L'arca olearia
Un nuovo peptide contro la mosca dell’olivo

Il nuovo peptide sistemina riduce ovideposizioni e numero di frutti infestati grazie all’emissione di composti volatili specifici che possono agire come difesa e/o come molecole di segnalazione
11 luglio 2024 | R. T.
La mosca dell’olivo, Bactrocera oleae (Rossi), è un parassita chiave della coltura dell'olivo, il cui controllo si basa principalmente sull'uso di insetticidi.
I peptidi vegetali possono rappresentare uno strumento più ecologico per gestire la mosca dell’olivo, grazie al loro ruolo riconosciuto di attivare e / o innescare risposte di difesa delle piante contro i parassiti.
Ricercatori portoghesi hanno effettuato esperimenti comportamentali e l'analisi di composti volatili per valutare l'impatto dell'applicazione esogena del peptide sistemina all'olivo contro l’infestazione della mosca dell’olivo e per chiarire la sua modalità di azione per la difesa delle piante prime.
Il trattamento dell’olivo con sistemina a 10 nM ha dimostrato di conferire protezione contro la mosca dell’olivo, riducendo significativamente le oviposizioni (fino a 3,0 volte) e il numero di frutti infestati (fino a 2,9 volte) rispetto ai rami non trattati.
Questo effetto protettivo è stato persino rilevato nei rami non trattati vicini, suggerendo la capacità del sistema di innescare la comunicazione pianta-pianta.
L'attività deterrente delle olive trattate con il peptide sistemina è stata associata all'emissione dei composti volatili 2-etile-1-esanolo, 4-tert-butylcyclohexyl acetato e 1, 2, 3-trimetilbenzene, che erano negativamente correlati con l'oviposizione e l'infestazione di mosca.
Il peptide ha anche dimostrato di innescare la biosintesi di specifici volatili nelle olive in risposta agli attacchi.
Nel complesso, la protezione osservata conferita dalla sistemina contro la mosca dell’olivo è probabilmente dovuta all'emissione di volatili specifici che possono agire come difesa e/o come molecole di segnalazione per sovraregolamentare la risposta di difesa delle piante.
Così, il peptide rappresenta uno strumento nuovo e utile per gestire la mosca dell’olivo.
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