Mondo Enoico

Ridurre l'alcol ma senza intaccare la qualità del vino

Potrebbe essere possibile ridurre di 1,5-2 gradi il tenore alcolico di un vino senza comprometterne le caratteristiche. Il vino low alcol potrebbe rivitalizzare il mercato?

11 dicembre 2010 | T N

Parte dalle Marche il primo confronto in Italia su un tema di scottante attualità, che non manca di riservare importanti implicazioni su più fronti. Il futuro del settore vitivinicolo passa anche per i vini a bassa gradazione alcolica? Quali le ragioni alla base della “riduzione alcolica”? Quali sono i reali vantaggi previsti sui mercati internazionali, soprattutto alla luce dell’incerto scenario che caratterizza questo delicato momento storico per il mitico “nettare di Bacco”?
Diverse le domande allo studio degli esperti confluiti a Castelfidardo, su iniziativa di I.M.T.-Istituto Marchigiano di Tutela Vini, per una giornata di approfondimento che ha registrato la partecipazione di un foltissimo e qualificato pubblico, giunto da ogni parte d’Italia e composto da produttori, tecnici di settore, pubblici amministratori e rappresentanti della stampa.
Coordinati da Marcello Masi, Vicedirettore di RAI-Tg2 e curatore della rubrica “Eat parade”, hanno relazionato: Federico Castellucci, direttore dell’OIV (Organizzazione internazionale della vite e del vino), Roberto Ferrarini (Università di Verona), Ulrich Fischer (Centro Servizi Rurali Rheinpfalz, Germania), Lucia Bailetti (Centro Italiano di Analisi Sensoriale).
Gli illustri relatori hanno unanimemente sottolineato che, aldilà di valutazioni preconcette, la riduzione del grado alcolico è una realtà prevista dalla normativa vigente e, pertanto, è indispensabile approfondirne la ricerca, in quanto a livello internazionale si stanno sviluppando queste nuove tecniche che già registrano significativi riscontri sui mercati. D’altro canto, basandosi su tecniche puramente fisiche e non chimiche, la dealcolazione consente di mantenere invariato il profilo del vino senza intaccarne caratteristiche e struttura.
Significativo l’intervento di Alberto Mazzoni, enologo e direttore di I.M.T.-Istituto Marchigiano di Tutela Vini, che ha inquadrato la problematica sottolineando la riflessione che s’impone alla luce di situazioni, quali l’aumento della gradazione alcolica dovuta ai mutamenti climatici in atto.
“Basti pensare - ha sottolineato - che, in Australia, nel ventennio tra il 1984 ed il 2004 si è assistito ad un aumento di circa due gradi alcolici e, di conseguenza, la riduzione dell’alcool è una realtà che va presa in seria considerazione, in quanto è orientata ad esaudire la richiesta dei mercati nazionali ed esteri, soprattutto alla luce delle risultanze di questo workshop che conferma la sicurezza del procedimento, paragonabile ad un semplice filtraggio, peraltro già previsto dalle leggi vigenti, e senza implicazioni di carattere salutistico o sanitario!”. Pertanto, la riduzione alcolica va considerata come uno strumento alternativo ad altre tecniche, alla stregua dell’infittimento degli impianti”.
Da evidenziare, inoltre, anche considerazioni di carattere sociale, quali i nuovi stili di consumo, l’attenzione crescente nei confronti di un corretto regime alimentare, nonché l’aspetto normativo in relazione alla circolazione stradale, che obbliga a mantenere sotto controllo l’assunzione di bevande alcoliche. Infatti, gli ultimi studi indicano che in Italia il consumo medio è sceso al di sotto dei 40 lt. annui e, pertanto, si pone il problema di far riavvicinare la gente al consumo quotidiano del vino: prodotti che presentano una gradazione minore o pari ai 12° possono indubbiamente contribuire a risollevare il trend. Fino ad ora le guide di settore sono state orientate a premiare vini strutturati e con una elevata componente alcolica, mentre oggi il consumatore si sta probabilmente orientando verso altri stili di consumo. Ciò impone a tutti gli attori del sistema-vino una seria riflessione”.
“Siamo veramente orgogliosi - ha dichiarato Mazzoni concludendo i lavori - di essere i primi in Italia ad affrontare ed approfondire una tematica che può sicuramente rappresentare un’ulteriore opportunità, offerta ai produttori, per ottenere positivi riscontri sui mercati della domanda ed una giusta remunerazione per il loro lavoro!”.
Gioacchino Bonsignore, caporedattore TG5 Mediaset e curatore della rubrica “Gusto”, ha condotto la sessione pomeridiana, articolata in un vivace dibattito tra le principali componenti di settore ed in una concomitante esclusiva “degustazione aperta” di vini a ridotto tenore alcolico provenienti dalla sperimentazione in atto nelle Marche, confrontati con quelli di altri Paesi che si sono già spinti in questa direzione. Estremamente soddisfacenti i risultati del “test”, che confermano la possibilità di una riduzione alcolica “misurata”, dell’ordine di 1,5-2 gradi, la quale consente di mantenere intatte le caratteristiche del vino.

Potrebbero interessarti

Mondo Enoico

La logistica in cantina: il successo commerciale con efficace gestione delle scorte e dei canali di vendita

Grazie anche all’integrazione dell’intelligenza artificiale e del MotionMining, si possono ridurre i costi operativi fino al 20% e i trasporti del 15%, migliorando la soddisfazione del cliente e la competitività dell’azienda

05 giugno 2025 | 11:00

Mondo Enoico

Diminuisce lentamente la giacenza di vino italiano in cantina

Il 55,2% del vino detenuto è a denominazione di origine, con leggera prevalenza di vini rossi. Le prime 20 denominazioni contribuiscono al 57,6% del totale delle giacenze di vini a indicazione geografica

20 maggio 2025 | 11:00

Mondo Enoico

Il consumo mondiale di vino torna ai livelli del 1960

Il consumo globale di vino è stimato a 214 milioni di ettolitri. L'inflazione e la scarsa offerta continuano a mantenere i prezzi elevati rispetto agli anni pre-pandemia, quasi il 30% in più

15 maggio 2025 | 15:00

Mondo Enoico

Che cos’è la macerazione carbonica e che effetti ha sul vino, confrontata alla macerazione con azoto

Nella macerazione carbonica si può sostituire l’anidride carbonica con il gas azoto inerte, dando origine a effetti diversi sul vino in termini chimici e anche organolettici. Se la cantina dispone di un generatore di azoto per l’imbottigliamento, può essere utilizzato per il processo di macerazione.

10 maggio 2025 | 14:00

Mondo Enoico

Affinare i vini toscani in botti di legno di castagno

Il legno di castagno interagisce con le caratteristiche del vino in modo diverso rispetto a quanto avviene con il legno di rovere, migliorando la stabilità del colore nei vini rossi, che risultano allo stesso tempo anche più intensi

06 maggio 2025 | 09:00

Mondo Enoico

Giacenza di vino italiano stabile rispetto allo scorso anno

Il 55,0% del vino detenuto è a denominazione d'origine, con leggera prevalenza di vini rossi. Al 31 marzo 2025 negli stabilimenti enologici italiani sono presenti 52,8 milioni di ettolitri di vino e 4 milioni di ettolitri di mosti

17 aprile 2025 | 14:00