, a indicazione geografica

17 giugno 2025 | 16:00

Commenta la notizia

Per commentare gli articoli è necessario essere registrati

Accedi o Registrati