L'arca olearia
La tignola dell’olivo ha un grande nemico naturale: Ageniaspis fuscicollis
Il parassitoide specifico, Ageniaspis fuscicollis, ha mostrato la massima azione di controllo della tignola dell’olivo
07 maggio 2024 | R. T.
L’olivo viene attaccato da numerosi parassiti che comportano gravi perdite economiche.
La tignola dell'olivo (Pray Oleae) compie tre generazioni all'anno e i suoi stadi larvali attaccano diversi organi dell'olivo. Le uova della generazione antofaga vengono deposte sui boccioli dei fiori e, dopo la schiusa, le larve si nutrono dei fiori. Il periodo di volo dell'adulto avviene alla fine della primavera, deponendo sul calice dell'olivo le uova della generazione carpofaga. Le larve della generazione carpofaga penetrano nel nocciolo dell'olivo e si nutrono del seme. Tra la fine dell'estate e l'inizio dell'autunno emergono gli adulti che depongono sulle foglie dell'olivo le uova della generazione filofaga. Le larve filofaghe si nutrono delle foglie e scavano al loro interno gallerie dove svernano fino alla primavera successiva.
P. oleae è naturalmente controllato da diversi organismi che includono diversi parassitoidi generalisti e specializzati, nonché predatori generalisti.
Il più abbondante è il parassitoide Ageniaspis fuscicollis. Questo parassitoide specializzato della tignola dell'olivo è ben sincronizzato fenologicamente con il parassita. Il secondo parassitoide più abbondante è stato Elasmus flabellatus.
La tignola dell'olivo viene attaccata anche da predatori generalisti. I ragni sono predatori generalisti con un'importante azione predatoria negli agroecosistemi e la capacità di ridurre le popolazioni di vari insetti nocivi. In questo contesto, alcuni ragni mostrano un alto grado di uccisioni superflue (gli individui attaccano più prede di quelle che effettivamente consumano) ad alti livelli di densità di prede. I ragni costituiscono uno dei gruppi di predatori più abbondanti nell’agroecosistema dell’olivo e hanno abitudini alimentari onnipresenti. Durante la primavera e in coincidenza con il volo adulto della generazione antofaga, diversi ragni abbondanti nella chioma dell'olivo predano potenzialmente la tignola dell'olivo.
E’ di fondamentale importanza comprendere il comportamento di questo tipo di relazioni tritrofiche in un contesto di cambiamento climatico perché i cambiamenti nella fenologia, distribuzione o voltinismo di piante e insetti potrebbero comportare la modifica dei tempi e della distribuzione delle interazioni trofiche.
Sono stati valutati gli stati stazionari dell'ecosistema per quanto riguarda la fattibilità e la stabilità. Sono stati inclusi i possibili effetti dei pesticidi, che rappresentano essenzialmente tassi di mortalità aggiuntivi per ciascuna popolazione di insetti, e le potenziali variazioni di abbondanza sulle loro popolazioni in uno scenario di cambiamento climatico.
I risultati indicano che l’agente di controllo naturale della tignola dell'olivo più importante è A. fuscicollis ma in determinate condizioni E. flabellatus o i ragni possono contribuire in modo rilevante alla riduzione dei parassiti.
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