L'arca olearia 31/10/2023

Il carbon footprint dell'olio di oliva: le prospettive

Il carbon footprint dell'olio di oliva: le prospettive

Occorre riflettere sulla posizione del settore dell'olio d'oliva e delle olive da tavola per gli obiettivi di "neutralità da CO2" e considerare come la situazione attuale possa giovare al settore


Il bilancio di carbonio degli oliveti è un'area di lavoro strategica per il Consiglio Oleicolo Internazionale (COI), motivo per cui questa organizzazione intergovernativa ha deciso di contribuire allo sviluppo di quadri metodologici e politici volti a rafforzare il ruolo degli oliveti come strategia efficace per il raggiungimento degli obiettivi climatici delle Nazioni Unite, e di fornire ai suoi Stati membri strumenti tecnicamente solidi nell'ambito di standard riconosciuti e convalidati, facili da usare per gli utenti finali. In questo contesto, il CIO ha organizzato un workshop internazionale dal titolo "Bilancio di carbonio del settore olivicolo: parte della soluzione contro il cambiamento climatico", che si è svolto presso la sede del CIO a Madrid (Spagna) e in videoconferenza dal 17 al 19 ottobre 2023.

Il workshop ha riunito esperti del settore olivicolo, nonché avvocati, responsabili politici, coordinatori di progetti e rappresentanti di aziende private, interessati alla valutazione del bilancio del carbonio, all'eliminazione della CO2, ai mercati dei crediti di carbonio, ecc. Il workshop ha rappresentato un'opportunità unica per i partecipanti di scambiare esperienze, riflettere sulla posizione del settore dell'olio d'oliva e delle olive da tavola in termini di contributo al raggiungimento degli obiettivi di "neutralità da CO2" e considerare come la situazione attuale possa giovare al settore nel suo complesso.

Le principali conclusioni di questo workshop sono le seguenti:

-    Alla domanda se esista un consenso minimo sulla valutazione del bilancio del carbonio per iniziare a sviluppare una metodologia, la risposta media dei partecipanti è stata di 3,53/5, il che significa che tale consenso esiste.

Le principali priorità individuate per questo lavoro sono state le seguenti:

-  Valutare come stabilire i criteri di base per il settore olivicolo.

- Sviluppare una metodologia per valutare il bilancio del carbonio degli oliveti.

- Modellare la capacità di assorbimento di CO2 negli oliveti.

- valutare come adattare i criteri QU.A.L.ITY (quantificazione, addizionalità, stoccaggio a lungo termine, sostenibilità) al settore olivicolo.

Oltre il 90% dei partecipanti ha affermato che il COI dovrebbe fornire metodologie e strumenti solidi basati sulle conoscenze scientifiche e facilitare l'accesso a questi strumenti, e oltre l'80% ha affermato che è l'organismo più appropriato per definire le regole del futuro mercato dei crediti di carbonio per gli oliveti.

Lo scenario attuale viene presentato come una grande opportunità per il settore e l'obiettivo è che la società associ l'oliveto al concetto di sostenibilità e lo veda come una strategia efficace contro il cambiamento climatico: "L'olio d'oliva fa bene alla salute e all'ambiente".

di C. S.