Mondo Enoico

Riconoscere precocemente i sintomi del mal dell'esca della vite

Già nel 1930 erano nota una sintomatologia che colpiva i tessuti vascolari del tronco ma era associata alla Black Dead Arm. Ora l'Inra la attribuisce al mal dell'esca

27 aprile 2013 | R. T.

Uno dei problemi principali che si riscontra con il mal dell'esca è il ritardo con cui i sintomi si manifestano.

E' infatti noto che la trasmissione della malattia avviene, spesso, grazie agli organi di taglio della potatura, sia invernale sia verde, ma perchè si manifestino le classiche macchie, ingiallimenti e/o arrossamenti, è necessario attendere fino a luglio.

Già, perchè i sintomi possono essere confusi facilmente con quelli del Black Dead Arm. Anche quest'ultima patologia è fungina e identificata in Francia nel 1999. I funghi responsabili di questa malattia appartengono al genere Botryosphaeria (B. stevensii, B. obtusa, B. dothidea). In genere, al contrario del mal dell'esca, il decorso è molto più grave e rapido, specie per le foglie che si disseccano e cadono già prima della fine dell'estate.

Una situazione che sta cominciando seriamente a preoccupare in Francia dove sono colpiti dal mal dell'esca il 10% almeno dei vigneti, rendendo assolutamente necessaria l'identificazione precoce della patologia per prendere gli opportuni provvedimenti agronomici e fitosanitari.

L'Inra ha così scoperto che un sintomo originariamente attribuito al Black Dead Arm deve invece essere messo in conto al mal dell'esca.

Il sintomo in questione, che si manifesta già in tarda primavera, consiste in strisce arancio-marroni sui tessuti vascolari, xilematici, del tronco. Queste striature longitudinali apparivano nel 95% delle viti che manifestavano poi la classica sintomatologia di mal dell'esca sulle foglie.

Il danno è facilmente visibile con una lieve scortecciatura. Si riscontra così una decolorazione, aranciata, superficiale.

Non si tratta di sintomi osservati oggi per la prima volta ma, al contrario, già rilevati nel 1930 ma associati alla Black Dead Arm.

Oggi, sulla base dei sondaggi effettuati dall'Inra, nel corso di più anni, su 700 viti provenienti da 41 vigneti della zona di Bordeaux è possibile definitivamente associare tali sintomi al mal dell'esca.

Lo studio di questo sintomo e l'indagine sulla sua formazione aprirà nuove ipotesi per comprendere lo sviluppo del mal dell'esca, individuando nuovi metodi di lotta.

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