Mondo Enoico
RIPRESO IL PRIMATO DI VENDITE NEGLI USA, SI SPACCA PERÒ IL MONDO VITIVINICOLO ITALIANO
Polemiche e scontri tormentano il comparto enologico nazionale. Molto vicino alla spaccatura il principale sindacato di categoria, l’Unione Italiana Vini. Mentre il nuovo presidente Andrea Sartori cerca di ricucire lo strappo, l’ex leader Ezio Rivella fonda "Progetto Vino", che conta già numerose e qualificate adesioni
05 febbraio 2005 | Ernesto Vania
Notizie positive dagli Usa
Dopo la grossa flessione che nel giugno 2004 aveva fatto perdere allâItalia, dopo anni di incontrastato dominio, il primo posto nelle esportazioni vinicole verso gli Usa, la situazione è andata lentamente migliorando, ed a novembre 2004, sulla base degli ultimi dati rilasciati dallâItalian Wine & Food Institute, lâItalia ha riconquistato il primo posto fra i Paesi che esportano vini verso gli Stati Uniti.
Le importazioni Usa di vino italiano, nel novembre 2004, infatti, hanno fatto registrare un forte incremento, pari al 13,8% in quantità ed al 26,4% in valore, che ha ricondotto lâItalia al primo posto, sia in quantità che in valore.
I dati estremamente positivi di ottobre e novembre 2004 hanno fatto migliorare anche la situazione complessiva relativa ai primi undici mesi 2004, che vede lâItalia nuovamente in testa alla classifica, sia in quantità che in valore, seguita dallâAustralia che è ora al secondo posto. Complessivamente, in questi undici mesi, le importazioni vinicole Usa dallâItalia sono ammontate a 1.649.280 ettolitri e 777,12 milioni di dollari contro 1.772.150 ettolitri e 745,6 milioni di dollari dello stesso periodo del 2003, con una diminuzione del 6,9% in quantità ed un aumento del 4,2% in valore, mentre le importazioni dallâAustralia sono ammontate 1.606.060 ettolitri e 617,07 milioni di dollari contro 1.341.110 ettolitri e 540,48 milioni di dollari dello stesso periodo del 2003, con un aumento del 19,8% in quantità e del 14,2% in valore.
âLâincremento del valore delle esportazioni â ha detto il Ministro Alemanno â consolida la posizione di vertice raggiunta dai nostri vini e dimostra che il risultato ottenuto è anche lâeffetto della strenua difesa del prodotto italiano che abbiamo attuato attraverso unâopera di certificazione e collegando bene la qualità al prezzo. Ciò ha permesso di difendere lâidentità del prodotto nazionale ed ha impedito che rimanesse âimbottigliatoâ tra il vino francese e quello dei nuovi produttori internazionali. Il livello di eccellenza dei nostri vini impone una tutela sempre più rigorosa del prodotto italiano che passa attraverso la registrazione dei marchi, un sistema che impedirà i tentativi di contraffazione a tutto vantaggio dei consumatori italiani e stranieriâ.
Si spacca il mondo vitivinicolo italiano
Preoccupazione, forte inquietudine emerge dalle parole del Presidente dellâUnione italiana vini Andrea Sartori che in una recente intervista sul Corriere Vinicolo ha dichiarato che âil nostro compito oggi è riportare condivisioneâ.
Dopo i duri scontri allâinterno dellâAssociazione a proposito di MiWine, la neonata Fiera del vino di Milano, lâUiv sembra ad un passo dalla spaccatura. Le stesse parole di Sartori lasciano intravedere chiara questa possibilità âincomprensibili ma soprattutto autolesionistiche tutte quelle iniziative volte a creare fratture allâinterno del nostro settore, dimenticando ciò che rappresenta lâAssociazione , ma soprattutto ignorando le attuali difficoltà del comparto e lâesigenza di fronteggiarle in modo coeso attorno a una struttura forte.â
Ha visto la luce recentemente a Firenze una nuova organizzazione denominata Progetto Vino. Gli aderenti a questa nuova iniziativa si ritroveranno il 17 marzo a Roma, dandosi unâorganizzazione operativa, ma âmantenendo indipendente la loro partecipazione a questa iniziativa - spiega Ezio Rivella, fondatore di âProgetto Vinoâ - dalla loro appartenenza ad altre associazioni. Per il momento abbiamo ribadito il nostro scopo comune di realizzare unâazione integrata, che sia capace di farsi sentire anche a livello politico per proteggere e rafforzare la posizione del comparto vino in Italia e allâesteroâ.
Le aziende che hanno preso parte al primo incontro fiorentino di Progetto Vino, secondo WineNews, sono state: Tenute Ambrogio e Giovanni Folonari, Marchesi Antinori, Marchesi dei Frescobaldi, Masi Agricola, Serego Alighieri, Gancia, Bolla, Caggio, Fertuna, Brugnoli, Lungarotti, Chiarlo, Umani Ronchi, Donnafugata, La Poderina, Marchesi di Barolo, Bava, Barone Ricasoli, Ruffino, Bersano, Collavini Viticoltori, Tasca dâAlmerita, Livio Felluga, Cavit, Duca di Salaparuta, Meregalli, Planeta, Cantine Settesoli, Sella & Mosca, Rivera, Fazi Battaglia, Altesino, Fratelli Muratori, Tenuta San Leonardo, Agricola Valle dellâAsso, Castello di Volpaia, Conti Zecca, Tenuta di Capezzana, Pio Cesare, Donatella Cinelli Colombini, Cantina di Casteggio, Moris Farms, Albano Carrisi, Azienda Agricola Mazziotti, Cantine Soloperto, Calatrasi, Carpenè Malvolti, Masserie Flocco, Guicciardini Strozzi, Agricola Vallone, Vigne&Vini, Arnaldo Caprai, Giovanni Piatti, Vinicola Benanti, G. Berlucchi & C, Librandi, Miceli, Firriato.
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