L'arca olearia
Cosa succede all’olio di oliva quando congela

L’olio di oliva extra vergine può congelare a temperature vicine a zero ma già a livelli più elevati si formano sospensioni di cere. Cosa succede all’olio dopo il congelamento
15 novembre 2023 | R. T.
L’olio extra vergine di oliva congela già a temperature prossime allo zero ma già a 6-8 gradi centigradi si possono creare delle sospensioni di cere, all’apparenza solide.
Il dato è importante poiché, sia a casa e sia in locali di stoccaggio non condizionati, l'olio può essere sottoposto a temperature molto basse. Una riduzione della temperatura può causare una transizione dello stato fisico e l'olio può congelare. Questo cambiamento può modificare la solubilità dei componenti polari minori, come i fenoli, pregiudicando la qualità dell’olio di oliva ma anche la sua stabilità nel tempo.
Cosa succede all’olio di oliva quando congela
E’ quindi bene capire cosa succede all’olio quando congela.
Secondo una ricerca dell’Università di Bologna, che ha esaminato il comportamento di tre oli extra vergini di oliva, di varietà diverse (Peranzana, Nostrale e Ghiacciolo), a seguito di congelamento e successivo scongelamento.
La stabilità all’ossidazione diminuisce, in particolare per gli oli di Nostrale e Ghiacciolo, poiché è sensibile la perdita della frazione fenolica.
La perdita di fenoli ha riguardato in particolar modo gli ortodifenoli e la perdita di antiossidanti è stata confermata dai liberitest di eliminazione dei radicali.
Il campione di Peranzana poco prima del congelamento era più povero fenoli (e in particolare in o-difenoli) rispetto agli altri due oli e dopo i trattamenti di congelamento e scongelamento la sua composizione fenolica è stato meno modificato.
Allo scopo di spiegare questi dati contraddittori, è importante guardare la diversità dei fenoli totali sugli oli freschi. In effetti, il totale le quantità di fenoli, espresse come area in mAU, degli oli Nostrale e Ghiacciolo erano 11044,87 e 10517,53 rispettivamente, mentre il contenuto fenolico era significativamente inferiore (6704,98) nell'olio Peranzana.
Come ogni equilibrio chimico anche la solubilità del i composti fenolici presenti nell'olio d'oliva dovrebbero essere controllati da alcune leggi chimico-fisiche.
Alla luce di questa considerazione, dovrebbe essere interessante indagare sul punto massimo di solubilità dei fenoli in questo substrato.
L'olio di Peranzana aveva originariamente un contenuto fenolico inferiore contenuto rispetto agli altri oli; inoltre, anche il suo valore di stabilità ossidativa era inferiore a quello degli altri.
Probabilmente, una bassa quantità di fenoli nell'olio rende possibile la loro totale ridissoluzione oppure la velocità della fase di ridissoluzione dovrebbe essere più elevata. Altrimenti, se la quantità fenolica lo è vicino al punto massimo di solubilità nell'olio, dopo congelamento e scongelamento dai passaggi non interi la frazione fenolica dovrebbe poter ritornare nell'olio.
Queste prove dimostrano che una certa parte dei fenoli, solubilizzati o sospesi inl'olio originale, precipita durante il congelamento e lo scongelamento, riducendosiproporzionalmente la sua resistenza ossidativa.
In conclusione se la temperatura di conservazione è sottoposta ad un abbassamento intorno a 0°C l'olio d'oliva cambierà il suo stato fisico. Ciò potrebbe significare perdere la totale disponibilità dei composti antiossidanti, diminuendone la protezione naturale contro l’ossidazione dei lipidi.
Anche a casa è quindi bene evitare di far congelare l’olio extra vergine di oliva, lasciandolo in cantine o sottotetti durante l’inverno. Infatti allo scongelamento, l’olio di oliva perderà molte delle sue caratteristiche positive in termini organolettici ma avrà anche una vita media decisamente più bassa.
Potrebbero interessarti
L'arca olearia
Stabilire il momento ottimale per la raccolta delle olive: strumenti e parametri

La corretta determinazione del tempo di raccolta ottimale è fondamentale per garantire la massima qualità dell'olio d'oliva, che richiede la valutazione precisa e tempestiva della maturità delle olive: metodi distruttivi e non distruttivi
27 agosto 2025 | 13:00
L'arca olearia
La gestione della mosca dell'olivo con metodi adulticidi: prodotti a confronto

Nessuno dei trattamenti ha ridotto significativamente l'infestazione totale rispetto ai controlli. Anche se l'esca attrattiva era bassa la capacità dei metodi adulticidi di proteggere l'oliveto è rimasta costante. L'efficacia dei diversi prodotti era però molto variabile
26 agosto 2025 | 16:00
L'arca olearia
Le differenze nell'uso dell'acqua tra un olivo irrigato e uno in asciutto

L'olivo in asciutta ha strategie di uso dell'acqua più conservative rispetto agli alberi irrigati e gli alberi in deficit controllato si acclimatano in modo in modo funzionale e strutturativo agli adaquamenti parziali a lungo termine
21 agosto 2025 | 13:00
L'arca olearia
Aggiornamento obbligatorio dell'olio di oliva "in attesa di classificazione"

A partire dalla campagna 2025/2026, l'olio prodotto e dichiarato nel registro telematico dovrà essere classificato nella sua categoria definitiva (Extra Vergine, Vergine o Lampante) secondo una precisa tempistica. Se prodotto in conto proprio si utilizzerà il relativo codice operazione "00 - Classificazione"
09 agosto 2025 | 11:00
L'arca olearia
Per conquistare i consumatori internazionali di olio di oliva occorrono valori autentici

Progettare campagne che generino empatia, coinvolgere i consumatori nella storia del prodotto e investire in certificazioni riconosciute può fare la differenza. I giovani consumatori, sebbene meno fedeli all’olio d’oliva, sono fortemente influenzati dai social media
08 agosto 2025 | 17:00 | Giosetta Ciuffa
L'arca olearia
I nanofertilizzanti del calcio e del silicio migliorano gli attributi morfologici e la composizione degli acidi grassi nell'oliva

Gli effetti sinergici tra silicio e calcio, poiché l'applicazione simultanea di questi due elementi ha impatti più benefici sull'oliva rispetto al loro utilizzo individuale
08 agosto 2025 | 16:00