L'arca olearia

Mosca dell’olivo: le temperature che bloccano lo sviluppo di uova e larve

Mosca dell’olivo: le temperature che bloccano lo sviluppo di uova e larve

Le temperature attuali stanno inibendo lo sviluppo di uova e larve della mosca dell’olivo ma i 27 gradi centigradi sono la temperatura ottimale per lo sviluppo dell’insetto. Attenzione dunque ad abbassamenti termici

29 luglio 2024 | R. T.

Attualmente le temperature sono alte in tutta Italia, con una media diurna ben sopra i 30 gradi da nord a sud.

Lew previsioni meteo indicano che vi sono poche possibilità di un’attenuazione delle temperature al sud ma è probabile l’arrivo di un ciclone dal nord Europa che dovrebbe lambire il settentrione e l’areale adriatico, con conseguente abbassamento termico.

Le soglie per lo sviluppo degli stadi larvali, e delle uova, della mosca dell’olivo sono noti da tempo ma pochi ancora sanno che le differenze di temperature tra l’inibizione allo sviluppo e quella ottimale per gli stadi preimaginali di Bactrocera oleae non sono poi così distanti.

Mosca dell’olivo: le temperature che bloccano lo sviluppo di uova e larve

Fin dal 1977 i ricercatori greci, tra gli altri, hanno testato la resistenza della mosca dell’olivo a diversi gradienti di temperatura.  

Nel caso specifico, lo sviluppo delle uova di Bactrocera oleae è stato studiato a temperature costanti di 7,5, 10, 12,5, 15, 17,5, 20, 22,5, 25, 27,5, 30, 32,5 e 35 gradi. Alle 2 temperature estreme, vi è stata la completa vinibizxione dello sviluppo delle uova.

Alle altre temperature, la durata dello sviluppo in relazione alla temperatura formava una curva a forma di sigmoide, che va da 479 ore 40 min a 10 gradi, a 60 ore a 27,5 o 30 gradi e 69 ore 10 min a 32,5 gradi C.

Il tasso di sviluppo in relazione alla temperatura era meglio espresso da una curva logistica sigmoide rispetto a una somma termica lineare, sebbene quest'ultima esprimesse meglio la soglia di temperatura inferiore.

Lo sviluppo delle uova è stato compromesso solo a 10 e 32,5 gradi e, in misura minore, a 30 gradi.

Viceversa 27,5 gradi era l'ottimale.

La capacità di adattamento delle uova a diverse soglie termiche è minimo, e questo gioca a favore degli olivicoltori: le uova incubate a 35 gradi e trasferite dopo 33 ore a 25 gradi non riuscirono a svilupparsi.

I trasferimenti successivi (fino a 45 ore) hanno comportato una riduzione dela capacità di sopravvivenza, ma il trasferimento dopo 48 ore non ha influenzato la schiusa.

Anche l'esposizione delle uova per le prime 12 ore a 35 gradi seguita da un ribasso a 25 gradi non ha portato alla schiusa.

Nel complesso, quindi, l’eventuale ovideposizione di questi giorni ha ben poche possibilità di sopravvivenza ma l’adulto di mosca dell’olivo ha la capacità di sopravvivere anche a 40 gradi e oltre, quindi occorre prestare la massima attenzione a eventuali nuove ovideposizioni successive all’abbassamento termico. Generalmente le nuove ovideposizioni si monitorano facilmente anche grazie e una buona lente di ingrandimento, risultando meno brunastre di quelle vecchie.

Potrebbero interessarti

L'arca olearia

Le cecidomie che attaccano le olive, dopo la mosca dell’olivo

L'attività delle cecidomie associate ai frutti di olivo può interferire con la qualità dell'olio. Lasioptera berlesiana è attratta da funghi o da semiochimici dei tessuti dell’oliva attaccata dalla mosca dell’olivo. A settembre la specie dominante è Clinodiplosis sp

09 dicembre 2025 | 10:00

L'arca olearia

La classificazione delle varietà di olivo dalla morfologia 3D delle olive e dei noccioli

La caratterizzazione morfologica valuta i tratti della pianta, dei fiori, delle foglie, dei frutti e dei noccioli, con la morfologia dell'endocarpo considerata la più affidabile per la discriminazione di cultivar di olivo

08 dicembre 2025 | 12:00

L'arca olearia

Filtrazione dell'olio extravergine di oliva: l'influenza su umidità e fenoli

Oltre a proteggere l'olio extravergine d'oliva dal degrado chimico riducendo il contenuto di acqua, la fase di filtrazione lo rende più brillante per l'accettazione da parte dei consumatori. Il contenuto dei diversi composti fenolici durante la filtrazione differisce per ogni famiglia

07 dicembre 2025 | 10:00

L'arca olearia

Ecco come migliorare la stabilità dell'olio extravergine di oliva direttamente in frantoio

L'esposizione all'ossigeno porta a un numero più elevato di perossido, antiossidanti ridotti e un insorgenza più rapida dell'inrancidimento a causa dell'ossidazione di acidi grassi insaturi. Ecco come usare intelligentemente l'azoto in frantoio

06 dicembre 2025 | 13:00

L'arca olearia

La differente resistenza alla siccità di quattro cultivar di olivo

Esiste un forte legame tra architettura idraulica e prestazioni fisiologiche dell'olivo. Alcune varietà mostrano un approccio conservativo mentre altre sostengono più fotosintesi e crescita vegetativa. Ecco perchè e quali cultivar sono più resistenti di altre alla siccità

05 dicembre 2025 | 15:45

L'arca olearia

Distinguere le caratteristiche varietali dell'olio extravergine di oliva grazie ai composti volatili

Le proporzioni delle categorie di composti volatili hanno mostrato differenze significative tra i diversi oli monovarietali. Ecco quale è la varietà con la più grande varietà di composti volatili fra Arbquina, Arbosana, Koroneiki, Picual, Frantoio e Coratina

05 dicembre 2025 | 15:00