L'arca olearia

Olio di oliva contaminato da Aspergillus: i rischi per il consumatore

Olio di oliva contaminato da Aspergillus: i rischi per il consumatore

La qualità dell'olio extravergine di oliva può essere compromessa da fattori biologici, come i funghi e le muffe, che influenzano sia il gusto che la sicurezza del prodotto

07 dicembre 2024 | 15:00 | R. T.

Un recente studio condotto da ricercatori dell’Università della Calabria ha fornito risultati preziosi su come i metodi basati sul DNA possono migliorare la valutazione della qualità dell’olio extravergine di oliva. La ricerca si è concentrata sul rilevamento della contaminazione fungina, in particolare Aspergillus spp., che può influenzare la qualità dell'olio e comportare rischi per la salute dei consumatori.

Il termine "aspergillosi" definisce un gruppo di malattie causate da  muffe appartenenti al genere Aspergillus. Le aspergillosi sono affezioni a carico dell'apparato respiratorio, a patogenesi in parte infettiva ed in parte allergica.

La qualità dell'olio extravergine di oliva può essere compromessa da fattori biologici, come i funghi e le muffe, che influenzano sia il gusto che la sicurezza del prodotto.

I ricercatori hanno esplorato tre metodi basati sul DNA - CPR punto finale, PCR in tempo reale (RT-PCR) e amplificazione isotermica mediata dal ciclo (LAMP) per rilevare la contaminazione fungina negli oli extravergine di oliva raccolti nella regione Calabria, uno delle principali regioni produttrici di olio in Italia.

I ricercatori hanno confrontato per la prima volta la specificità, la sensibilità, l’efficienza e la velocità di queste tre tecniche per valutare l’inquinamento da Aspergillus spp., un fungo noto per la sua capacità di contaminare gli oli d’oliva. I risultati hanno mostrato che, mentre sia la PCR end-point che RT-PCR erano efficaci nel rilevare la presenza di muffa, entrambe le tecniche tendevano a sottovalutare la quantità effettiva di Aspergillus spp. nei campioni, rispetto al test LAMP.

Il test LAMP, con elevata sensibilità, specificità e velocità, si è rivelato più efficace per la rilevazione della contaminazione fungina, rendendola un’opzione più adatta per un rapido monitoraggio della qualità dell’olio d’oliva. Inoltre, il metodo LAMP semplifica notevolmente il processo, consentendo il rilevamento in tempo reale, riducendo significativamente il tempo di analisi e la complessità della procedura rispetto alla PCR tradizionale.

Questo progresso può contribuire in modo significativo alla sicurezza alimentare e garantire che gli oli extravergine di oliva offerti al consumatore soddisfino i più elevati standard di qualità. L'implementazione di queste tecniche può diventare uno strumento standard sia per i produttori che per i distributori, garantendo la tracciabilità della qualità e riducendo i rischi per la salute.

Potrebbero interessarti

L'arca olearia

Ecco come migliorare la stabilità dell'olio extravergine di oliva direttamente in frantoio

L'esposizione all'ossigeno porta a un numero più elevato di perossido, antiossidanti ridotti e un insorgenza più rapida dell'inrancidimento a causa dell'ossidazione di acidi grassi insaturi. Ecco come usare intelligentemente l'azoto in frantoio

06 dicembre 2025 | 13:00

L'arca olearia

La differente resistenza alla siccità di quattro cultivar di olivo

Esiste un forte legame tra architettura idraulica e prestazioni fisiologiche dell'olivo. Alcune varietà mostrano un approccio conservativo mentre altre sostengono più fotosintesi e crescita vegetativa. Ecco perchè e quali cultivar sono più resistenti di altre alla siccità

05 dicembre 2025 | 15:45

L'arca olearia

Distinguere le caratteristiche varietali dell'olio extravergine di oliva grazie ai composti volatili

Le proporzioni delle categorie di composti volatili hanno mostrato differenze significative tra i diversi oli monovarietali. Ecco quale è la varietà con la più grande varietà di composti volatili fra Arbquina, Arbosana, Koroneiki, Picual, Frantoio e Coratina

05 dicembre 2025 | 15:00

L'arca olearia

Ecco come l'olivo può diventare tollerante a Xylella fastidiosa: il caso Cellina di Nardò

L'architettura idraulica dello xilema, con il diametro dei vasi, la frequenza, la lunghezza, la disposizione dei condotti non solo regola l'efficienza idraulica ma consente all'olivo di tollerare meglio le infezioni da Xylella fastidiosa

05 dicembre 2025 | 14:30

L'arca olearia

Il dolce amaro del migliore olio extravergine di oliva italiano

L’amaro è un sapore tipico dell’età adulta perché in questo modo si ha avuto tempo per imparare a distinguere, specie noi assaggiatori di olio extravergine di oliva, aggiungo io, tra un amaro “buono” e uno cattivo, ovvero un “amaro medicinale”

05 dicembre 2025 | 13:00 | Giulio Scatolini

L'arca olearia

La differente sensibilità al gelo di radici, germogli, foglie e gemme di quattro varietà di olivo

L’Ascolana è risultata la varietà più tollerante al freddo, mentre Coratina la più sensibile. Ecco la differente sensibilità di diversi tessuti dell’olivo per la stima del danno da gelo

05 dicembre 2025 | 12:00